✿𝐒𝐓𝐄𝐏𝐁𝐑𝐎𝐓𝐇𝐄𝐑 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]

✿ 𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐎 - 𝐒𝐄𝐏𝐀𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄 𝐔𝐍𝐈𝐎𝐍𝐄

In tutti e diciotto anni della sua vita, Sang Soomin non si sarebbe mai aspettata un cambiamento drastico: come poteva se era sempre stata abituata a seguire una routine tranquilla e normale come quella di qualsiasi ragazza della sua età?

Nella sua vita c'era la scuola, dove il suo rendimento era la sua più grande soddisfazione e orgoglio; poi c'erano gli amici: non apparteneva ad un gruppo numeroso, però non aveva mai avuto problemi a relazionarsi con gli altri.

Lim Jaebum era il suo migliore amico da una vita, mentre Park Soyoung era il suo punto di riferimento.
Infine c'era la sua famiglia...la sua adorata e preziosa famiglia: sua madre lavorava in un'azienda di Seoul, mentre suo padre si occupava di un'agenzia di viaggi.

Ed era proprio quello il problema.

La sua bella, dolce e preziosa famiglia...si era disgregata.

Aveva fatto "poof".

Era stato come se qualcuno si fosse presentato e avesse schioccato le dita per creare una crepa enorme tra sua madre e suo padre, che avevano deciso di separarsi per motivi che la piccola e innocente Soomin non aveva potuto capire a soli quattordici anni.

Sua madre aveva voluto proteggerla da quella verità nefasta, aveva provato a preservare l'immagine del suo ex marito per non far crescere in modo spinoso una forma d'odio da parte di sua figlia: aveva dovuto ricorrere alla storia dei fraintendimenti e della mancanza di armonia per far capire alla sua unica figlia che non poteva più vivere con quell'uomo.

Aveva dovuto mentire per non farle conoscere il tradimento.

Ebbene sì, la separazione tra i suoi genitori era dovuta ad un tradimento a cui suo padre non era stato in grado di sottrarsi, scavandosi la fossa da solo e soprattutto bruciando la bandiera di pace che aveva sempre ormeggiato sulla nave della sua famiglia.

A quattordici anni, Soomin credette a quella storia, ma dopo poco tempo riuscì a conoscere la verità: si sorprese particolarmente quando vide sua madre pregarla di non odiare suo padre, poiché non poteva credere che la donna fosse così magnanima.

Soomin le aveva promesso che non avrebbe tagliato i ponti con lui...e si meravigliava nel vedere come sua madre volesse che almeno il loro rapporto fosse sano e puro.

Lei al suo posto non lo avrebbe mai fatto.

Era vero che era ancora una ragazza che stava vivendo il pieno della sua adolescenza, ma comunque non comprendeva come una persona potesse abbassarsi a livelli simili.
Tuttavia, non ebbe abbastanza tempo per rimproverare suo padre che questi decise di partire per il lavoro e andarsene nella sua terra d'origine: la California.
Quindi aveva lasciato sua figlia in quel modo: con la possibilità di conoscere due lingue, di sapersi adattare a tutte le esigenze e con la capacità di avere una visione più allargata del mondo.

Poi basta.

A Soomin dispiacque molto quando se ne andò, ma le sue continue chiamate e i suoi modi per dimostrarle che comunque ci sarebbe stato anche a distanza l'aiutarono a capire che non era una semplice figlia abbandonata dal padre: in fondo c'era ancora un po' di speranza.