38-La forza del pensiero.

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Suo padre le raccontava da bambina, che la vita non offre ciò che desideri, ma ti da piccole occasioni la quale devi sfruttare per prendere le decisioni che ti porteranno verso la realizzazione dei tuoi sogni. Eppure, a Cassia, parve che tutto ciò che accadeva nella sua vita fosse un disastro. Se fosse stato vero che dopo il buio sorge sempre un nuovo sole, lei avrebbe detto che la sua vita ruotava al contrario, poiché ogni volta che si, un nuovo sole sorgeva, una notte intensa era pronta a calare e inghiottire ogni cosa nell'intenso buio della prigionia. Sebbene ciò, la ragazza credeva ancora che non importava quante tempeste avesse attraversato né quante guerre avesse vinto, ma l'unica cosa realmente importante era ciò che aveva imparato durante la ricerca di quel che l'avrebbe fatta tornare libera di affacciarsi ad una nuova alba. Dopo tutto quello che aveva passato aveva imparato una lezione importante: Una soluzione nasce per ogni problema, tranne che per la morte. A quella non vi è alcun rimedio, eppure gira voce che nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.

Suo padre viveva nel suo cuore, di fianco alla spazio che per tanto tempo era stato lasciato alla madre, un posto ceduto alla speranza che almeno quella donna fosse ancora viva e desiderosa di riabbracciare la figlia. Eppure lei, non potè evitare di domandarsi dentro quale cuore sarebbe vissuta dopo aver perso la vita. Ripensò solo ad occhi verdi. Occhi bramati, la quale la distanza non faceva altro che intensificare il desiderio di tuffarsici dentro e ritrovare l'unico posto che, quando incontrato, pareva come il sole caldo sulla pelle dopo una giornata fredda, o la serenità trovata, dopo una lunga giornata passata a lavorare, nel rientrare a casa. Lui era questo. Era casa, era il sole.

Cassia aprì gli occhi e volle smettere di pensare al dolore, a ciò che aveva perduto ed a ciò che avrebbe potuto perdere. Le bruciava il petto per la tristezza, ma tirarsi su da sola era l'unica soluzione. Ce l'avrebbe fatta anche questa volta, si promise. Anche questa sarebbe passata.

In ogni caso, quel posto buio nella quale si percepiva solo una puzza di vecchia urina e sangue, non era il luogo adatto per ricordare neanche i morti.

Pensò che un modo per sciogliersi da quelle doppie corde vi fosse, ma non trovava soluzione. Ad ogni tentativo la pelle dei suoi polsi si apriva, creando larghe ferite dolorose. Aveva provato ad incendiarle, a strapparle, tagliarle o scivolarne fuori, ma ad ognuno di questi suoi tentativi aveva fallito.

Non si spiegava perché si sentisse così debole, o perché le fiamme non prendessero vita e sciogliessero le corde. Non ci pensò neanche troppo su poichè i suoi pensieri erano tutti rivolti a cercare una soluzione, provando ad essere forte e non arrendersi. Adesso aveva una ragione per vivere, una per non mollare ed un'altra per lottare: la prima ragione incima alla lista era riservata alla madre, era lei che voleva rivedere. La seconda era Harry: si era stancata di andare contro cuore, poiché quando prese la decisione di andare via, aveva capito che anche domani sarebbe stato troppo tardi per riabbracciarlo di nuovo. L'ultimo motivo per cui voleva sopravvivere era una persona che non avrebbe mai pensato potesse contare qualcosa: era se stessa. Si ripetè che nessuno avrebbe creduto in lei se la prima a farlo non fosse stata se stessa. Aveva capito che non contavano tutte le persone la quale le facevano credere di essere un disastro, lei ce l'avrebbe fatta perché la sua stessa anima bastava per non restare troppo sola. Alla fine basta crederlo per potercela fare, perché tra non volere e non potere c'è una netta differenza: la prima è una tua causa, la seconda non esiste.

Si sentiva imbattibile, sebbene si trovasse a testa in giù, legata come un salame in un posto che non conosceva, con i dolori alle tempie, allo stomaco ed i polsi macinati. Poteva andare peggio di così? Certo, ed era per questo che si sentiva forte.

«Cassia» poi sentì, e perse un respiro, o forse due, perché quella voce la riconobbe.

«Cassia, mi senti?» Udì ancora, conferma che non fosse la sua immaginazione che si divertiva nel farle scherzi.

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⏰ Last updated: Apr 18, 2017 ⏰

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Cassia |h.s.|Where stories live. Discover now