37. Ritornare bambini e consapevolezza.

7.1K 324 69
                                    

Canzone per il capitolo:

I Don't Wanna Miss A Thing – Aerosmith.

*********************************************************************

Cheryl's Pov.

Scendo dall'auto seguita da Harry e ci incamminiamo verso il supermercato, tutto ciò in completo silenzio e, anche se la cosa mi preoccupa, decido di starmene zitta. L'ho osservato per tutto il tragitto e ho notato quanto fosse strano; troppo silenzio, troppi sospiri e zero occhiate. È nervoso, diverso... come se fosse sul punto di fare qualcosa ma poi si tira indietro. Probabilmente, sono solamente le mie solite paranoie ma non riesco a pensare positiva quando, tutto quello che riesco ad ottenere, sono risposte dettate dalle circostanze o quando lo si richiede. Lancio un'occhiata verso il moro, che ignaro cammina al mio fianco, e sospiro profondamente provando a mettere da parte le mie insicurezze ed i miei dubbi che frullano nella mia testa.  Puntualmente mi ritrovo ad accostare ogni suo comportamento ad un mio dubbio che fondamentalmente creo dal niente. Tiro su un sorriso scrollando da dosso tutti i pensieri negativi e mi precipito a prendere il carrello.

Harry mi guarda confuso quando provo a salire e faccio un sorrisetto innocente sedendomi. « Beh? Devo mostrarti cosa fare?».

Sbatte le palpebre osservando quanto possa sembrare infantile ma poi scoppia in una risata fragorosa che coinvolge anche me. Se per strappargli un sorriso devo comportarmi così, allora lo avrei fatto.

«Sei strana.» constata stringendo il manubrio, entrando dentro il supermercato.

«Non l'ho mai negato.» faccio spallucce.

Lo guido nei vari reparti ordinando cosa prendere, tra le varie occhiate stranite e divertite della gente; lui mi trasporta, io ordino e lui esegue. Certo, adoro vederlo perplesso quando gli intimo di comprare dei prodotti di cui non conosce nemmeno l'esistenza e si, a volte li invento pure per vedere la sua faccia perplessa. Fortunatamente, la soglia d'età delle persone va dai trenta in su e, anche se qualcuno probabilmente lo ha riconosciuto non hanno provato ad avvicinarsi, forse non sicuri del fatto che potesse essere davvero lui.

In effetti, chi immaginerebbe Harry Styles al supermercato?

Ho riso come non mai e lui sta incominciando a sciogliersi.

Arriviamo al reparto dei dolciumi - e di tutto ciò che potrebbe trasformarmi in un obesa - e apro la bocca estasiata, seguita dagli occhi che luccicano soffermandosi sui marshmallow. Adoro fermarmi qui ed inizio a spingermi sempre di più in modo da afferrare le caramelle ed i miei amati dolciumi rosa.

«Diventerai una cicciona di questo passo!» mi avverte ridacchiando.

Lo ignoro e tento di nuovo di acciuffare almeno due sacchetti di quei cubetti rosa e soffici, ma la lontananza mi rende le cose difficili, fortunatamente Harry li prende al posto mio e me li porge inarcando un sopracciglio.

«Anche se diventassi una cicciona, nessuno ci farebbe caso.».

Gli faccio una linguaccia e li stringi al petto. « Adesso – getto i sacchetti insieme alle altre cose che hanno riempito il carrello- prendi gli orsetti gommosi che piacciono tanto a Jay.» ordino accarezzando il mento pensierosa.

Mi guarda sempre con quello sguardo corrucciato e fa come gli ho appena ordinato.

« Mmh, poi quelle lunghe e colorate per Soph.» e arrossisco quando sorride sghembo.

I maschi! Hanno sempre una mente così sporca!

«Quelle alla coca cola per Cher e poi vedi te per i tuoi amici.» scrollo le spalle.

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Where stories live. Discover now