Final.Act.

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Harry pov

La porta fu chiusa, il rumore dello schiocco della serratura riempì l'aria di quella casa troppo grande per sole due persone. Rimbombò nella mia mente. La prima volta che ci avevo messo piede era stato mesi prima, insieme a Lou ed Eleanor. Eravamo in un certo senso più giovani, ignari di tante cose. A quel tempo non avrei mai creduto nei Nephilim o nelle Rune. Nemmeno conoscevo gli antichi. Invece mi erano bastate due ambre chiare per cambiare drasticamente tutto. Quando con El e Lou mi ero trasferito qui, era solo per guardare e studiare Zayn da lontano, un casa isolata e grande abbastanza per tre persone. Non avrei mai pensato che questa casa potesse contenere tanti ricordi, ormai sfumati col tempo. Eleanor era morta, Louis era partito, ora c'ero solo io. Una casa creata per viverci in tre e di quei tre solo uno era rimasto. Sembrava identica alla prima volta che l'avevo vista, ma solo un piccolo, immenso, dettaglio era cambiato. Ora non avevo in mano le mille valigie di Eleanor e non avevo accanto Louis intento a prendermi in giro. Avevo la mano calda di Zayn stretta alla mia e la sua presenza capace di tranquillizzarmi dentro. I dolore con cui quella casa mia aveva accolto, era ormai scemato, grazie al moro che avevo tra le braccia. Era cambiato così tanto in questi mesi. Ero cresciuto. Non credevo possibile che un vampiro potesse crescere ancora, ma in quel mese era successo. Lou ed El da amici, a fidanzati. Poi lei era morta, e un dolce lupacchiotto era riuscito a riempire e farsi spazio nel cuore di mio fratello. Quella casa aveva accolto tanti grandi amore. Cher e Niall si erano conosciuti qui, ed erano ripartiti da qui. Eleanor era morta qui, e Louis era ripartito da qui, con nuovo compagno: Liam. Questa casa aveva accolto tante persone. Cinque ragazzi divenuti amici, fratelli. Cinque fratelli che avevano trovato la loro famiglia. Tutti qui, in poche settimane. Io ero cambiato, Zayn era cambiato. Arrivato qui con l'intento di fissarlo solo da lontano e finito col farci l'amore, sul letto della mia camera. Non ci avrei mai creduto se non l'avessi vissuto. Zayn era diventato il mio tutto.

Ma adesso questa casa sembrava così vuota rispetto a quel giorno di mesi prima, così diversa. Ci erano passati amori, tradimenti, morti, dolori, tristezze e infine gioie. Tutti avevano deciso di ripartire da qui e qui non avevano lasciato niente se non una vita passata. Io e Zayn cosa centravamo? Era come se ora fossimo bloccati in un tempo ghiacciato, mentre il resto del mondo correva tranquillo nelle proprie veloci, monotone, giornate. Questa casa era una bolla estraniata dal tempo creata solo per me e il moro. -Che facciamo?- guardai gli occhi ambrati di Zayn, leggendoci i miei stessi pensieri -Andiamo in città?- fece una smorfia di disapprovazione -Troppi ricordi, ormai quella città mi porta solo dolore. Non c'è più nessuno, né Liam, né Niall e tanto meno mia zia o la mia famiglia. Sono solo, in una città che non mi appartiene- e io? Mi dimenticava così facilmente? Mi guardò per un lungo interminabile minuto, nel quale il mio sorriso malizioso si ampliò -Ormai ho solo te- soffiò sulle mie labbra, prima di avventarsi sopra. Le stesse tentatrici di quel ragazzo incontrato per la prima volta a quella festa. Quel ragazzo cambiato e cresciuto. Sentii la lingua ruvida leccarmi il labbro inferiore, staccandosi quando ormai il permesso di addentrarsi nella mia bocca glielo avevo dato. La risata del moro mi riportò alla realtà -Non voglio finire ansate e sudato nel tuo letto a fare cose poco caste- sgranai gli occhi e rimasi scioccato. Mi toccai il sesso d'istinto e rimasi davvero senza parole. Lui amava fare cose da bollino rosso nel mio letto! E lo amavo anche io. -Andiamo a casa mia, devo fare una cosa prima di ritrovarmi eccitato nel tuo letto- ecco, quel prima prometteva bene. Non vedeva l'ora di finire sotto il mio corpo in camera mia e io ero della stessa opinione. -Cosa devi fare?- mi prese la mano e mi trascinò fuori, le ali gli rispuntarono e prese a volare a gran velocità e a gran altitudine dal bosco, continuando a stringermi per non lasciarmi cadere nel buio. Ero un vampiro, ma cadere da quell'altezza non era una bella prospettiva. Deglutii e strinsi maggiormente il suo polso, mi fidavo di lui, ma sempre meglio prevenire.

Rimisi i piedi a terra dopo una quindicina di minuti, volare era straziante, non era per niente divertente. Un conto erano gli aerei, un conto era restare con i piedi all'aria e solo una mano a tenerti. Zayn rise -E pensare che avevo paura a volare- non era divertente. Sarei potuto morire d'infarto, se fossi stato umano. -Cosa ci facciamo qui?- si ricompose e richiuse le ali, che scomparirono. Era strano, eppure era così enigmatica come cosa. Lo guardai affascinato dal gesto e il sorriso mi uscì spontaneo. -Andiamo a casa mia, devo fare una cosa- sorrisi e lo presi per mano.

Peace & Vampire. |Zarry/Lilo|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora