Capitolo 59

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C A P I T O L O 59

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C A P I T O L O 59


Da quando avevo cominciato a lavorare come domestica per Michael, mi ero resa conto di essere andata in contro a molte cose e molte persone.
Avevo varcato i cancelli di quel posto senza nemmeno rendermi conto in cosa sarei andata incontro, ma nonostante ciò, non mi pentivo.
Ero felice di aver intrapreso quella strada. Angie aveva avuto ragione. Quella era stata una grande opportunità.

« Kara, tesoro, potresti aiutarmi a pulire la cucina? Mi sento molto stanca in questi giorni e non credo di riuscire a finire prima dell'arrivo di Jackson. Non vorrei che ritornasse a casa dopo ad una faticosa mattinata a lavoro per poi ritrovarsi tutto come ieri! » esclamò Leticia leggermente esausta.

Era ormai da giorni che ella si lamentava con me dei suoi continui dolori alla schiena e il senso di spossatezza che continuava ad accompagnarla anche dopo che si era presa due giorni di pausa dal lavoro.
Michael aveva cercato più volte di domandarle cosa avesse, ma ella gli rispondeva sempre di stare bene e che era solita attraversare momenti di quel genere.
Io la credevo poco.
Stava male, ma non voleva che ciò influenzasse sul suo lavoro.
Leticia era stata da sempre così, fin dal primo momento in cui la conobbi.
Era da ieri che non avevo più notizie dei bambini e di Angie.
Solo la settimana scorsa avevo accettato l'idea che forse non avrei mai più rivisto Jason ed Amber.
Erano entrambi stati adottati dalla stessa famiglia e Lily ne era rimasta addolorata.
"Mi hanno guardata ma non salutata" mi aveva raccontato una sera, mentre ero al telefono con lei.
Era una bambina speciale, a dire la verità.
Nonostante la sua tenera età, era davvero sveglia e spesso non riuscivamo mentirle.

« Certo, arrivo » risposi, incamminandomi verso alla sua figura in piedi, di fronte al frigo colorato.

« Grazie cara. Menomale che ci sei tu. Glenda è occupata con le stanze e avrei tanto voluto aiutarla, ma come ho già detto, sono davvero senza forze » parlò.

« Perché non ti riposi un po'? Farò io qui. »

Ella scosse la testa in segno di disapprovazione.

HeartbreakerWhere stories live. Discover now