Prologo.

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Aveva tredici anni quando lui entrò nella sua vita, non ci fece molto caso.
Le stava antipatico.
Non si sarebbe mai innamorata di nessuno. Il suo unico vero amore era la libertà.
Nessun'altro. Solo lei, quella che la faceva sentire se stessa.
Ma sapeva che sarebbe dovuta crescere, diventare una donna.
Eppure voleva essere libera per sempre.
Odiava tutto quello sfarzo, quegli obblighi e impegni che doveva prendere, che si moltiplicavano con il passare degli anni.

Era molto legata  ai suoi genitori.
Trattava bene tutti, ma cercava di evitare quel servitore. Quell'uomo era appena entrato a far parte della servitù del palazzo, e già le stava antipatico.
C'era qualcosa in lui, in quel tale, Matthew, che la faceva innervosire. Era troppo... non sapeva nemmeno lei.
Però una cosa aveva adorato di quel servitore sin dal primo giorno: I suoi occhi.
Le piaceva molto osservare quegli occhi color ghiaccio, ogni volta che li guardava ci si perdeva dentro.

Per Natale lui le fece un regalo: Una collana.
Quando Leila lo prese lui arrossì; Non era solito fare quei regali a qualcuno. Però quella principessa lo incuriosiva.
Lì il suo astio nei confronti del ragazzo dissipò.
Forse potevano diventare amici.
Aveva diciannove anni, sei in più di lei. Un'amicizia insolita.

Forse non era antipatico come sembrava. Probabilmente era solo un po' chiuso, e per questo, la ragazza era convinta che egli fosse una persona d'impareggiabile antipatia.
Con il passare del tempo divenne il suo solo e unico amico. Non ne aveva sebbene fosse gentile con tutti.

Da quel giorno la ragazza iniziò a stringere con il nuovo arrivato a palazzo, una forte amicizia.
Quando il re era assente il servitore e la principessa ne facevano di mille colori, ma la cosa che li teneva più legati, era forse il fatto che lui, quasi ogni pomeriggio, le leggeva il suo libro sotto l'ombra dell'albero più grande del giardino.
Così fu, forse per caso, forse per destino, che pian piano la fanciulla iniziò a innamorarsi di Matthew. Non diede molta importanza a ciò. Preferiva essere indipendente. Era dell'idea che l'amore fosse solo un intralcio, una  futilità, e di certo non voleva provare quello strano sentimento per qualcuno.

Pure lui con il passare del tempo iniziava a provare qualcosa per lei.
Ma era fermamente convinto che fosse solo amicizia.
D'altro canto, c'era molta differenza d'età, senza contare che era una principessa. Sarebbe stata un'impresa impossibile, un amore destinato ad essere soppresso.

Man mano che cresceva sentiva di provare sempre qualcosa di più del semplice legame di amicizia che li univa, stessa cosa per la fanciulla.
Non si erano mai detti cosa provavano veramente. Era insolito, Strano, Non potevano. Una principessa e un servitore? Assolutamente impossibile.

Lei aveva sedici anni lui ventidue.
Leila adorava arrampicarsi sugli alberi.
«Vieni Matt» lo incitò a salire lei dalla cima di un albero.
«Non posso» rispose.
«Hai paura?»
«No ma... è pericoloso. Forse è meglio che scenda»
«Quante volte ti ho detto di non darmi del lei?
Sono tua amica» la sua voce si sentiva poco benché ella gridasse.
«Scusa, ma mi sento a disagio a darti del tu. Sei una principessa...»gridò lui mentre lei continuava a salire.
La fanciulla non rispose. Continuava a salire, sempre più in alto, sempre più in alto...
Il giovane preoccupava sempre per lei quando saliva su quegli alberi. E se suo padre l'avesse vista? E se fosse caduta?
Oh sarebbe stata la fine per lui. Non voleva si facesse del male. Le voleva bene e non riusciva a capire cosa ci trovasse di bello nell'arrampicarsi sugli alberi.
A lei piaceva. Sentire la brezza sulla pelle, essere libera. Poteva abbracciare la sua amata libertà lassù.
Mentre  Matthew stava pensando a quello che sarebbe potuto accadere, Leila che stava salendo, mise male un piede su un ramo.
Lanciò uno strillo.
Stava per cadere.
Urló.
Tutte le preoccupazioni del servitore divennero reali.
«Aiuto MATT salvami!!!»
Lui lo sapeva che sarebbe accaduto.
«Ci sono io qui giù!! Non avere paura»
Le mani di lei cedettero.
Sarebbe morta. Ma si fidava di Matthew. Era sicura l'avrebbe salvata.
Mentre stava cadendo nel vuoto lui la afferró prendendola tra le sue braccia, era riuscito a salvarla.

Le braccia di lei erano attorno al collo di lui. Fu il primo loro contatto fisico.
I loro occhi si incrociarono.
Un brivido percorse il corpo di tutti e due.
Lei avvampò dalla vergogna.
Lui era imbambolato a fissarla. Era strano per lui esserle così vicino.
Subito dopo la principessa scese dalla sua presa.
Tra i due c'era un forte imbarazzo.

Royal love {#WATTYS2019}Where stories live. Discover now