Capitolo 7.

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Stavano continuando a baciarsi.
Era come se non si volessero più separare.
Oramai si erano lasciati andare e non volevano più fermarsi.

Erano tutti e due rossi e benché fosse abbastanza freddo quella sera loro due erano bollenti.

Non riuscivano più a smettere di baciarsi, era troppo tempo che lo agognavano e non volevano né potevano fermarsi.

Il loro bacio si fermò quando sentirono Aaron nitrire sonoramente.
Credendo fosse successo qualcosa, tutti e due di scatto si staccarono, interrompendo il loro momento magico.

Matthew andò a controllare, e una volta accorto che effettivamente non era nulla di grave tornò da Leila che nel frattempo era seduta ad osservare il mare con le ginocchia al petto.

Ovviamente lui si era accorto dell'evidente tristezza nel volto della ragazza, ciò non toglieva però la felicità nel bacio che c'era stato tra i due poco prima.

Quando lui si sedette di fianco a lei non esitò a domandarle il perché di quello sconforto.
«Ehi. Cosa succede?»
La fanciulla lo guardò con le lacrime agli occhi, di nuovo.
«Succede che sto male. Sto male perché vorrei averti ma non posso. Nel senso che non posso stare con te liberamente. È la mia vita che me lo impedisce. Se solo io fossi stata meno importante di quello che sono... è tutta colpa mia....»

Lui la guardò come per confortarla.
«Non ha alcuna importanza. L'importante è che noi due ci amiamo, e nulla potrà dividerci. Come hai detto tu, due anime rimarranno per sempre legate, nonostante tutto. E non dire più che sei un problema. Io ti amo Leila. Non mi interessa di tutto quello che ci divide. Voglio stare con te.»

Era la prima volta che la principessa si sentiva così tanto amata da qualcuno. Nemmeno i suoi genitori l'avevano fatta sentire amata così.
Quel "Voglio stare con te." la fece rassicurare, Matthew la conosceva così bene che riusciva sempre a farla tranquillizzare.
Lei si girò a guardarlo negli occhi.
Le lacrime di lei erano ancora presenti sul suo viso.
Lui non esitò ad abbracciarla, in un abbraccio forte, come per farla sentire ancora più vicina a lui.
Oramai tutti i dubbi di lei erano svaniti, ma ovviamente non poté fare a meno di fargli una domanda, era sicura di sé e altrettante volte era il contrario.
«Promettimi che un giorno mi sposerai e vivremo per sempre insieme lontano da qui. Salvami da questo incubo.»
Le disse lei come per avere una conferma.

Lui le asciugò le lacrime ancora presenti sul suo volto: «Lo prometto. Non permetterò mai di sposare uno per cui non provi nulla. Io ti salverò mia principessa. Un giorno ci sposeremo e scapperemo da tutto, saremo solo noi due.»
Quelle parole la rassicurarono.
Le braccia di lui che la stringevano la facevano sentire protetta.

Leila era molto stanca e appoggiò la testa sulle gambe incrociate di Matthew.
Lui le accarezzava i folti capelli castani.

Ad un tratto lei domandò:«Raccontami una storia...»
Lui rimase molto perplesso dall'insolita richiesta.
«...come quando io avevo tredici anni...però la devi inventare.» finì lei.
«Ma io non so inventare storie.» rispose lui.
«Non importa. Non importa se non ha senso, mi basta sentire la tua voce.»

Matthew allora iniziò a raccontare mentre accarezzava il viso dell'amata:«C'era una volta un fiore...» disse lui guardando il cielo stellato.
«...quel fiore era uno dei più belli del mondo. Tutti avrebbero voluto raccoglierlo se lo avessero trovato...»
Leila si stava incuriosendo ma nel frattempo i suoi occhi si stavano pian piano chiudendo.
«Continua...» sussurrò.
«Un giorno lo trovò un un uomo. Poteva raccoglierlo, ma non lo fece.
Lo innaffiò ogni giorno. Lui amava quel fiore...»
Leila ormai era nel mondo dei sogni e Matthew se ne accorse.
Era come se fossero tornati indietro nel tempo, come quando lei aveva tredici anni e lui diciannove.
In quel momento pensò che era molta l'età che li divideva, ma che comunque non era rilevante.

Royal love {#WATTYS2019}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora