Capitolo 20

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Passi pesanti e svogliati aumentavano d'intensità a poco a poco. Era come se qualcuno stesse scendendo delle scale. Nate si agitò non appena li sentì. Mi fece cenno con la testa di nascondermi, gli occhi sgranati dalla preoccupazione nei miei confronti. Col cuore in gola, gli accarezzai delicatamente il viso tumefatto, incredibilmente affascinante nonostante tutto. Gli sfiorai la fronte con un bacio e, lacrime sul viso, corsi a nascondermi. Sapevo che non c'era altra scelta.

Tolsi l'energia che illuminava l'adularia giusto un secondo prima che i passi invadessero la stanza, in un eco di terrore. Mi rifugiai dietro quello che sembrava un armadietto, circondato da tavoli, lettini e robaccia lasciata tra ragnatele e polvere evidentemente da anni. Alcune parti erano coperte da lenzuola di un bianco triste e stropicciato, anch'esse impolverate. Mi chiesi a cosa fosse servito quel posto, prima che cadesse in disuso.

- Bene, bene, bene... - riconobbi la voce di Ribon mentre una luce fredda inondava la stanza. L'armadietto che mi proteggeva era alto quanto me, ma si distaccava dal muro, gonfio di umidità, talmente poco, che non c'era posto per rannicchiarsi a terra. Se avessi tentato di sbirciare cosa stava succedendo, sporgendomi anche solo di qualche millimetro, essendo nella loro visuale, mi avrebbero scoperta subito.

- E' riuscita a scappare - disse qualcun altro, con voce sorpresa. Dei rumori violenti mi fecero irrigidire. Chiusi gli occhi e mi morsi le labbra per evitare di intervenire. 

- Non sprecare tempo a cercarla - riprese Ribon, infastidito. - Verrà lei da noi non appena scoprirà che il suo ragazzino sarà giustiziato dai Primi -.

Un ronzio mi fischiò nelle orecchie finché la realtà prendeva la forma di un incubo. L'agitazione per le parole di Ribon mi fece quasi svenire. Sentii strattonare una sedia. Le imprecazioni senza forza di Nate. Scarponi sulle scale, svelti, che si allontanavano. E ancora una volta, il buio mi invase da capo a piedi. Da corpo ad anima.

Il cuore mi pulsava agitato nel petto, mentre uscivo lentamente dal mio ridicolo nascondiglio. Pensieri sconnessi si affacciavano alla mia mente stanca. I Primi non avrebbero dovuto essere dalla nostra parte? Avrebbero dovuto giustiziare Cayenne, non Nathan. Qualcosa, a quanto pareva, non quadrava nemmeno nel nucleo centrale dei guardiani.

Avvolta da mille insicurezze, avanzai piano, cercando di seguire i rumori che Ribon e l'altro uomo facevano trascinando Nathan con loro.

Quando uscii da quelli che avevo capito essere dei sotterranei, il nero delle pareti del piano terra luccicò così tanto da accecarmi. Non avevo mai visto muri tinteggiati di quel colore, ma non era il momento di fermarsi a pensare a tutte le stranezze del luogo. Non ero più alle spalle dei due scagnozzi e di Nathan; li persi nel labirinto di corridoi, cercando di evitare uomini armati che galoppavano da una porta all'altra.

L'aria era molto più respirabile, senza l'umidità e l'odore di muffa e polvere che avevo annusato fino a qualche istante prima, così mi concessi un respiro profondo, anche se tremante, prima di riprendere la mia ricerca. Riuscii ad evitare diverse guardie, ogni arma illuminata della loro energia. Quanti guardiani era riuscito a manipolare quell'uomo? Cayenne si era creato un impero, senza nemmeno che ce ne rendessimo conto. Eravamo stati troppo lenti. Avevamo reagito troppo tardi. In realtà, pensai amaramente, non avevamo reagito affatto.

Una risata cruda mi fece sussultare. Proveniva dalla stanza che avevo appena superato; si nascondeva dietro ad un'enorme porta di legno nero, con due pomelli tondi e rossi come il sangue, a cui non avevo inizialmente prestato attenzione, dato che non era sorvegliata dai guardiani di Cayenne. Era intagliata con strani simboli, che si congiungevano in un'unico grande sigillo, sfumato nei colori fino a diventare anch'esso rosso. Cautamente, mi avvicinai e sfiorai il legno ruvido della porta con l'orecchio, cercando di ascoltare le voci che avevano catturato la mia attenzione.

ADULARIA - La LeggendaWhere stories live. Discover now