✿ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟕 - 𝐓𝐑𝐀𝐓𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐀𝐂𝐄

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Il terribile mal di testa che aveva aggredito Soomin quella sera fu uno dei primi sintomi che fece comprendere alla corvina di avere l'influenza: dopo aver cenato con Jimin, si era coricata immediatamente per via del freddo e dei dolori atroci all...

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Il terribile mal di testa che aveva aggredito Soomin quella sera fu uno dei primi sintomi che fece comprendere alla corvina di avere l'influenza: dopo aver cenato con Jimin, si era coricata immediatamente per via del freddo e dei dolori atroci alle tempie e non era riuscita nemmeno ad aspettare che sua madre ritornasse dal lavoro per poterla accogliere come avrebbe voluto.

Una volta essersi infilata sotto le coperte, Soomin era precipitata in un sonno così profondo che incuriosì tantissimo Jimin: non l'aveva più vista dopo cena, né l'aveva sentita lamentarsi per qualcosa, motivo per cui il maggiore aveva deciso di gironzolare intorno alla sua stanza per studiare la situazione.

Era stanca o era malata?

Il corvino non si permise mai di irrompere nella sua camera da letto per rispettare la sua privacy, ma nel momento in cui suo padre e la madre di Soomin tornarono a casa, pensò subito di riferire alla donna quei suoi dubbi riguardanti lo stato di salute della figlia.

Infatti, dopo essere entrata in camera di Soomin, sua madre si era preoccupata di misurarle la febbre per essere certa che non ci fosse altro di problematico e dopo aver appurato ciò, si assicurò che la sua bambina non avesse alcun tipo di problema con il freddo o altro ancora.

Il mattino seguente, Soomin si svegliò con calma e con un mal di testa più tenue, ma comunque persistente a trapanarle ancora le tempie.

Dopo essersi stropicciata gli occhi ed essersi guardata intorno, comprese che a casa non era presente nessuno: non c'era alcun tipo di rumore atto a farle capire che ci fosse Jimin in camera sua, così come non sentiva la televisione della sala accesa per fare compagnia a sua madre mentre finiva di prepararsi per andare a lavorare.

Il nulla totale.

Quando si convinse a scendere di sotto per mangiare qualcosa, si accorse che la sua schiena faceva così tanto male da averle fatto sgranare gli occhi per il dolore: si sentiva come contratta e allo stesso tempo era come se avesse avvertito numerose fitte ovunque.

Si voltò lentamente verso il comodino per prendere il suo cellulare e si accorse solo in quel caso dell'orario: erano le undici e mezza e lei era ancora a letto.

Fu ovvio pensare che avesse saltato scuola e il termometro accanto alla lampada fu una chiara risposta a tutto quanto: non ricordava di essersi misurata la febbre, così come non ricordava di aver avuto una piccola ricaduta la sera precedente.

Facendosi forza, mise i piedi fuori dal letto e si alzò lentamente, permettendosi di avvolgere intorno al corpo la coperta che sua madre aveva disteso sulla sua trapunta per evitare che avvertisse freddo quella notte.

Si trascinò lentamente al piano inferiore e pensò che una tazza di latte caldo sarebbe stata perfetta per aiutarla a rigenerarsi, almeno avrebbe potuto prendere una semplice medicina per far passare il mal di testa.

Nel frangente in cui si permise di aspettare che il latte si riscaldasse, sbloccò il cellulare per leggere qualche messaggio e ne trovò subito uno da parte di sua madre dove diceva che, avendo visto che aveva la febbre, l'aveva lasciata riposare e l'avvisò che Jimin sarebbe uscito prima da scuola quella mattina, quindi avrebbe avuto modo di farsi aiutare da lui.

✿𝐒𝐓𝐄𝐏𝐁𝐑𝐎𝐓𝐇𝐄𝐑 [𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧]Where stories live. Discover now