Party and Bite!

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-Hai già fatto colpo!- urlò, eccitato, Louis. Scossi il capo e sbuffai. –Lou il fatto che mi ha invitato a una festa non vuol dire assolutamente niente- dissi, per la milionesima volta.

-Harry perché per una volta non ammetti che ha ragione Lou?- mi chiese la ragazza dai lunghi capelli mori, seduta accanto al mio 'adorato' fratello.

-El ti prego non ti ci mettere anche te- la implorai. Quella ragazza era fantastica, la migliore amica che qualcuno potesse desiderare,quando non ti si metteva contro.

Si, mio fratello aveva scelto bene. Erano amici da quando Lou era stato trasformato ed era diventato un drogato di sangue. Eleanor l'aveva incontrato, fatto ragionare e riportato alla sanità mentale. Le dovevamo entrambi molto. Da allora aveva sempre vissuto con noi, era come una sorella.

-No! Per un volta che è della mia parte!- disse, contrariato mio fratello. La mora gli appoggiò la mano sulla coscia e strinse la presa. "Il morso del ciuccio" fatto da lei, faceva un male cane. Louis ringhiò dal dolore e le scacciò il polso, prendendola poi per il collo e sbattendola al muro. Primo sbaglio.

Lei gli afferrò il polso e strinse. Lou aprì la mano di scatto e trattenne un gemito di dolore.

–Sono più vecchia di te, ricordalo- lo derise, lasciandolo andare e tornando sul divano. Sorrisi, quei due non erano cambiati di una virgola. Il loro modo di scherzare mi stupiva sempre, era divertante vedere Louis provare a batterla, senza mai successo.

Si sedette vicino alla mora –Ti odio- sbuffò, El sorrise e tornò a guardare me.

-Perciò vi rivedrete sta sera, che hai intenzione di indossare? Ci proverai?-

-È ovvio che ci proverà!- rispose mio fratello al posto mio, come al solito. Posai il bicchiere contente sangue sul mobiletto, accanto alla poltrona e sospirai.

-Lou la questione è un'altra. Come faccio a essere invitato a casa di Josh?- chiesi, sinceramente in cerca di aiuto. –El sei tu la più vecchia, aiutalo- la mora si alzò, appoggiando le mani sui fianchi e sorridendo.

-Basta chiedere-

Zayn pov

Tirai un pugno al sacco, un altro e un altro ancora. Stavo sfogando tutta la rabbia repressa, tutta la rabbia verso mio padre e verso mia madre.

I flash back di quella sera mi tornarono in mente.

Le luci della festa, un pugno.

Quelle dannate pasticche, un altro pugno.

La chiamata, strinsi le dita e colpii di nuovo il sacco.

Il volto incazzato di mio padre, feci un passo indietro e tirai una ginocchiata.

Il volto deluso di mia madre, aprii la bocca, presi un respiro e colpii di nuovo il sacco, con la destra.

La macchina e la velocità che aumentava, un altro pugno più forte, con la sinistra.

Volevo solo farmi male, come quella sera io ne feci a loro. Liberare tutta la rabbia che da quella sera mi portavo dentro. Liberare il mostro che era in me e che quella sera era uscito. Io dovevo soffrire, dovevo farmi male, era giusto così. Volevo rompermi le mani se necessario, ma io avevo il bisogno di colpire quel sacco, era la mia unica via di salvezza. Perché colpendo lui, colpivo un po' anche me stesso.

Peace & Vampire. |Zarry/Lilo|Where stories live. Discover now