We are destined to be together!

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Harry pov

Respiro mozzato. Lacrime che continuavano a sgorgare dai miei occhi. Senza nemmeno più un briciolo di volontà per alzarmi e correre dal mio fidanzato, steso a terra, privo di vita. Taylor scomparsa, Cher e Danielle tornate in loro, Louis non più soggiogato. Potevo alzarmi, ma non lo facevo. Rimasi sdraiato sul terreno freddo, non poteva essere realmente successo. Dov'era il mio angelo? Era tornato libero a volare in cielo? Perché a lui? Perché proprio lui? Un vuoto mi divorò ogni parte interiore, non riuscivo a pensare, non riuscivo a respirare. Lui non c'era più, lui col suo sorriso, con le sue ambre, i suoi capelli morbidi nonostante i quintali di gel, con la sua risata cristallina e il battito calmo del suo cuore. Con l'aroma del suo sangue così invitante e così mortale, così delizioso e così saziabile...

-Zayn Malik- si presentò educatamente, porgendomi la mano. Annuii e ricambiai la stretta. Aveva la pelle bollente e ruvida, il suo profumo m'invase fin dentro le ossa. La sua mano era piccola in confronto alla mia ed era piena di piccole cicatrici bianche.

Chiusi gli occhi rifiutandomi di vedere il viso bianco di Zayn, il mio Zayn non c'era più.

La sua immagine si focalizzò nella mia mente, voltato di spalle, vestito in camicia di jeans chiara, stava camminando sempre più lontano dal sottoscritto e provai, ci provai davvero a chiamarlo. Ma lui non si voltava, lui non mi sentiva e allora corsi, corsi a perdifiato verso il mio angelo. Ma più mi avvicinavo, più lui si allontanava, era così maledettamente irraggiungibile e allora urlai, urlai il suo nome con tutta l'aria nei polmoni e lui finalmente si voltò.

–HARRY!- aprii gli occhi di scatto e guardai terrificato Louis, aveva le mani premute sulle mie spalle –Basta urlare- sussurrò, accarezzandomi i ricci –Dobbiamo portare Zayn a casa di Ed, adesso- scattai. Zayn, nessun doveva azzardarsi a toccarlo. Mi avvicinai disperatamente a lui e appena toccai il volto gelido ebbi un brivido, iniziai a tremare sempre più forte...

I suoi occhi ambrati si fusero con i miei, probabilmente non si era ancora accorto del cambiamento del colore. Si morse il labbro inferiore con forza, come a cercare con tutte le sue forze di resistere, ma non ci riuscì. Annullò la distanza tra noi.

Le sue labbra piene e carnose si univano perfettamente alle mie, screpolate. Sentii il sangue fluire sotto di esse e l'istinto di mordergliele divenne più forte. Quel flusso sanguigno mi stava chiamando in modo sempre più insistente. E non seppi resistere, morsi il suo labbro inferiore. Mugugnò, presi a succhiare il liquido rosso che uscì da quei due piccoli fori appena creati.

Lo strinsi al petto, abbracciandogli con angoscia le spalle. Lo chiamai, sussurrai il suo nome, come per paura che tutto questo potesse diventare reale. Lo richiamai di nuovo, ma lui non si mosse, il viso rimase bianco, ghiacciato, privo di calore e vita...

-Questo cosa vuol dire?- chiese, dopo aver assimilato a pieno le mie parole. -Che sono tornato qui solo per poterti stare vicino e proteggere-

E allora urlai, urlai con voce roca e a squarciagola, perché si, adesso volevo davvero perdere tutto. Perdere la compostezza che avevo sempre e lasciarmi andare all'agonia, gridai finché la voce non si spense da sola e le corde vocali per poco non si spezzarono...

–Cosa sei tu per me? Cosa siamo noi?- si staccò dal mio petto e mi guardò negli occhi. I suoi erano gonfi e arrossati, chiedevano di salvarlo, urlavano disperatamente di non abbandonarlo. Appoggiai la fronte sulla sua e inspirai il suo profumo –Cosa vuoi che siamo?- la vera domanda era questa. Arrossì e nascose il viso tra il mio collo e la mia spalla, sentii le sue labbra premute sulla pelle, bruciavano.

Peace & Vampire. |Zarry/Lilo|Onde histórias criam vida. Descubra agora