Rose.

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- allora è qui dove ti nascondi. - mio fratello Dimitri sbucò da dietro un pino, con un sorriso a trentadue denti; felice come se fosse natale. strappai un filo d'erba non posando il mio sguardo su di lui, i miei fratelli avevano iniziato a mettermi soggezione, avevo iniziato ad evitarli a parlare poco con loro. ero timorosa cosa che prima non ero mai stata:- guarda che puoi parlare, eh? non ti meno o altro.- si interruppe per studiarmi il viso, concentrato sulle piante:- è un mese, se non di più, che non parliamo. o perché eviti la famiglia o perché fisicamente non ci sei per poter parlare.- contò le due affermazioni con l'indice e il medio. ebbi il coraggio di guardarlo e sorridere, volevo rassicurarlo; in fondo non c'è l'avevo con lui anzi era mio fratello, gli volevo bene ma non so perché avevo quel blocco. - sei impossibile, sorellona.- scosse la testa sedendosi al mio fianco. - ma è bello averti di nuovo qui. - sussurrò osservandomi di sottecchi. Sospirò e si passò una fra i capelli, rassegnato. - vuoi che chiamo Nate? Così ti riaccompagna in stanza, così ti puoi riposare un po'. - stava per chiamare quando gli toccai delicatamente la spalla che mi era più vicina. Si voltò verso di me sorpreso e sorrise confuso.
- puoi riaccompagnarmi tu, anche se sei piccolo. - gli feci un occhiolino scherzoso e lui mi rispose con una leggera spinta. Mi aiutò ad alzarmi e ci incamminammo verso la casa, che era poco distante da noi. Tenevo ancora un filo tra le mani, come se fossi ancora in quel posto, come se la calma non fosse ancora scivolata dal mio corpo e mi rendesse vulnerabile. Ad un certo punto sentì un senso di nausea e di vertigini. Come se dentro di me si fosse creata un tempesta. ogni passo che facevo questa sensazione aumentava e il mio corpo poco a poco cedeva a questa cosa, sembrava che qualcosa volesse controllarmi e che stesse combattendo contro qualcosa. Toccai mio fratello di slancio, sperando che aggrappandomi a lui questa cosa finisse ma appena le gambe mi credettero per il malore due mani caldi mi sollevarono da terra, sapendo la persona a cui appartenevano mi lasciai sollevare e stringere.
- nate cose succede? - appena mio fratello mi guardò i suoi occhi si spalancarono e gli si serrò la bocca, guardò nate e annuì per lasciarci passare. Mi chiesi se avessero parlato nella mente perché l'espressione di Dimitri dal preoccupato passò automaticamente al tranquillo. Salimmo le scale, quel dolore interno era sparito ma volli lo stesso lasciarmi andare tra il calore del mio Lyn. Ripensai a quella cosa e mi venne il presentimento che qualcosa stesse entrando. Qualcuno voleva entrare ma il mio lupo o non so cosa l'ha cacciato. Rabbrividì, stavo diventando pazza. Mi adagiò dolcemente sul letto, dopo essere entrato nella mia camera, coprendomi subito dopo. Rimasi a guardarlo per tutto il tempo della sua azione, osservando i suoi lineamenti, i suoi occhi scuri e il filo di barba che lo rendeva ancora più uomo. Alzò lo sguardo su di me, donandomi un sorriso leggero. Poi senza che gli avessi detto nulla, si mise sdraiato a fianco a me, voltato dalla mia parte. Ci guardammo negli occhi per un tempo che mi sembrò lunghissimo, potei notare le pagliuzze nere intorno all'iride e quanto, verso l'esterno, diventasse marrone scuro. Pian piano la sua mano trovò la mia, che si era rifugiata sotto il cuscino, iniziando a creare cerchi invisibili sul dorso di essa. Era rilassante e per alcuni istanti chiusi gli occhi, godendomi di quel contatto. non mi accorsi nemmeno di quando caddi in un sonno senza sogni.

aprì gli occhi lentamente, abituandoli alla luce del pomeriggio inoltrato. mi girai quel poco per guardare fuori dalla finestra. alcuni lupi passeggiavano in silenzio, altri discutevano e altri ridevano. un pomeriggio come altri. sbuffai tornando al mio posto caldo, solo dopo una manciata di minuti mi accorsi che un braccio mi teneva stretta la vita e che un'altro era sotto il mio collo. questa volta i miei occhi saettarono sul viso abbronzata di Nate. Mi spinsi lontana ma non calcolai il fatto di trovarmi a pochi centimetri da bordo e dopo essermi spinta lontano, caddi dal letto emettendo un piccolo verso di dolore, essendo atterrata sul fianco.

- stai bene? - mi chiese una voce addormentata proveniente dal mio letto.

- uhm.. si tutto bene. - mi sfregai una mano sul fianco, facendo alcune smorfie per il fastidioso dolore. poco dopo una mano spuntò dal letto e senza neanche pensare l'afferrai facendomi tornare al mio posto di prima. piegai la testa verso destra quando scorsi un Nate addormentato, proprio nel mio letto. il suo respiro era tornato regolare ed era rilassato. L'osservai per svariati secondi prima di accoccolarmi a lui e tornando tra le braccia del sonno. mio grande amico.

- Rose! tesoro! - una voce mi fece svegliare di soprassalto. - Rose, fiorellino di campo.- Helen era fuori dalla mia porta e voleva entrare. mi misi sulla schiena, passandomi le mani sul viso e poi tra i capelli. - se non mi apri, la butto giù. - strillò ancora di più, fingendo un tono angelico.

- Roxy, apri quella maledetta porta. - ringhiò il mio Lyn al mio fianco, ancora mezzo addormentato.

- Hel aspetta un secondo. - gridai alzandomi lentamente, raggiunsi la porta in alcuni passi e appena spalancata la Rossa entrò senza fare complimenti, seguita da un'altra ragazza. Capelli rossi scuri tendenti al marrone, naso piccolo e bocca sottile. i suoi capelli le arrivavano quasi al sedere. era abbastanza piccola, quasi della mia età. portava vestiti larghi con le solite scarpe nere. teneva in mano una borsa e degli asciugamani. Si guardò intorno per alcuni secondi e soffermatosi lo sguardo su Nate, iniziò a ridere sotto i baffi cercando di non farsi notare.

- Julia, che cazzo ci fai qui? - parlò il ragazzo coprendosi la testa con il cuscino.

- piccolo schifoso, secondo te? faccio la balia a queste sotto specie di animali. - la ragazza parlò con tutta sicurezza, posando la roba che aveva in mano per terra, ai piedi del letto. - piuttosto, cosa ci fai tu qui? - spostò il peso da un piede all'altro posando il dito indice sulle labbra sottili.

- Julia lei è Rose, Roxy lei è l'insopportabile ma geniale Julia. - ci voltammo l'una verso l'altra, mi sorrise alzando gli occhi al cielo, così potei notare il colore di essi, di un marrone scuro e caldo.

- piacere Rose, da ora in poi sarò la tua ombra. - sembrava più una minaccia che un informazione.

Salve ragazze/i, scusate se il capitolo è corto ma avendo un sacco di cose da fare, non mi permette di scrivere.
Allora per prima cosa GRAZIE PER IL 51K di visualizzazioni, grazie mille! Vi adoro! Davvero davvero tantissimo!'💋💋
Poi se avete notato è entrato un nuovo personaggio, Julia. Ora è entrata questa lupa per il semplice fatto che avevo bisogno di qualcuno, oltre a nate, potesse aiutarla a crescere. Il personaggio è ispirato alla mia ex compagna di banco😭 che anche lei legge queste storia e mi conosce bene (Mi manchi schifosa). Spero ti piaccia rossa mal pelo; tvb.
Grazie per tutto e spero vi piacciano i prossimi capitoli, prometto che saranno più lunghi ma dovrete aspettare un po' -.-"
Math🤘🏻

Dynasty. (revisione) Where stories live. Discover now