Capitolo 18 L'inizio di una nuova vita

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<<Garrett>> dico con la voce rotta dal pianto.

Quanto mi è mancata la sua voce. Ogni singola parola che pronuncia mi sembra una coperta calda che mi avvolge con la sua delicatezza e morbidezza.

<<Mi sei mancata Li>> mi dice mio fratello, anche lui con la voce incrinata

<<Anche tu e non sai neanche quanto>> gli rispondo

Sento che le mie gambe non posso reggermi ancora per molto. L'emozione di sentire mio fratello dopo tutto questo tempo è troppo forte.

Cerco una sedia e la trovo, proprio dietro di me, così decido di sedermi, in questo modo sono sicura di non crollare a terra come una pera cotta.

<<Senti sorellina, starei con te al telefono per ore, ma non posso. Tra due settimane verrò a prenderti. Abbiamo molte cose da fare>> mi dice mio fratello frettolosamente

<<Immagino>> dico quasi sussurrando

<<Bene, nel frattempo non combinare guai, controllati. Quando Allyson, Cassiel e Andras finiranno gli esami andrete a casa dei Jefferson. Lì sarai al sicuro. Ora devo andare, ma ricordati che ti voglio bene Lilith, sempre. Buon compleanno sorellina. Ci vediamo tra due settimane>> dice e attacca senza troppe cerimonie.

Stacco il cellulare dal mio orecchio e lo guardo. Perché ha attaccato? Volevo parlagli.

<<Tutto bene?>> mi chiede Cassiel accasciandosi davanti a me per essere alla mia altezza.

Annuisco, perché so che se parlassi mi tradirei.

Mi butto addosso a lui e lo abbraccio.

<<Grazie>> sussurro accanto al suo orecchio

<<Per te questo e altro Principessa>> mi dice stringendomi ancora di più

Mi scosto leggermente da lui per fissare lo sguardo in quegli occhi bellissimi che mi incantano sin dal primo giorno che li ho visti. Siamo così vicini che sento il suo respiro caldo sul mio viso. Il mio respiro si fa più veloce e il mio battito cardiaco più accelerato. Inizio a sudare freddo e sento le farfalle nello stomaco, che più che farfalle mi sembra di avere nello stomaco una mandria di rinoceronti imbufaliti. Ma che mi succede?

Poi, tutto d'un tratto, Cassiel si sporge in avanti e mi bacia. Inizialmente il bacio è dolce, poi diventa più intenso. Allaccio le mie braccia al suo collo e ricambio il bacio. Il mio stomaco è in subbuglio. Il mio cuore sembra che stia per esplodere e la testa si fa leggerissima. Il mio corpo viene percorso da brividi. Mi sento bene.

Cassiel si alza in piedi portandomi dietro con se. Aggancio le mie gambe alla sua vita, perché sono sicura che non sarei in grado di reggermi in piedi da sola.

Dopo quella che mi sembra un'eternità ci stacchiamo l'uno dall'altro ed entrambi abbiamo il fiatone e un sorriso stampato in faccia che penso non mi andrà più via.

<<Mi sei mancata così tanto>> mi dice appoggiando la sua fronte alla mia e tenendomi sempre tra le sue braccia

<<Però mi sa che ora ci conviene andare a cena>> mi dice mettendomi a terra.

Prendo il telefono e me lo metto nella tasca della felpa e poi usciamo dall'ufficio della preside, andando verso la sala da pranzo. Quando arriviamo tutti sono seduti ai tavoli, anche Allyson e Andras. Quasi tutta la sala si gira verso me e Cassiel che siamo sull'entrata. Ma cosa hanno tutti da guardare?

Una pressione alla mano mi fa girare verso il ragazzo che mi sta accanto. Osservo il suo viso e vedo la mascella contratta, le labbra pressate a formare una linea sottile e gli occhi socchiusi. Direi che è arrabbiato.

Helven: tra inferno e paradisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora