✿ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟐𝟎 - 𝐋'𝐈𝐍𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐓𝐑𝐀𝐏𝐏𝐎𝐋𝐀

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Soomin sgranò impercettibilmente gli occhi quando Jimin pronunciò quella frase e sebbene la parte razionale di sé le stesse dicendo di allontanarlo, quella più legata ai suoi sentimenti ed emozioni la spinse ad ignorare quella vocina: a lei Jimin ...

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Soomin sgranò impercettibilmente gli occhi quando Jimin pronunciò quella frase e sebbene la parte razionale di sé le stesse dicendo di allontanarlo, quella più legata ai suoi sentimenti ed emozioni la spinse ad ignorare quella vocina: a lei Jimin piaceva sul serio, non era una semplice cotta che poteva svanire da un momento all'altro perché se così fosse stato, lei non si sarebbe più fatta domande su Jimin, né si sarebbe azzardata a mettere in discussione ciò che sentiva.

Nel momento in cui il ragazzo si accorse di averla quasi calmata, si avvicinò di nuovo al suo volto e la baciò: non voleva passare per un ragazzo che cambiava idea ogni cinque minuti, anche perché in quel momento voleva dimostrarle di essere più che convinto delle azioni che voleva compiere.

Più convinto di quanto non fosse stato con Soyoung.

Quando Soomin sentì le sue labbra venir catturate ancora una volta da quelle di Jimin, cercò di calmarsi e di lasciarsi andare, anche perché si era resa conto che con le sue continue domande non avrebbe portato a niente di buono.

Anche perché cosa c'era di buono in ciò che stavano facendo?

Senza dare modo ai suoi eterni dubbi di prendere il sopravvento, Soomin si vide costretta ad appoggiare le mani sulle guance di Jimin per fargli capire di essere un po' in difficoltà a livello di respirazione, anche perché quel bacio che si stava azzardando a darle era troppo per lei.

L'ultimo ragazzo che aveva baciato era stato proprio Jimin, eppure per quel poco che si ricordava, non si erano spinti così tanto oltre, perché era riuscita a sostenere perfettamente l'impetuosità di quel gesto; in quel momento, invece, un po' per la paura e un po' per l'agitazione, era come se i polmoni di Soomin fossero completamente in disuso, perché non stavano lavorando a dovere per garantirle un po' di resistenza.

Infatti, dopo aver sopportato un altro bacio apparentemente interminabile, fu costretta ad appoggiare le mani sul petto del ragazzo per creare una piccola distanza che le permettesse di riprendersi, perché se fossero andati avanti in quel modo, lei non ce l'avrebbe fatta.

«A-Aspetta...» mormorò, usando un tono di voce veramente basso proprio perché si sentiva aggredita da troppe emozioni contrastanti

Jimin annuì e non si riavvicinò subito soltanto per poterla guardare meglio dall'alto e realizzare con calma ciò che stavano facendo: di certo non sarebbe tornato sui suoi passi, perché se era arrivato a quel punto, significava che era disposto a rischiarsela.

Eppure vedere Soomin appena intimorita e agitata lo fece sorridere per la sua tenerezza: era sempre sembrata una ragazza educata e delicata ai suoi occhi, ma in quel momento sembrava proprio indifesa, come se avesse paura di qualcuno.

Dopo averle appoggiato una mano sui capelli, Jimin si assicurò di potersi sistemare comodamente tra le sue gambe per riuscire a sostenere meglio il proprio peso su di lei e quando Soomin notò tale movimento e tale vicinanza sempre più pericolosa, fu costretta a deglutire.

✿𝐒𝐓𝐄𝐏𝐁𝐑𝐎𝐓𝐇𝐄𝐑 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Where stories live. Discover now