33. Tre nello stesso letto e mamma chioccia.

8.6K 310 39
                                    

Canzone per il capitolo:

No lie - Dua Lipa.

*****************************************************************

Mi stropiccio gli occhi muovendomi come un serpente, ho caldo e non riesco a muovere un singolo arto. Mi trovo rinchiusa tra le braccia e le gambe di Sophia e Jay e non ho idea di come ci siamo finiti in questa posizione, perché non ricordo un fico secco della sera precedente, tranne per alcuni 'dettagli' di cui mi ritrovo protagonista insieme a Harry. Del resto, ricordo solo che ho bevuto come una spugna, che ho ballato come se non ci fosse un domani e che mi sono divertita come mai in tutta la mia vita. Non so come siamo tornati a casa, a letto e interi aggiungerei, e soprattutto in queste condizioni alquanto strane. Tre persone nello stesso letto, tra cui il mio migliore amico che mi stringe come un peluche e la mia amica con una mano su una mia tetta ed una gamba aggrovigliata alle mie.

Provo a divincolarmi dalla loro presa ma è impossibile, sembro uno scoglio ed entrambi i due polipi attaccati ad esso. Sbuffo arrendendomi all'evidenza. Punto lo sguardo assonnato verso la radio sveglia sul comodino, che segna le nove e qualche minuto, e poggio di nuovo la testa sul cuscino aspettando qualche altro minuto. Fisso il soffitto senza prestare realmente attenzione e la mia testa inizia a vagare ritornando agli avvenimenti di ieri sera.

Al ballo a stretto contatto con Harry, alle sue mani che vagavano per il mio corpo, al suo respiro che si infrangeva sul mio collo, al suo profumo che mi annebbiava i sensi e al bacio che ci eravamo scambiati. La passione che ci aveva colpiti in un primo momento, al contatto che cercavamo entrambi, alle sensazioni che ci invadevano e alla dolcezza che l'attimo dopo aveva trasformato il bacio in qualcos'altro, qualcosa di nettamente diverso.

Mi ero sentita strana, diversa e completamente presa da tutto quello che faceva. Ero proprio incantata da lui, dai suoi capelli che stringevo tra le mie dita, dai suoi occhi, dalle sue labbra, dal suo viso liscio e la mascella squadrata che accarezzavo senza timore e senza imbarazzo. Ero in balia di tutte quelle sensazioni che puntualmente mi catapultavano in un mondo parallelo, un mondo privo di tristezza e angoscia.

Ricordo una frase che rispecchia la mia situazione, una frase che ho sottolineato -ai tempi del college- in un libro di Jane Austen.

" Non saprei dire l'ora, il luogo, lo sguardo o le parole che segnarono l'inizio: accadde tutto troppo tempo fa. Comunque, mi ci trovai nel bel mezzo prima di sapere come fosse cominciato."

In Orgoglio e Pregiudizio, Elizabeth chiedeva a Mr. Darcy il momento esatto in cui egli si era innamorato di lei ma, tralasciando questa frase che rispecchia noi due, non posso di certo chiamare quello che sento per lui amore. È troppo presto per poter affermare questo, sono già stata innamorata una volta, avevo amato incondizionatamente, senza filtri e senza paure, senza se e senza ma. Mi ero buttata a capofitto seguendo il mio cuore e dopo tutto quello che era successo, mi ero ritrovata ad essere diffidente verso quel sentimento che avevo provato fino a consumarmi le ossa. Un sentimento capace di renderti la persona più felice del mondo e soprattutto completa ma che camminava di pari passo con il dolore; è sottilissimo il filo che lega entrambi e, la felicità che ti avrebbe portata sul picco della gioia, sarebbe stata uguale al dolore provato quando ti saresti resa conto degli ostacoli da superare.

Io ho provato tutto questo sulla mia pelle, nel vero senso della parola. E per quanto mi fossi ripromessa di non cadere di nuovo in questo circolo vizioso, con Harry non posso fare altrimenti. Le sensazioni provate con lui sono completamente diverse da quelle provate con Nicholas e questo mi spaventa, perché questo significa che probabilmente sto provando delle cose decisamente più forti e che potrebbero annientarmi in modo davvero pesante.

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora