E nonostante tutto, continuai ad amare quella persona che non solo mi rese felice, ma che fu il mio più grande disastro.
Copertina: Amber_G_Keldrige
Banner personaggi: _je_sss_
Divisore: XJonSnowX
Banner Gif/Manip (1): @ettaylor27
Manip (2): Axlove...
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C A P I T O L O 73
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Mesi, forse anni avevo impiegato a capire cosa realmente volevo dalla vita. Ormai avevo tutto. Un lavoro stabile, una famiglia che, seppur lontana, quasi benestante e l'amore che da tanto avevo ricercato. Avevo ritrovato parte di me che pensavo aver dimenticato di avere e conosciuto persone con cui avevo iniziato a trascorrere la maggior parte del mio tempo. Avevo tutto. Ma una parte di me, non era sicura di ciò. Se davvero non mi mancava nulla, allora perché non mi sentivo del tutto completa? No, non poteva essere. Jane non poteva portarmi via la felicità, perché era stata lei a scegliere di uscire dalla mia vita. Era stata lei a decidere di dimenticarmi. Avevo speso mesi, anni a cercare una donna che non sapeva più di avere una sorella. Una famiglia. Allora perché mi tormentavo?
« Javon. »
L'uomo poco distante dalla mia figura, si voltò verso di me, sentendosi chiamare.
« Kara. Dimmi » rispose.
Avevamo cominciato a darci del tu e non più del lei. Non avevamo smesso di rispettarci, ma con il passare del tempo, cominciammo a diventare amici. Era un amico per me. Mi avvicinai maggiormente alla sua alta figura, osservandolo dal basso. Era stretto nel suo solito completo opaco e nonostante fosse in casa, indossava i suoi occhiali dalle lenti scure. Ormai era un'abitudine.
« Pensi di potermi fare un favore? » gli domandai a voce bassa.
Egli si guardò attorno e abbassandosi lievemente per raggiungere il mio viso, annuì.
« Che tipo di favore? »
Mi guardai attorno, assicurandomi che nessuno stesse ascoltando la conversazione.
« Credi di potermi accompagnare alla gioielleria in fondo alla strada? Avrei bisogno di incontrare una persona » mormorai.
Javon mi osservò per brevi secondi in silenzio. Si tolse gli occhiali e subito scontrai le sue iridi scure e profonde.
« Che tipo di persona? » domandò.
« Una cara persona. Michael non deve saperlo, perché vorrebbe venire con me e non posso permetterglielo. »
