Capitolo 21

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C A P I T O L O 21

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C A P I T O L O 21

Stavo camminando per tutto il grande giardino di Neverland, con Angie e Michael al mio fianco

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Stavo camminando per tutto il grande giardino di Neverland, con Angie e Michael al mio fianco.
Egli non si era deciso a lasciarci da sole nemmeno per un secondo.
Ci aveva tenuto compagnia, camminando di fianco a noi con un sorriso imbarazzato ma allegro al contempo, mantenendo le mani dietro alla schiena.
Avevamo parlato del grande cinema che egli possedeva, dello zoo che ci promise di mostrarlo ai bambini e del suo studio privato in casa.
E mentre parlava di queste cose, un velo malinconico aleggiava sui suoi occhi.
Sembrava non fosse felice, nonostante avesse tutto quello che una persona abbia bisogno. Eppure c'era qualcosa in lui che non andava ed io forse temevo di saperlo.
Angie ascoltata in silenzio, annuendo di tanto in tanto, sfoggiandogli sorrisi e mantenendo il suo sguardo sul suo profilo dai lineamenti decisi dolci, seppur leggermente marcati.
Io invece non riuscivo a guardarlo, camminare al suo fianco come se niente fosse. Avevo affiancato Angie che si trovava in mezzo a me ed a Michael.
Cercavo di non incontrare il suo viso, il suo sguardo penetrante e quei occhi color pece illuminati dalla luce del sole.

« Mi farebbe piacere che i bambini si presentassero qui, il prossimo mese. Ne ospiterò un altro gruppo e sono sicuro che conoscere bambini nuovi, sia una bella esperienza per loro. Sempre se vorrete » disse, guardando Angie con un dolce e sincero sorriso.

La compagnia dei bambini lo faceva sentire bene, vivo. Sì. Vivo era la parola giusta.
Mi aveva parlato della sua infanzia con così tanta nostalgia, nell'essere rimasto da solo anche in tenera età e nell'aver sprecato una parte importante della sua vita, correndo dietro alla musica.
Mi aveva parlato delle accuse di pedofilia; del modo in cui le persone parlottolavano cose false e mai esistite sul suo conto.
Ed era per questo che forse si era avvicinato ai bambini.
A loro non importa se sei bianco, nero, grosso, magro, ricco o povero. A loro importa soltanto la tua compagnia.
Angie mi rivolse uno sguardo, sorpresa.
Le sorrisi timidamente, sollevando leggermente le spalle.
Poi, ella, ritornando a puntare lo sguardo su Michael, allargò il suo smagliante sorriso, annuendo.

« Penso che sia una bellissima idea. Ti ringrazio infinitamente per la possibilità e l'aiuto che ci hai offerto » disse, inchinandosi leggermente con il busto in avanti.

HeartbreakerWhere stories live. Discover now