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Arrivo a casa sfinita.
Mio padre, dopo che è finito in un centro di recupero, non si è fatto più sentire, nonostante gli sia concesso chiamarmi.

Butto per terra lo zaino e mi dirigo in cucina. Metto in microonde gli avanzi della cena di ieri sera e mi appoggio alla penisola.
Recupero il telefono dalla tasca e faccio un giro sui social finché arriva un messaggio inaspettato.

Sabato, festa da Stefano, alle 21.
S.P.

Rimango sbalordita dal messaggio. So benissimo che non dovrei accettare, insomma, Paciello sta con quell'oca di Jessica e non ne verrà fuori niente di buono...
E poi con chi vado? Non posso andare da sola...
Decido che è una pessima idea.

Perché dovrei venire, stronzo?!?

Soddisfatta della risposta, metto via il cellulare.
Vado al piano di sopra e indosso il mio completo per casa, un pantaloncino grigio molto comodo e una semplice t-shirt lunga nera, e ritorno al piano di sotto.
Inizio a mangiare il mio pranzo quando vibra il cellulare.

Perché mi manchi.
S.P.

Perdo un battito. Il mio cuore si ferma all'istante e fisso con gli occhi sbarrati lo schermo del telefono. Non sto più respirando. Passa qualche secondo.
Il cuore riprende a battere.
Riprendo a respirare.
Sbatto qualche volta gli occhi.

Il mio cuore sta facendo le capriole nella mia cassa toracica, mentre la mia testa mi dice di non credere, di non cascarci ancora.

Sono combattuta se lasciarmi andare alla pazza gioia o all'indifferenza.
Lui è stato la fonte di ogni splendida sensazione che io abbia mai provato, ma allo stesso tempo è colui che mi ha fatto più male in assoluto.
Lui è sia il mio veleno che il mio antidoto.

Non rispondo e lancio il telefono da qualche parte sul letto.
Mi siedo alla scrivania e apro il libro di storia e decido di dedicare l'intero pomeriggio allo studio, dimenticandomi di tutto il resto.
Almeno per un po'.

Più tardi chiamo Greta, l'unica che riesce a sopportarmi in questo periodo.
Le chiedo se è stata invitata anche lei alla festa di Stefano e mi risponde felice.

" Certo, è stato lui stesso ad invitarmi! Secondo te, gli piaccio? " mi chiede tutta entusiasta.

" Non credo di poterlo definire in base al fatto che ti abbia invitata ad una festa... "

Rimane delusa dalla mia risposta. So che potrei impegnarmi per renderla felice, ma proprio non ci riesco perché sono troppo presa dai miei problemi. Ho solo bisogno che qualcuno mi ascolti.

" Allora verrai? " domanda la ragazza dalla chioma rosa, ripresa dal suo attimo di sconforto.

" Non penso proprio... C'è Paciello con Jessica e non mi va proprio di incontrarli... " rispondo sbuffando, lanciandomi all'indietro sul letto.

" Dai, conoscerai persone nuove e farai vedere a quello stronzo chi si è perso!" dice trionfante.

L'idea non mi ispira minimamente, perché so che accadrà qualcosa che rovinerà tutto. L'unica cosa che mi alletta è farla pagare a Paciello e mostrargli chi non avrà più.

Forse...

" Ci sto! "

Greta inizia a saltellare di gioia nella mia stanza e inizia a farneticare su cosa indossare e come acconciarmi i capelli.

" Sarà la festa più indimenticabile della tua vita! "

Eccome! Solo che questo l'ho scoperto troppo tardi...

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