26-Una nuova terra.

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Volare. Era questo che avevano fatto. Per la prima volta Cassia aveva volato, e non metaforicamente, aveva volato letteralmente verso le parti più alte del cielo, aveva attraversato nuvole ed aveva superato le curve di monti che si ergevano sui mari. Aveva sfiorato le acque torride degli oceani per risalire di nuovo verso il cielo, e si sentì tanto felice di volare così vicino a suo padre, alla casa degli angeli tra le nuvole, che nessuno avrebbe potuto fermare il sorriso che cresceva sul suo viso.

La libertà aveva un sapore dolce sulla bocca amare di chi aveva sofferto la prigione. Cassia si sentiva così bene che neanche lei poteva davvero credere che tutto quel benessere le appartenesse davvero. Dove stava la fregatura? Si chiese. Ma nessuno sembrava essere nascosto dietro una nuvola per attaccarla e fargli del male, e quando si voltò per assicurarsene, trovò solo Harry, con i capelli scompigliati per il vento forte, mentre dormiva beatamente e riprendeva le ore perse di sonno che aveva usato per salvarla. Gli era così riconoscente, di una gratitudine vera e sincera, che l'avrebbe spinta a donargli il cuore se avesse potuto scegliere di farlo.

Cassia l'aveva costretto ad appisolarsi sul retro della struttura in legno adagiata sulla schiena di Shezan, che consentiva il trasporto delle persone, e quando aveva visto gli occhi di Harry chiudersi e cadere in un sonno profondo, si era allontanata da lui per mettersi davanti, dove avrebbe potuto ammirare pienamente le bellezze del mondo, dell'altezza e del cielo.

«Siamo arrivati» avvisò Max, sbadigliando per via della stanchezza.

Cassia ne fu quasi dispiaciuta, chissà se sarebbe più salita su un drago per volare lontano. Eppure improvvisamente un cumulo di felicità le invase nuovamente il cuore, mentre dall'alto ammirò la terra su cui presto avrebbe messo piede. L'Australia si divideva in montagne alte abbastanza da essere scorte nonostante l'altezza su cui si trovavano mentre volavano, e chiazze verdi che indicavano la fitta vegetazione, tutt'intorno vi era il mare, che lentamente si infrangeva verso il limite che gli era concesso. Un meraviglioso spettacolo mozza fiato.

Shezan si inclinò, rallentando la velocità per atterrare senza creare danni devastanti, e la fortuna li aiutò quando un terreno vasto, che dava sulle alte scogliere che cadevano sul mare, gli si presentò davanti, regalando quindi un atterraggio tranquillo e privo di alcun danno, sia per il drago che per chi vi fosse sopra.

Cassia svegliò dolcemente Harry, che all'udire dell'arrivo sorrise, forse per la semplice consapevolezza di essere ancora vivo e senza nulla di rotto.

Scesero da una piccola scala che Max aveva aperto poco prima. Quando Harry mise piedi sull'erba alta e secca, che lasciava spazio anche a quelle appena cresciuta e perciò verde, si inginocchiò buffamente, e con mani rivolte verso l'alto ringraziò gli dei per essere ancora vivo.

Cassia rise rumorosamente, vedendo quella scena, e fu completamente spiazzata quando Harry si voltò verso di lei e la guardò seria. La ragazza all'iniziò non capì, e smise subito di ridere quando crebbe fosse uno sguardo di rimprovero per aver riso in una situazione poco adeguata, ma all'inverso di come credeva Cassia, Harry si era voltato a guardarla con fare serio perché, all'udire quella sua risata, il suo cuore si era completamente arrestato ed aveva ripreso i suoi movimenti involontari solo quando i loro sguardi si era dolcemente incontrati. La cosa era semplice e scontata ormai, quella ragazza lo faceva vivere, lo faceva respirare, ma di un'aria pura e fresca che poteva solo fare del bene al suo animo gentile. Perciò si era alzato e si era avvicinata a lei, non riusciva a sorriderle, non riuscivo ad accennarle nemmeno una piccola parte di ciò che aveva dentro: era tutto nuovo e surreale per lui che non aveva mai nemmeno sfiorato la mano dell'amore. Fu in quel momento, mentre aveva poggiato una mano sul viso di Cassia, che dalla sua bocca uscì qualcosa che le orecchie della ragazza non aveva mai avuto il piacere di udire.

Cassia |h.s.|Where stories live. Discover now