Rose.

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- sveglia principessina! - la voce rauca di Nate, mi fece alzare la testa di scatto mentre alcuni ciuffi di capelli mi ricadevano sul volto. Spalancò le tende e mi tirò via le coperte, fischiettando una melodia allegra.
- Nate, che ore sono? - piagnucolai ributtando la testa sul cuscino.
- le nove in punto, alzati cretina. - mi diede una leggera pacca sul polpaccio, visto che ero stesa sulla pancia e non avevo intenzione di muovermi.
- ti uccido. Te lo giuro. - borbottai battendo un pugno sul materasso.
- cosa intendi fare oggi? - la sua voce si fece d'un tratto seria, così decisi di voltarmi sulla schiena per osservarlo. Una volta messa in posizione notai che era appoggiato alla mia porta, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo severo posto su di me. Sospirai mettendomi a sedere.
- andrò a cercarlo, oggi. Non posso più perdere tempo. - dissi tutto d'un fiato osservando ogni sua mossa; ma con mio grande stupore lui in fece altro che sbuffare e annuire.
- verrò con te. Preparati, si va a caccia. - mi buttò un paio di pantaloni in faccia e ridacchiando gli afferrai.
Dopo circa un'ora mi ritrovai; Nate, Dimitri, Julia, Harry e altri tre lupi, che facevano esercizi prima della trasformazione. Osservai i miei fratelli, mi chiesi per qualche assurdo motivo fossero con noi.
- tu e tu. - esordì punto il mio dito indice contro Dimitri e Harry, che prima di voltarsi verso di me stavano conversando animatamente:- cosa pensate di fare? - misi le mani sul fianchi alzando un sopracciglio e guardandoli con aria interrogativa.
- veniamo con te, cretina. - Harry sbuffò.
- certo, siamo fratelli no? Il sangue è per sempre. - Dimitri mi toccò la spalla sorridendomi gentile.
- si sì, come ha detto il frocio. - mi voltai di scatto verso Harry, piegando la testa di lato.
- non chiamarlo così! - uno dei lupi che era con noi, un ragazzo attraente, fece un passo avanti ringhiando.
- Jackie, stai calmo. - Aron si era unito a noi per ultimo, seguito dalla sua Lyn. Una ragazza dai capelli neri e occhi color marrone:- Ehi Aron, siete pronti? - Dimitri sorrise raggiante.
- si siamo pronti. - fu la Lyn a rispondere, aveva una voce calma e pacata, come se tutto questo non le mettesse nessuna agitazione.
- Dimitri sali in macchina con me vero? - chiese il lupo di prima a mio fratello che annuì arrossendo.
- Fermi tutti! - strillai attirando l'attenzione dei presenti:- avevo chiesto solo a Nate e a Julia di venire. Voi non centrate nulla! Quindi tornatevene a casa. - mossi le mani per aria, facendo il gesto di andarsene.
- no, quindi stai zitta e sali in macchina. - un piccolo schiaffo mi arrivò alla nuca da Harry, mentre prendeva sotto braccio le spalle di Julia; guidandola verso la sua moto.
- dai Roxy, vieni. - Nate mi prese per mano portandomi alla sua Jeep. Mi sedetti al posto del passeggero, di fianco a quello del guidatore. Mentre Aron e la sua morosa di sedevano dietro.
Per qualche ora di viaggio, nessuno parlò. Mio fratello dormiva accoccolato alla ragazza che guardava fuori dal finestrino, persa nei suoi pensieri. Io tenevano la mano di Nate mentre questo guidava e canticchiava le canzone che passavano alla radio. Gli alberi di pino posti al bordo della strada, sfrecciavano veloci quando passavamo. Sentivo il richiamo del mio lupo, desiderava andare là. Correre con il branco e ululare, da quanto non mi trasformavo; avevo quasi perso il mio legame con lui.
Non perderemo mai il nostro legame. Mi rassicurò Kye, mentre pensavo a questo fatto.
Tu non hai paura? Chiesi appoggiandomi al vetro del finestrino.
Un po' ma voglio vendetta, non possiamo fermarci adesso. Sospirai chiudendo qualche secondo gli occhi.
E se gli altri non dovessero farcela? Se gli succedesse qualcosa? Il panico cresceva dentro di me a quell'idea.
Non gli succederà nulla, Roxy non temere. Non fu il mio lupo a rispondermi ma la voce di Nate, all'interno della mia testa. Mi voltai verso di lui e notai che aveva un sorriso sornione sul volto, l'aveva fatto apposta.
Non entrare nella mia testa!
Non ci sono entrato... Ridacchiai dandogli un piccolo schiaffino sul braccio.
Ah no? Allora come hai fatto a sentire cosa stavo pensando? Lui non rispose si limitò a scuotere la testa e a guardarmi per alcuni secondi.

- ci fermiamo a fare pipì? - chiesi supplicante.
- appena troviamo un bagno si. - mi ripeté paziente Nate, dopo la centesima volta che chiedevo di farmaci.
- ma mi scappa! - piagnucolai muovendomi nervosa sul seggiolino.
- trattienila, non sei una bambina. - Aron si era svegliato e aveva iniziato a rompere.
- taci, sfigato. - sibilai volta domi per guardarlo.
- taci tu, idiota. - e così partì una gara di insulti, misti a minacce e urla che durò più o meno dieci minuti. Finì tutto quando Nate, stanco delle urla, sbatté una mano sul cruscotto facendoci zittire in un nano secondo.
- Guarda un po', ci fermiamo per il bagno. - saltò su la mora per riempire il silenzio che si era creato. Quando parcheggiò, saltai letteralmente fuori dalla macchina; camminando spedita verso il bagno, seguita da tutte le lupe con noi in viaggio.
Appena finimmo e uscimmo dal bagno, notammo i ragazzi appoggiati alla macchina che si fumavano una sigaretta. Una delle nostre sbuffò infastidita; Julia sospirò e io non feci una piega, tanto la vita era loro. Non sopportavo le ragazze che obbligavano i loro morosi a smettere di fumare, erano così odiose. Ci unimmo a loro, Nate mi cinse il fianco con il braccio stringendomi a se e io lo lasciai fare, visto che era caldo e amavo stargli addosso. Parlarono del più e del meno per altri minuti poi tre di loro di trasformarono in lupi, per cercare le tracce di Lakus e del suo branco. Quindi io e Nate, ci ritrovammo in macchina da soli.
- hai mai baciato un ragazzo? - chiese d'un tratto prendendomi di sorpresa, aprì e chiusi la bocca un paio di volte ma senza mai rispondere:- beh, allora? - rimasi ancora qualche secondo in silenzio, guardandolo stranita.
- perché tu ne hai baciato uno? - chiesi ridacchiando nervosa, non era un argomento che mi piaceva molto, anzi l'odiavo. Si avevo già dato un bacio ma era diverso da quello che intendeva lui. Non era una bacio reciproco, non era dolce né tanto meno pieno di passione o amore; era un bacio aggressivo, impulsivo e bavoso. Un bacio che mi lasciò i lividi pure del cervello, non solo nel corpo.
- certo che.. No! - ridemmo cambiando poi argomento, evidentemente aveva capito che non avevo intenzione di aprirmi.

- per sta notte dormire qui. - aprì la porta della nostra stanza del Motel. Era piccola, con due letti separati da un comodino e un piccolo bagno infondo a destra. Era un'unica stanza. Il posto era abbastanza pulito e non puzzava di muffa come molti altri. Sospirai lasciandomi cadere sul letto più vicino alla porta. Anche gli altri che avevano cercato le tracce del sociopatico, erano tornati da noi dicendo che si stava spostando verso di noi. Ci sta seguendo. Pensai guadando il soffitto:- Roxy? - spostai lo sguardo su Nate che si era tolto la giacca.
- dimmi. - mi sedetti sul letto osservandolo. Aveva una strana faccia, come se fosse combattuto per qualcosa. In un secondo era davanti a me, le mani messi ai lati del mio corpo per tenermi intrappolata. La fronte e pochi centimetri dalla mia. Il suo respiro lo sentivo sulle labbra che iniziarono a pizzicarmi. Il mio sguardo scese pian piano verso le sue labbra e qualcosa dentro di me si mosse. Il mio lupo stava ululando di gioia. Alzai lo sguardo e i suoi occhi si erano fatti di un blu brillante, come tempestato di mille stelle. Trattenni il fiato e quando le sue labbra si posarono sulle mie, fu tutta un'altra storia. Fu un bacio dolce anche se deciso, all'inizio mi aveva colta di sorpresa e il panico di quel bacio mi aveva assalito ma poi quando realizzai che era Nate; ricambiai il bacio. Intrecciai le mani dietro al suo collo e lui di conseguenza mi spinse più in fondo al letto, così da poter salire e mettersi sopra di me. Le sue mani furono da per tutto, letteralmente. Mentre io lo accarezzavo restia. Quella notte si prese tutta me stessa, ogni parte di me: del mio corpo e della mia anima. Fece male ma il dolore se ne andò appena il mio cuore si mise a battere davvero fortissimo. Lo amavo. In quel preciso momento mi resi conto che lo stavo facendo con il mio Lyn, il mio unico e vero amore. Il mio compagno di vita.
Da quel momento non ebbi più paura del mondo, perché avevo lui.

Dynasty. (revisione) Where stories live. Discover now