Capitolo 10.

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Passò un ora.
Leila si preparò e, da come stabilito, andò sotto il grande albero.
Non sapeva se Matthew avesse letto il foglietto, forse no,forse sì.
Era piuttosto in agitazione, se Matthew non lo avesse letto avrebbe  fatto una figuraccia.

Il vento primaverile si faceva sentire, e non era proprio caldissimo quel giorno benché il sole fosse alto in cielo.

Si sedette sull'erba verde e aspettò l'arrivo dell'amato.

Il tempo passava e di Matthew nessuna traccia.
Le paure di Leila si fecero reali, Matthew non aveva letto il biglietto.
Si alzò dall'erba, triste.

Si stava per incamminare per tornare al palazzo quando...

Vide la figura di Matthew che si dirigeva verso di lei correndo.

Sorrise. Aveva letto il biglietto.

Arrivò da lei.
Aveva il fiatone.

«Scusa Leila... ho letto il biglietto in ritardo e...»

Lei gli sorrise.
«Non importa.»

«Perché mi hai fatto venire qui?» domandò lui.
«Volevo  passare del tempo...con... te» era in evidente imbarazzo.

Le guance di Leila si fecero rosse e Matthew se ne accorse.
Fece un risolino divertito.
Lei lo guardò come per ammonirlo.
«Scusa... è che certe volte hai dei comportamenti alquanto strani e mi fai ridere...»

Si mise a ridere pure lei.
«Forse hai ragione.»

                                                          ***

Erano seduti ai piedi del grande albero.
Lei aveva la testa appoggiata sulle spalle di lui.
Stavano guardando il cielo.

«Sai stavo pensando a noi...» disse Leila guardando le nuvole.

Matthew, che la guardò per pochi secondi per poi spostare di nuovo il suo sguardo al cielo, le prese la mano intrecciando le dita alle sue.
Leila spostò lo sguardo verso di lui.
Si morse il labbro sorridendo.

«A quale argomento della nostra storia stai pensando..?» domandò lui.

«A tutto...» rispose lei.

«Ti ricordi quando mi hai chiesto per la prima volta di leggerti quel famoso libro?» chiese lui.

Lei si mise a ridere.
«Oh si... da lì è iniziato tutto.»

« Mi piaceva leggerti quel libro, benché fosse sempre lo stesso...»ammise lui.

«...e a me piaceva ascoltarti.»

Da quando Matthew le aveva regalato quella collana lei cercò di avvicinarsi a lui.
Forse non era così antipatico come credeva.
Un giorno trovò una scusante.
Matthew era nel grande giardino del palazzo e Leila lo raggiunse con il libro in mano.
«Ecco... potresti...» non sapeva nemmeno lei perché fosse così agitata.
Matthew la guardò con il sorriso.
«Ti ringrazio per la collana.»riuscì a dire infine.
Matthew arrossì.
«Prego principessa. Sono contenta che le piaccia.»
«Ti prego dammi del tu. Da oggi siamo amici.»
Lui annuì.
«Immagino che non sia...emh...Sei venuta qui per ringraziarmi..»
Leila era in evidente nervosismo.
«Volevo chiederti se ... potresti cioè...»
Matthew guardò lei, poi il libro, e poi di nuovo lei.
«Sì. Ti leggerò il libro.»
Leila sapeva leggere, però quello era un ottimo scusante per conoscere meglio quel diciannovenne misterioso che era appena entrato a far parte della servitù.

Royal love {#WATTYS2019}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora