✿ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟖 - 𝐅𝐔𝐎𝐑𝐈 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎𝐋𝐋𝐎

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Jimin si poteva ritenere soddisfatto

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Jimin si poteva ritenere soddisfatto.

Soddisfattissimo.

Era riuscito a scambiare due parole in più del normale con Soomin, era riuscito a sentire la sua voce più volte rispetto al normale e avevano conversato tranquillamente senza farsi condizionare troppo dal gelo che aveva avvolto il loro rapporto in quel piccolo periodo.

Era andato quasi tutto secondo i piani.

Inoltre, avevano avuto modo di confrontarsi anche riguardo alla situazione che li aveva coinvolti e li aveva costretti a vedere la loro vita stravolta: Soomin aveva una visione diversa dalla sua, credeva che stare con sua madre fosse stata la scelta migliore tra tutte le altre, mentre Jimin si era mostrato ben più aperto al dialogo anche con sua madre.

Avevano dimostrato di avere visioni diverse, ma per qualche strano motivo al ragazzo andava bene lo stesso: avere un confronto con Soomin era ciò che gli interessava veramente, quindi andava bene tutto ciò che avrebbe implicato delle argomentazioni.

Inoltre, il corvino credeva fortemente che se avessero iniziato a parlare tranquillamente in quel modo in quella situazione, poi sarebbe stato un gioco da ragazzi provare ad approfondire sempre di più fino ad arrivare all'argomento taboo: se avesse fatto capire a Soomin che era molto tranquillo a prescindere dalla conversazione, lei si sarebbe sentita ancora di più a suo agio ad esprimere i suoi sentimenti e spiegargli meglio com'era arrivata a quel punto.

Certo, per Jimin ancora era tutto molto strano, a maggior ragione quando c'erano persone come Taehyung o Jungkook che lo mettevano in crisi con domande esistenziali: aveva più volte ammesso a se stesso che Soomin fosse una brava ragazza che sicuramente meritava tanto, aveva anche ammesso che il suo carattere era molto bello per il tipo di persona quale era.

Per lui erano tutti punti bonus.

Ma c'era un'altra piccola parte del suo cervello che presentava delle barriere che gli impedivano di vedere la corvina in modo diverso da quello che era per davvero per lui: una sorella, una ragazza che aveva conosciuto forzatamente per via della relazione dei loro genitori.

La migliore amica della sua ragazza.

Jimin non aveva potuto fare a meno di pensare un po' anche a Soyoung, che era completamente ignara di tutto quello che era successo: sicuramente se avesse saputo un briciolo di verità, avrebbe incentivato un allontanamento da Soomin, distruggendo automaticamente la sua amicizia con lei.

Era una situazione particolarmente complessa.

Soomin, invece, non aveva potuto considerare quella conversazione che aveva intrattenuto pacificamente con Jimin in modo diverso da ciò che era stata seriamente: le aveva fatto delle semplici domande e sebbene lo avesse visto sorriderle numerose volte solo per incoraggiarla, Soomin si era sempre imposta di non pensare in grande.

✿𝐒𝐓𝐄𝐏𝐁𝐑𝐎𝐓𝐇𝐄𝐑 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Where stories live. Discover now