37-Speranze.

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Si era svegliato di nuovo senza trovarla accanto, senza trovarla a riscaldare il suo corpo così come aveva fatto la sera prima. Se n'andava sempre, lei. Harry non sapeva dove andasse o da cosa fuggisse, ma gli pareva sempre che dopo essersi lasciata andare per una notte, o per un istante, poi dovesse scappare via, nascondersi dal passo avanti fatto, allontanarsi dall'ammettere che lei un cuore l'aveva, che batteva e che sapeva amare pure! Eppure Harry non sentiva la stanchezza se non altra voglia di cercarla per ritrovarla, ed amarla, proteggerla, provare a vivere con lei una vita migliore, una vita che si meritassero. Non si scoraggiò affatto, anzi, infilò le sue scarpe vecchie, ma ancora forti per percorrere altre strade e tante salite, e decise di tornare a cercarla. Che non c'aveva paura lui se alla fine aveva la minima certezza che l'avrebbe ritrovata.

Entrò nella piccola sala da bagno e si rinfrescò la faccia lavando via il sonno. Aveva dormito bene perché c'era lei accanto.

Uscì dal bagno ed indossò la camicia che la sera prima era stata abbandonata sul pavimento. La avvicinò al suo viso come per cercare qualche traccia che gli desse la conferma che ciò che era avvenuto la sera prima non fosse stato solo un sogno, ma una realtà da ricordare. Ed ecco allora cosa trovò: la camicia macchiata del suo profumo, odorava di fiori freschi e di felicità. Comunque la indossò velocemente, lasciando qualche bottone sganciato sul colletto. Non sapeva esattamente perché avesse tanta premura, voleva solo vederla, voleva solo averla accanto.

Sbattè la porta dietro di sé, e si incamminò verso il primo spazio aperto in cui si sarebbe affacciato. Ipotizzò che semplicemente la ragazza volesse prendere una boccata d'aria fresca, o guardare il cielo per ricordarsi che lei non era soltanto libera fisicamente, ma anche il suo cuore poteva volare verso le scelte che desiderava prendere.

Bastò percorrere un breve tratto del suo corridoio per trovarsi di fronte alla porta di Zayn. Ripensò a Cassia quando la sera prima era uscita da quella porta ed il suo cuore che esplodeva dalla gelosia. Si voltò con l'intenzione di continuare per la sua strada, con più voglia di raggiungerla, eppure una voce lo fermò.

«Non la troverai, se è lei che stai cercando» gli rivelò Zayn, e fu perciò in quel momento che Harry si voltò a guardarlo. Il ragazzo di fronte si trovava sulla soglia della porta, sorreggeva il suo sguardo senza alcun timore, la sua espressione non lasciava intendere a nessun tipo di emozione lo stesse attraversando, pareva così: impassibile ed indifferente. Quanto bravo era a nascondersi?

«E tu che ne sai?» Gli domandò quindi. Immagini di Zayn e Cassia insieme gli invasero nuovamente i pensieri. La gelosia gli faceva girare la testa: Che diavolo si erano detti quei due? Si domandava continuamente.

«Dovresti venire con me, io e Max abbiamo delle cose da dire.» Zayn distolse lo sguardo, mentre la sua mano attraversava i suoi capelli, sistemandoli.

«Voi due sembrate aver sempre qualcosa da nascondere» pensò Harry ad alta voce.

Zayn gli voltó le spalle per richiude la porta dietro di sé, e dopo aver girato la chiave due volte tornò a guardarlo.
«Magari è così» gli rispose, prima di superarlo. Harry fu tentato di far vincere il suo orgoglio e non seguirlo, ma Zayn pareva saperne più di lui e, con la tensione, cresceva anche la curiosità. Sembrava star succedendo qualcosa di strano.

Zayn li guidò verso una zona che Harry non conosceva affatto. Camminavano tra le case, alcune alte ed altre basse, ma comunque tutte parevano deserte. Quella mattina non si soffermò neanche a guardare il cielo che, a sua insaputa, restava coperto da qualche nube scura, ma solo in quel momento si rese davvero conto di quanto silenzioso fosse quel posto, quasi come se ci fosse qualcosa di sbagliato.

Si fermarono davanti una grande abitazione alta quanto il pino verde che la fiancheggiava. «C'e una riunione in corso con i membri più importanti del consiglio del luogo» Lo avvisò Zayn, come per consigliargli di non fare stupidaggini.

Cassia |h.s.|Where stories live. Discover now