Second Thoughts

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Alla fine riuscirono anche ad esercitarsi con alcuni incantesimi come aveva originariamente pianificato. Hermione non volé spingerlo troppo. Ci volle un po' prima che il sorriso ritornasse sulle sue labbra e che le nuvole nere cominciassero a scomparire. Hermione sapeva che ci stava ancora pensando, ma in quel momento, sembrava felice.

Aveva provato a tirare fuori il discorso del Patronus ma Draco era riuscito a sviare il discorso molto abilmente, sottolineando che non sarebbe stato in grado di produrne uno in ogni caso. In realtà non voleva trovarsi faccia a faccia con la delusione di non esserne capace, per di più con lei lì a guardarlo. Sapeva che si sarebbe sentita in colpa per lui e questo non poteva accettarlo.

"Ti manderò un messaggio per sapere quando potremo rivederci. Per adesso non so quando di preciso perché devo mettermi in pari con parecchie cose." Gli sorrise stringendolo a sé.

Draco fece un respiro profondo, il suo profumo di rosa e lavanda lo riscaldavano dentro. Si godette il momento fino a quando sentì la presa su di lui allentarsi. Era giunta l'ora di lasciarla andare. Dopo avergli rivolto un ultimo sorriso, Hermione si girò, dirigendosi nuovamente verso il castello. La guardò per un po' prima di riprendere a camminare lungo la riva del lago.

Che cosa avrebbe fatto quando sarebbe arrivato il momento di tornare a casa? Aveva le sue ragioni per non volerlo fare, ma qualcuno le avrebbe ascoltate? Qualcuno si sarebbe veramente interessato?

In ogni caso sapeva che non avrebbe potuto evitare di tornare tra quelle quattro mura. Forse avrebbe potuto tenersi impegnato cercando un libro nella loro enorme libreria da poter dare a Hermione. Sicuramente ci avrebbe impiegato parecchio tempo.

Sola pensare a lei mentre non si trovava effettivamente con lui, lo faceva stare male; gli mancava così tanto la sensazione che provava quando lo toccava. Era tutto perfetto...così perfetto che sicuramente sarebbe successo qualcosa di negativo. Succedeva sempre, ogni qual volta pensava di poter essere felice.

Questa volta però non avrebbe permesso a se stesso di perderla di nuovo. Ora che aveva sperimentato che cosa provava nel sentirsi accarezzato da lei e sapeva che cosa comportava perderla, non l'avrebbe mai acconsentito un' altra volta. Non gli interessava che cosa gli sarebbe costato, sperava solamente di non comportarsi da codardo nel caso in cui avrebbe dovuto battersi per lei.

Sospirò e continuò a camminare.


°°°


Hermione corse nella sala comune e andò a sedersi di fronte al fuoco, cercando di riscaldare le dita delle manie che si erano intorpidite per il freddo.

"Dove sei stata tutto il giorno?" Si voltò di scatto trovandosi di fronte a Ginny con le braccia conserte.

"Giù al lago, ho fatto pratica con alcuni incantesimi." In un certo senso era la verità, solo un po' più contorta.

Riportò la sua attenzione verso il fuoco.

"Non mentirmi dai, perché non mi dici semplicemente di chi si tratta?"

"Non ti sto mentendo e comunque perché non riesci a rispettare la mia privacy?" Hermione girò la schiena per poterla scaldare e rivolgendo però lo sguardo verso Ginny.

"Hermione, siamo amiche no? Perché non ti fidi di me?"

"Perché mi stai facendo così tanta pressione?"

"I segreti non fanno bene Hermione! Fanno solamente allontanare le persone e non abbiamo certo bisogno di questo. Non possiamo nascondere delle cose l'una dall'altra." Ginny era preoccupata, si capiva benissimo. Quello sarebbe stato il loro ultimo anno, mentre lei invece sarebbe rimasta l'unica del gruppo a rimanere, con l'eccezione di Luna che però faceva parte di un'altra casa.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Where stories live. Discover now