Capitolo 11.

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Leila era pietrificata. Non sapeva che replicare, però una cosa era certa: non poteva scappare.

Nel poco tempo che rimaneva prima di rispondere fece velocemente i conti: se quel giorno era Domenica il suo compleanno era il venerdì cioè, aveva dodici giorni prima di sposarsi, quindi tecnicamente al suo matrimonio mancavano tredici giorni.
Mai aveva messo così tanto impegno per fare i calcoli.

Il padre la scosse dai suoi conti.
«Cosa hai da dire Leila?»

Leila blaterò:«Mhhhh sì...»
La madre la ammonì.
«Leila!»
Leila scosse il capo.
«Sì madre, volevo dire che sono d'accordo di conoscere il mio futuro sposo.» faceva strano anche a lei dirlo.
Non è che le piacesse molto, anzi per nulla a dire il vero.

I genitori assunsero un aria soddisfatta, anche un po' sorpresi dalla pacatezza della figlia, si riunirono, come era di consuetudine, a cenare.

La cena passò in fretta e Leila non potè fare a meno di non pensare al fatto che il giorno seguente avrebbe incontrato Andrew.
Come sarebbe stato?
Gentile? Giovane? Simpatico?
MA soprattutto.... lo avrebbe veramente sposato o sarebbe stata nubile per poi passare il resto dei suoi giorni con Matthew?

Quella notte non riuscì a dormire.
Si girava e rigirava nel letto con mille idee che le frullavano nella mente.

                                                      ***

La mattina seguente si risvegliò con due brutte occhiaie.
Doveva un po' truccarsi prima, non avrebbe mica voluto che Andrew la vedesse conciata così.
Oh, ma perché le importava così tanto di Andrew?
Dentro sentiva di conoscerlo già.

Si preparò e scese.
Andrew sarebbe arrivato verso il pomeriggio con il padre, il re del paese vicino.

Leila decise di andare in paese per prendere una boccata d'aria prima di incontrare il futuro sposo.

Quel giorno non incrociò Matthew, "sicuramente sarà andato a fare qualche lavoro per suo mio padre" pensò la fanciulla. Difatti non si preoccupò molto.

Stava per uscire dal palazzo quando...

Si scontrò con una persona.
Leila arrossì.
Abbassò il capo.
«Scusi...»
Alzò lo sguardo per guardarlo meglio.
Era un uomo, un uomo giovane, era vestito molto bene e sembrava avere intorno ai ventisette anni.
Aveva i capelli biondi e gli occhi marrone scuro.
Quegli occhi...li aveva già visti.

Arrossì ancora di più.

L'uomo rispose:«Non importa...con chi ho il piacere di fare conoscenza?»
Le prese la mano per farle il baciamano.
Sembrava molto galante.

La ragazza si sentiva molto in imbarazzo.
«Leila. Sono Leila. La principessa.»

Il volto dell'uomo assunse un'espressione stupita.
La squadrò dall'alto al basso.
«Leila?»
La ragazza annuì non capendo il motivo della sua reazione.

La fanciulla non si era ancora resa conto che quello non era altro che...
«Io sono Andrew.» disse l'uomo.

Allorché gli occhi di Leila si spalancarono.
Non sapeva se essere triste o felice.
Quello era...?
Andrew?
Il suo promesso sposo?
Il principe?
Come mai era arrivato così presto?

La principessa che non sapeva che dire e dove guardare spostò lo sguardo dietro le spalle di Andrew e vide un uomo, molto maturo, con un enorme corona alla testa che scendeva dalla carrozza.

Doveva essere suo padre.
Subito alla sua vista si chinò.
Il re la guardò con sufficienza.

«Serva,dov'è il tuo padrone?»
Il re a differenza del figlio sembrava un tipo molto arrogante, così tanto da scambiare Leila per la serva.

Royal love {#WATTYS2019}Where stories live. Discover now