|| shut up ||

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" Rachele fermati! "

Lorenzo mi afferra per una spalla e mi strattona per farmi girare.

" Si può sapere cosa ti prende? Perché non mi hai aspettato? "
dice ansimando per la corsa.

" Sono solo stanca, voglio andare a casa..." rispondo sbuffando.
E mi incammino di nuovo con passo veloce.

Lorenzo mi segue con difficoltà e mi parla di alcune cose, ma io non lo ascolto. Dopo quello che ho scoperto, non lo vedo più come prima. Il mio corpo è impossessato da una sensazione di disgusto e non riesco a scacciarla.

Durante un suo monologo sull'inutilità delle lezioni di informatica, lo interrompo bruscamente.

" Senti Lorenzo, chiudi quella bocca! Mi dai sui nervi! " esclamo  furibonda.

Lui si zittisce all'istante e un espressione affranta si fa strada sul suo volto.
La ignoro e continuo a camminare spedita.

Lui mi segue a qualche metro di distanza, con la testa chinata e i riccioli scuri che rimbalzano ad ogni suo passo.

La rabbia e la frustrazione iniziale vengono rimpiazzate dal senso di colpa che mi divora le membra.
Come posso fare tutto ciò a Lorenzo, al mio migliore amico? Basterebbe chiarire e tutto tornerebbe come prima...

Mi volto per chiedergli scusa ma non è più dietro di me. È dall'altra parte della strada e parla con Stefano.
Lascio perdere e corro alla fermata per prendere l'ultimo autobus.
Mi siedo al primo posto libero e metto i piedi sul sedile accanto. Infilo le cuffiette nelle orecchie e faccio partire la mia playlist di Troye Sivan.

Chiariremo un'altra volta.

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