|| brown eyes ||

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Afferro un bicchiere colmo di un liquido trasparente, tendente al verde. Ne porgo uno anche a Lorenzo e lo guardo, invitandolo a berne il contenuto.

" Assolutamente no, non voglio prendermi una sbronza. Sai che sono contro l'alcool... " sentenzia lui, con fare da persona matura.

" Smettila di fingere che ho ancora le tue foto di quando ti sei ubriacato a capodanno e hai iniziato a provarci con Greta! " dico, ricordando quei tempi.

Scoppiamo entrambi a ridere.

" Beh, hai ragione. Vuol dire che mi farò un drink... " sentenzia per poi ingurgitare in pochi secondi tutto il bicchiere di quello che sembra essere Mojto.

Emette un sospiro e poi scoppia a ridere, seguito a ruota da me.

La sua risata si placa nel momento in cui qualcosa, o qualcuno, alle mie spalle intercetta il suo sguardo.
Mi volto e noto Paciello osservarci dal divanetto del soggiorno.
Guardo Lorenzo e lui, dopo pochi secondi, mi fa cenno di seguirlo.

Dopo qualche minuto io e Lorenzo ci ritroviamo in un altro salottino al piano di sopra, più piccolo di quello al piano terra.
Lui tenta di riportare la conversazione su temi divertenti e legati alla nostra amicizia, ma io sto pensando a Simone.

Quel Simone che mi ha distrutto il cuore, ma allo stesso tempo lo costudisce ancora e lo scalda ogni qualvolta mi guarda, anche solo per un secondo, anche solo da lontano.
Ecco sto pensando a lui. A quel Simone che mi ha tradita e che fa ridere quella Jessica e si lascia toccare da lei.
Ma allo stesso tempo sto pensando a Lorenzo, ai suoi atteggiamenti strani e incoerenti.
Tutto questo mi manda in confusione.

Lorenzo mi distoglie dai miei pensieri.

" Rachele, so benissimo che stai pensando a Paciello. Toglitelo dalla testa, ti farà solo soffrire. Io ti voglio bene e odio vederti ridotta così per lui " esordisce risoluto, con una piccola sfumatura protettiva nella voce.

" Ridotta in che modo scusa? " rispondo sbuffando.

" Sei sempre pensierosa, stai sempre sulle tue. Ci vuole poco perché la sua vista di sconvolga l'umore " ribatte.

Segue un brevissimo attimo di silenzio.

" E sono gelosa del fatto che tu dipenda da lui e non da me... " .

Queste parole aleggiano nell'aria per alcuni secondi.
Non riesco a credere a ciò che ha appena detto.
Non dovrei essere così sconvolta, dopotutto potrebbe essere solo iper-protettivo nei miei confronti essendo un mio grande amico da sempre.
Ma questa confessione mi ispira qualcosa di più di semplice protettivitá, come un sentimento più profondo.

" Non riesco a concepire che tu sia così innamorata di lui, che tu sia così attratta da lui, che il tuo umore cambi in base a lui... Tu sei così perfetta... Non ti meriti uno come lui, tu farebbe solo soffrire. Tu hai bisogno di qualcuno che ti stia accanto sempre e comunque, hai bisogno di qualcuno che metta te al primo posto, perché è questo che ti meriti. Sei una ragazza speciale, altruista e intelligente, e soprattutto empatica verso gli altri. Solo che ti sei chiusa in te stessa e questo ti ha portata a isolarti da tutto, a perderti, a dimenticarti che anche tu hai bisogno di essere capita e amata".

Silenzio.
Non riesco a ragionare, lo ascolto e basta.

" Tutto questo per dirti che io voglio essere quel qualcuno che ti capisca e ti protegga, quel qualcuno che ti metta al primo posto. Perché io ti amo " .

Inizio a boccheggiare come un pesce, incapace di qualsiasi altra reazione.
Come fa a confessarmi in un modo così naturale che mi ama?
Anzi, come fa ad amarmi?
Non sono così, come mi ha descritta. Sono scontrosa e priva di voglia di fare, tutt'altro che intelligente ed empatica. Non riesco a capire quello che provo io, figurati cosa provano gli altri.

" L-Lori, ma cosa dici? " riesco a chiedere balbettante.

Un attimo.
Si avvicina.
Le labbra si sfiorano.
Gli occhi si chiudono.
Le lingue si intrecciano.
Le sue labbra si allontanano.
Apro gli occhi e incrocio i suoi.

Bella merda vedere il mare in un paio di occhi marroni.

MadWhere stories live. Discover now