What Lies Inside

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"Devi proprio andare?" Chiese Draco mentre con le dita le sfiorava la mano mentre era seduta sul letto.

Hermione gli sorrise infilandosi la felpa da sopra la testa. "Devo tornare nella sala comune. Domani mattina ho lezione molto presto. Se vuoi possiamo vederci al lago verso ora di pranzo, così ti posso aiutare con qualche incantesimo." Le sue guance si tinsero di quel rosso a lui tanto familiare e improvvisamente fu pervaso da una sensazione strana alla bocca dello stomaco.

"Certo."

"Perfetto. Stavo giusto pensando che potremmo provare quello che stiamo facendo adesso e poi ripassare-"

Sentendola parlare Draco non poté fare a meno di ridere, facendola così zittire. "Mi dispiace, io – è che sei così gentile, tutto qui."

Hermione si chinò su di lui e gli diede un breve bacio.

"Ci vediamo a pranzo, okay?" E con un altro piccolo sorriso, lasciò la stanza.

Draco fece ricadere la testa sul cuscino e chiuse gli occhi. Il suo sorriso era più grande di quanto non fosse mai stato. Le cose stavano andando finalmente come voleva lui? Era riuscito lui, Draco Malfoy, a riavere la ragazza? La ragazza perfetta?

Nella sua mente ripercorse i dettagli del suo volto: le sue guance rosee, le sue labbra sorridenti, come i  suoi caldi occhi marroni brillavano ogni volta che lo guardava. Non riusciva ancora a credere quanto fosse fortunato. Le cose stavano andando finalmente nel verso giusto.


°°°


Mentre attraversava la sala comune e saliva nel suo dormitorio, Hermione non poté fare a meno di pensare all'evoluzione che stava avendo Draco. Stava dimostrando che in realtà era una bella persona, qualcosa che non si sarebbe mai aspettata da parte sua. La sua mano raggiunse automaticamente il pendente che portava al collo. Sotto quel suo aspetto freddo e tutte le cattiverie che aveva detto, c'era un uomo dolce e gentile che combatteva per restare al mondo.

Forse sarebbe potuto andare d'accordo con Harry e Ron... Hermione rise di se stessa. Non era cambiato così tanto, e nemmeno loro. Erano tutti quanti così arroganti e orgogliosi quando si trattava di quelle cose. Draco non avrebbe mai ammesso in loro presenza di sapere che quello che aveva fatto era sbagliato, e gli altri due non gli avrebbero di certo permesso di dimenticarlo.

Sospirò. Così doveva essere se voleva mantenere entrambi al suo fianco. Almeno Luna non giudicava, ma ancora, lei restava sempre la persona più comprensiva che conoscesse. 

Quando raggiunse il suo letto, collassò letteralmente tra le coperte, desiderando di non essersene mai andata dalla Stanza delle Necessità.


°°°


Draco si diresse verso i sotterranei con il suo solito sorrisino impertinente. Diede la password al ritratto ed entrò nell' ombrosa sala comune, andando a sedersi comodamente sulla poltrona che aveva proclamato come sua anni prima.

"Eccoti finalmente! Ultimamente è diventata un'impresa riuscire a trovarti." Un brivido percorse la sua schiena.

"Forse è un segno per farti smettere di cercare." Borbottò.

"Ha-ha, quanto fai ridere." Disse lasciandosi cadere sulle sue gambe. Draco girò automaticamente la testa, cercando di scappare dalle sue avide labbra.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Where stories live. Discover now