43. Tanti auguri Autumn e mani tremanti.

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Canzone per il capitolo;

Only Angel - Harry Styles.

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Finalmente il compleanno tanto atteso dalla piccola Autumn è arrivato e così, anche il camion di regali di tutti i bambini invitati alla festa organizzata da Emily. Il mio risveglio non è stato... normale, anzi. Mi sono ritrovata con il culo per terra, per colpa della bambina pestifera, che si è divertita a saltare sul mio comodo ed invitante letto alle otto del mattino. Ancora intontita e mezza rincoglionita ho provato ad addolcirla, in modo tale da farmi dormire per qualche ora, ma le sue risate e la sua stridula voce urlante, hanno decretato la fine del mio riposo.

E di fatti, per tutta la mattinata, abbiamo sgobbato a destra e a sinistra per rendere la casa e, soprattutto il giardino da una parte al chiuso, il miglior luogo in cui potersi divertire. Fortunatamente, dopo un po' mi sono dedicata ai dolci, forse la parte migliore di tutto il lavoro che c'era da fare, mentre Nick è letteralmente scappato a gambe levate a lavoro, anche se, secondo me, era solo una scusa bella e buona per non occuparsi di montare i tavoli, festoni e palloncini.

Sforno i muffin al cioccolato ricoperti dal cioccolato bianco e poggio la terza teglia scottante sul ripiano della cucina, ustionandomi un dito. « Ahia, porca troia!» impreco racchiudendo istintivamente l'indice in bocca.

Emily è fuori in giardino ad accogliere i bambini appena arrivati, mentre io mi ritrovo rintanata in questa stanza, lontana dalle urla esagerate dei mini pony che scorazzano in giro. Dovrò uscire uscire prima o poi, così cerco di sistemare i biscotti e tutti gli altri dolci preparati, in modo da poterli portare fuori.

«Cheryl? Ancora sei qui in cucina?».

Alzo lo sguardo puntandolo su Felicia e rimango sorpresa di non vederla con i soliti abiti - che consistono in una divisa che non valorizza per niente il suo corpo formoso e da donna-. Ho pensato fosse una donna semplice e genuina, e di fatti, indossa un vestito pieno di fiori che calza a pennello con il suo fisico alto e slanciato e la sua personalità. Semplice ma perfetto per lei. Sono sempre più convinta che questa donna sia giusta per questo posto e me lo conferma proprio lei che, preoccupata delle mie condizioni, si premura di aiutarmi con i dolci.

«Si, sto sfornando le ultime cose!» affermo.

« Ma smettila, ci penso io tu vai a prepararti!» mi spinge col bacino e rido annuendo.

«Grazie Felì, ci sto un attimo!».

Mi sorride scuotendo il capo e corro su per le scale cercando di non inciampare, ci manca solo che mi rompa i denti.

Venti minuti più tardi mi ritrovo in camera ad indossare le scarpe, e dopo qualche problema con il laccetto, riesco a terminare in tempo. Di solito, impiego un'infinità di tempo per lavarmi, per trascinare i miei piedi fino alla mia camera e poi si, anche vestirmi, ma oggi il tempo è trascorso troppo velocemente.

Il vestito che indosso non mi piace per niente, ma visto il poco tempo, appunto, sono stata costretta a sceglierne uno tra i tanti scelti da Sophia che si è divertita a scartare tutti quelli che non avrei mai optato.

Un sospiro pesante scappa dalle mie labbra e mi alzo dal letto dirigendomi velocemente giù per le scale. Il vociare dei bambini riesco a sentirlo anche dal piano superiore, e così mi preparo psicologicamente ai trilli acuti che dovrò sopportare per qualche ora.

Che poi i bambini mi piacciono tantissimo, considerando anche il piccolo Bear che amo da morire, ma proprio oggi non credo di poter reggere piccoli nanetti malefici.

Entro in cucina e come già mi aspettavo, Felicia ha finito di sistemare i vari dolci negli appositi vassoi. Questa donna mi è sempre più simpatica, è entrata nelle mie grazie così velocemente che quasi mi stupisce, mi piacerebbe tenermi in contatto con lei anche dopo essere tornata a Londra.

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Where stories live. Discover now