✿ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟗 - 𝐃𝐎𝐂𝐂𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐈𝐄𝐑𝐈

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Soomin era arrabbiata

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Soomin era arrabbiata.
Furiosa.
Frustrata.
Incapace di lasciar perdere per l'ennesima volta il torto che Jimin le aveva fatto.

E in quel caso non era legato ai sentimenti.

Si era permesso di dirle cosa fare, come comportarsi e anche cosa dire: aveva oltrepassato seriamente ogni limite e questo soltanto perché la corvina aveva commesso l'errore di farsi vedere per qualche giorno in compagnia di Jongdae.

Però se lei azzardava a dire qualcosa su di lui e Soyoung, automaticamente diventava polemica.

Soomin aveva deciso di non guardare Jimin in faccia per tutta la giornata, tanto che non lo aspettò nemmeno per tornare a casa come aveva provato a fare nei giorni precedenti: si era impegnata così tanto per evitare che ci fossero dei problemi con lui, aveva fatto il possibile per provare a comportarsi normalmente e quello stolto era riuscito a vanificare ogni singolo sforzo.

"Stupido.

Immaturo.

Emerito idiota che non merita nemmeno di stare nella mia testa."

Soomin era troppo arrabbiata con Jimin dopo quello che era successo: com'era riuscito anche solo ad avere la sfacciataggine di guardarla in faccia per dirle tutte quelle cose tremende?

Con quale coraggio si era permesso di farla sentire in difetto?

Nel momento in cui Soomin si era rintanata in camera sua dopo aver pranzato e aver accettato a malincuore la presenza di Jimin a tavola, aveva iniziato immediatamente a studiare per cercare di occupare la sua testa con altre cose, perché il fratellastro non meritava la sua considerazione.

Non meritava di stare al centro dei suoi pensieri.

Nonostante tutto, si accorse di non essere in grado di espellerlo come avrebbe dovuto, così decise di prendere una pausa dai suoi studi per fare altro: una bella doccia calda l'avrebbe aiutata a rilassarsi e ad andare oltre.

Senza pensarci due volte, si alzò in piedi e prese immediatamente l'asciugamano per potersi dedicare un po' di più a se stessa, poi entrò nel bagno per fare quanto aveva pensato.

Per quanto riguardava Jimin, invece, non riusciva a leggere mezza frase sulla pagina di riferimento che automaticamente ripensava al modo in cui si era rivolto a Soomin quel giorno a scuola, per non parlare del trattamento di silenzio che gli aveva giustamente riservato: l'aveva offesa, quindi era normale che non si poteva aspettare chissà quale tipo di accoglienza da parte sua.

Sarebbe stato da presuntuoso e arrogante pretendere qualcosa di diverso quando per primo sapeva di aver sbagliato tutto quanto: aveva persino ignorato Soyoung durante la ricreazione e si era mostrato inevitabilmente nervoso anche con Taehyung.

Sapeva che non aveva senso prendersela con tutte le persone che gli stavano intorno, ma Jimin non aveva potuto fare a meno di autocommiserarsi per la sua stupidità.

✿𝐒𝐓𝐄𝐏𝐁𝐑𝐎𝐓𝐇𝐄𝐑 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Where stories live. Discover now