|| party ||

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Suona il campanello e presumo sia arrivato Lorenzo.
Apro la finestra che si affaccia sul giardino.

" Devo solo mettere le scarpe e arrivo " urlo al mio migliore amico.
Lui fa un cenno di assenso e io chiudo la finestra.
Indosso in fretta e furia un paio di scomodissimi tacchi neri e afferro al volo la borsetta, per poi catapultarmi fuori da casa.

Scendo i tre gradini che mi separano dal mio migliore amico e sto per salire sul suo motorino quando lo sorprendo a fissarmi. Mi sta squadrando da capo a piedi con un'espressione decisamente da ebete stampata in faccia.

" Ehi, c'è qualcosa che non va? " chiedo visibilmente in imbarazzo, dato che le mie gote sono talmente rosse da dar vita alla mia carnagione pallida e spettrale.

Lorenzo scuote la testa, guastando la sua pettinatura perfetta, e annuisce. Dopodichè sale sul suo mezzo e mi porge il casco.
Lo infilo dubbiosa e mi stringo al suo torace, come ogni volta che lui mi ha portata sul suo motorino, ma stavolta sento che c'è qualcosa di diverso: il suo corpo è teso, gli tremano leggermente le gambe e mi sta guardando di sottecchi dallo specchietto cercando di non incrociare mai il mio sguardo.

Non ho il tempo di ragionare su questo che arriviamo a casa di Stefano.

Stefano è un ragazzo appartenente ad una famiglia abbastanza agiata ma lui si è sempre mostrato come un ragazzo semplice e tutt'altro che superficiale e materialista come molti ragazzi del suo ceto sono.
Casa sua è un'enorme villa in stile veneziano circondata da un giardino ben curato.

Io e Lorenzo ci incamminiamo verso la porta d'entrata ma tra noi c'è ancora quell'aria tesa che mi da su i nervi. Così afferro il mio amico per un braccio e lo strattono finchè non si decide a guardarmi.

" Mi spieghi che ti prende, Lori? E' da quando sei arrivato che non mi rivolgi più la parola e hai un atteggiamento scostante nei miei confronti... Sei stato tu a chiedermi di venire, perchè mi tratti così? "

Lui mi guarda per interminabili secondi finchè non mi cinge in un abbraccio.
Sono sconcertata ma mi lascio abbracciare da lui. Sento un certo trasporto da parte sua, come se questo fosse più di un semplice abbraccio. O forse sono solo io paranoica.

Mi stacco leggermente e gli sussurro all'orecchio che sarebbe ora di entrare. Lui annuisce e si stacca. Mi avvicino alla porta e busso.
Dopo poco ci apre Stefano che immediatamente mi saluta con due baci sulle guance e fa un cenno a Lorenzo. Prima di entrare temo di averlo visto stringere i pugni lungo i fianchi.

Sarà una lunga serata...

Io e Lorenzo cerchiamo immediatamente Greta e la troviamo seduta su una poltrona che si guarda intorno. La raggiungiamo e decidiamo di sederci su un divanetto per parlare un po' tra noi.

Improvvisamente sento una risata alquanto fastidiosa proveniere dalle scale. Io e i miei amici ci voltiamo e notiamo Simone Paciello con quell'oca di Jessica parlare animatamente mentre scendono le scale: lui parla e lei ride rumorosamente e in modo assai ridicolo a qualunque cosa lui stia dicendo.

Lorenzo mi si avvicina ancora più di prima e mi mette una mano sulla coscia. Guardo Greta e lei mi fa uno sguardo tranquillo come a significare che sia una cosa normale.

" E' solo protettivo, Rachele. E' il tuo migliore amico, non vuole vederti soffrire per colpa di Paciello "dice Greta al mio orecchio.

Annuisco e rivolgo il mio sguardo a Lorenzo e osservo la sua mascella contratta e i suoi occhi fermi sull'obbiettivo ovvero Paciello.
Non lo facevo così protettivo.

Riporto lo sguardo su quei due e noto che Simone mi sta fissando. Distolgo lo sguardo e mi rivolgo ai miei amici.

" Io ho sete, mi accompagnate a prendere da bere? "

" Certo, perchè no " risponde Greta seguita da Lorenzo.

Mentre ci dirigiamo verso la cucina, Greta viene letteralemente intercettata da Stefano che la afferra per i fianchi e la bacia.

" Okay... Ci vediamo in giro Gre " dico visibilmente a disagio per poi prendere per mano Lorenzo e scappare da quella situazione a dir poco imbarazzante per due single.

" Wow, io Greta non la riconosco più " dice Lorenzo quando arriviamo finalmente in cucina.

MadWhere stories live. Discover now