Capitolo 24.

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Girò la serratura.
La cella si aprì.
I due si abbracciarono forte.
Leila si mise a piangere tra le sue braccia di felicità.

«Non te ne sei andato! Sono così felice che tu non mi abbia abbandonato... avevo paura Matthew.» diceva tra le sue braccia.

Lui la strinse forte tra le sue braccia.
«Non me ne andrò mai senza di te.» la consolò per poi continuare «... certo, solo che ora siamo nei guai. Quando Andrew scoprirà che mi hai liberato andrà su tutte le furie e non esiterà a fare qualcosa di impensabile. Dobbiamo fare qualcosa.»

La fanciulla si staccò.

«Cosa?» domandò.

«Lascia fare a me. Tu torna nella tua stanza e fa come se nulla fosse successo, io farò il resto. Ce la faremo a vivere per sempre felici. Ti fidi di me?»

«Certo che mi fido di te.»

Matthew le annuì sorridendole.
«Vai.» enunciò.

La principessa fece per andarsene quando, si girò.
«Matthew, comunque vada, sappi che ti amo.» non diceva quasi mai quelle parole, di solito era sempre Matthew a dirlo, ma in quel momento lei si sentiva in dovere di farlo.

L'amato le fece un sorriso splendido, gli occhi color ghiaccio si illuminarono.
«Anche io ti amo.» rispose.

Lei le sorrise a sua volta per poi andarsene.

***

Sua madre si era presa un grosso spavento quando le cameriere le avevano detto che sua figlia era scappata correndo velocemente senza ascoltare nessuno.
La ragazza però si giustificò dicendo che le era venuta in mente una cosa importante.

Non vedeva Andrew da quella mattina in cui le era venuto a parlare, e non aveva nemmeno intenzione di incontrarlo. Le faceva solo ribrezzo vederlo.
Eppure avrebbe dovuto sposarlo.
Sposare un uomo losco, bugiardo e vigliacco...

Si era messa il vestito nunziale, Il matrimonio era tra pochissime ore.
Il vestito era tutto rosso molto semplice e le maniche la coprivano sino ai polsi.

Era bellissima, ma tristissima. Una sposa triste. Quanto avrebbe voluto che al posto di Andrew ci fosse stato Matthew...

***
Eccolo. Era lì che la guardava con aria trionfante, come se finalmente avesse ricevuto il suo premio.
Il tutto si stava svolgendo nel giardino del palazzo, tutto addobbato per l'occasione.
Re Giacomo non era potuto venire; c'erano solo i genitori di Leila e il prete: Don Riaudo. Perché difatti poi avrebbero ufficializzato davanti a tutto il popolo il giorno seguente.

Il suo sposo la stava guardando dolcemente mentre lei stava raggiungendo l'altare con il mazzo di fiori in mano.
Sentiva che quello non faceva per lei, che tutta quella festa, i fiori, il vestito, non era cosa per lei.
Voleva scappare da tutto.

Aveva raggiunto l'altare, di fianco a lei, Andrew.
Lui le sorrideva. La trovava bellissima.
Era l'uomo più felice del mondo, si stava finalmente sposando con Leila, che tanto aveva voluto avere.
Immaginava già la splendida famiglia che avrebbero avuto.
Aveva faticato per togliere di mezzo Matthew, ma ci era riuscito.

Invece Leila era triste.
Continuava a guardare Andrew con un falso sorriso, era malinconica, i suo incubi più cupi si erano avverati.
Il prete continuava a pronunciare la messa ma Leila non prestava alcun ascolto.

Ad un certo punto il prete disse le solite parole di rito :« Chi è contrario a questo matrimonio parli ora o taccia per sempre.»

Royal love {#WATTYS2019}Where stories live. Discover now