32. Gemelli diversi e balli sensuali.

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Canzone per il capitolo:

Kiwi – Harry Styles.

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Arriccio l'ultima ciocca dei miei lunghi capelli e tiro un respiro di sollievo, mi fanno male le braccia a furia di agitarle in aria arricciando ciocca per ciocca. Ho deciso di cambiare un po', invece dei soliti capelli lisci, e probabilmente li avrei anche tagliati in settimana prima di partire per Brighton; alla fine abbiamo deciso di fare questa vacanza il week-end successivo ma, stavolta, con la partecipazione straordinaria di Harry e di Jay. Esco dal bagno e vado a vedere cosa stanno facendo sia Sophia che Jack; sono a conoscenza del tempo che perde la mia amica per prepararsi e sono anche a conoscenza del doppio tempo che impiega il mio migliore amico solo per sistemarsi i capelli. Evidentemente, l'unica a cui non importa molto dell'apparenza sono io.

Entro nella camera di Jack e di fatti lo trovo davanti allo specchio mentre spalma qualche sostanza sui suoi capelli; è molto bello e lui lo sa bene, e infatti, la sensazione che possa rimorchiare qualcuno stasera è palpabile, e a me non dispiace per niente.

« Io ti consiglierei di lasciarli così, sarebbe davvero esilarante se il ragazzo con cui limonerai rimarrà con le mani incollate ai tuoi capelli.». Consiglio sbuffando una risata.

Mi vede dal riflesso dello specchio e alza gli occhi al cielo. « Non è mai successo.» ribatte perlustrando tutto il mio corpo. « Tu invece, vuoi essere la causa della mia prima rissa qui a Londra?». Domanda del tutto convinto.

Guardo il mio vestito e corrugo le sopracciglia; ho comprato un vestito argento, lungo fin sopra le ginocchia, con uno scollo non troppo esagerato sul davanti ed uno scollo non troppo profondo sulla schiena che viene risaltato da sottilissimi fili d'argento incrociati. Il complesso non è male ma Jack si lamenta per qualsiasi cosa indossi quindi me ne son fatta pure una ragione. « Cos'ha che non va il mio vestito?».

Inarca un sopracciglio girandosi verso di me. « Fai un giro completo?».

Faccio come dice e rido.

«E mi chiedi cos'ha che non va? Praticamente tutto, è scollato ovunque ma sei troppo figa e non ti chiederò di toglierlo.» Borbotta quasi indignato. « Se non fossi gay fino al midollo ti sposerei all'istante.».

Gli salto addosso e lo riempio di baci. « Io ti sposerei comunque, peccato.».

Mi stampa un bacio sonoro sulla guancia e mi fa scendere, non prima di avermi dato una pacca sul culo; gentile da parte sua.

«Vado a vedere cosa sta facendo Sophia, potreste fare concorrenza.». Borbotto uscendo dalla sua camera mentre lo sento ridacchiare.

Entro nella camera di Sophia e anche quest'ultima sta finendo di prepararsi, ruoto gli occhi al cielo per l'ennesima volta e mi avvicino a lei, mi vede dallo specchio e mi fa una linguaccia che ricambio con una smorfia.

«Vi ricordo che questa, sarà una festa normale a cui parteciperanno persone normali e guarda un po'? Persino il posto sarà un locale normale!». Esclamo aprendo le braccia.

Prende il rossetto dalla pochette, in cui tiene tutti i trucchi, ed evita quello che dico, finisce di mettersi quella sostanza appiccicaticcia -che odio ma metto lo stesso anch'io- e sorride al suo specchio approvando il suo aspetto.

« Peccato che, questa, sarà una festa diversa a cui parteciperanno persone famose, tesoro.». Risponde puntandomi l'indice contro. « E smettila di lamentarti, stiamo andando nel locale più famoso di Londra e tu sei pure l'accompagnatrice di quel figone da paura!».

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Where stories live. Discover now