Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]

Side Tracked

Hermione non vide più Draco fino a quando non ricominciarono le lezioni, dove puntualmente si sedeva il più lontano possibile da lei. Aveva veramente tentato di non guardare nella sua direzione ma le era praticamente impossibile non farlo. Voleva sapere per quale motivo non si fosse presentato nella Sala Grande per qualsiasi pasto, per quale motivo non si fossero mai scontrati nei corridoi; qualsiasi cosa.

Poteva considerarsi debole per non aver rispettato la promessa fatta a se stessa di non pensare a lui, ma era stata decisamente più forte a non rivolgergli la parola. In realtà non sentiva un vero e proprio bisogno di chiedergli tutte quelle cose o di sapere come stesse. Più resisteva al desiderio di parlargli, più semplice diventava sopportarlo. Era stato solamente un momento di debolezza, un ragazzo attraente che la intrigava. Voleva capire, aiutarlo a togliersi quel peso che gli impediva di respirare. 

Dopo la prima notte dall'inizio delle lezioni, aveva così tante cose che le passavano per la mente che doveva trovare un modo per liberarsene. Aveva bisogno di finirla.

Prese un pezzo di pergamena pulito, una piuma e iniziò a fissare la pagina. Non passò molto prima che i pensieri cominciassero a trasformarsi in parole.

Che cosa so veramente di lui? So che ne ha passate tante, probabilmente più di me. So che non ha un vero rapporto con suo padre, anzi,con entrambi i suoi genitori. È danneggiato e sta soffrendo. Non importa quanto cerchi di aiutarlo, non riesce a togliere quella maschera da persona crudele che indossa da anni. So che non ne può nulla e che ferite come queste non si rimarginano in una notte. Alcuni di noi stanno semplicemente cercando di rimettere insieme i pezzi. Potrà pur avermi fatto sentire bene, ma mi ha anche portata ad un punto che pensavo di non dover rivisitare più. È stato solamente un momento di debolezza e devo focalizzarmi sui miei studi. Non c'è più nessun posto per lui. Pensavo ci fosse, ma non posso ridurmi in questo modo. Io-

L'inchiostro sbavò sulla pergamena nel momento in cui Ginny la raggiunse sedendosi accanto a lei.

"A cosa stai lavorando?" Le chiese sorridendo.

"Oh niente, solo un saggio per Rune Antiche." Mentì.

"Scusa se ti ho disturbata, posso andare se vuoi." Hermione sentì dal modo un cui lo disse, che c'era qualcos'altro, qualcosa di cui voleva parlare.

"No, puoi restare. Che cosa succede?"

"Stavo solo pensando che forse non mi vuoi parlare apertamente di questo ragazzo per via della storia che c'è stata tra te e Ron. Il fatto che sia mio fratello, non significa che andrei dritta a raccontargli tutto. È maleducato e abbastanza irritante." Hermione ridacchiò.

"Non è assolutamente questo tranquilla. Ho solamente un po' di cose per la testa che sto cercando di sistemare. Se avrò mai qualcosa di cui vale la pena parlare, saresti la prima da cui verrei. Seriamente." Le sorrise e Ginny sembrò soddisfatta.

Il problema, era che lei non lo avrebbe fatto. C'era solamente una persona con cui poteva parlare.

"Mi dispiace Ginny ma mi sono appena ricordata che devo andare a prendere un libro in biblioteca prima che lo prenda qualcun'altro. Ti va se domani sera parliamo un po' e mi racconti delle tue vacanze di Natale? Chiaramente mi sono persa un po' di cose, tu e Harry sembrate tornati come prima."

"Ne sarei felice." Sembrava più sollevata in vista del nuovo programma.

Hermione corse dalla sala comune verso l'ala est del castello. Setacciò in lungo e in largo i corridoi, per poi scendere verso i sotterranei e uscire in cortile, fino a quanto non riconobbe una chioma bionda molto famigliare, seduta sulla riva del lago.