Capitolo 21

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Il fratello di Nate si sedette a mezz'aria sul tavolo, allungando la mano destra, chiusa a pugno, verso Cayenne. I jeans chiari, che riconobbi dal nostro primo incontro, si intonavano perfettamente con le Converse alte e la maglia nera che indossava, in uno stile quasi punk. Mi guardava minaccioso, gli occhi che scintillavano dorati sulla sua preda. Scossi lievemente il capo, in un inutile segno di disapprovazione. Era stato già abbastanza difficile incassare il fatto che lui aveva provocato l'incidente; ora, la scoperta della linea di sangue che lo univa a Nathan sembrava una cosa impossibile da metabolizzare.

Devis mantenne il suo sguardo fisso su di me, finché apriva lentamente le dita, mostrando la pietra di luna, elegante ed intensa come sempre, che mi aveva sottratto. Non mi opposi, pochi attimi prima, quando si avvicinò con disinvoltura al mio viso e in un colpo secco strappò la mia collanina. Non era ancora il momento.

Incrociai il mio riflesso sotto la sua mano magra, ancora immobile sul tavolo, in una crudele freddezza. Le mie labbra erano screpolate, tagliuzzate in un viola pastoso a causa del sangue che avevo perso nello scontro precedente. E nei miei occhi, gonfi e arrossati, intravidi quelli di Nate. Due perle nere che si sostituivano lentamente ai miei due cristalli. 

L'obiettivo è prendere l'adularia e uscire vivi da qui, mi disse nella mente, la voce spezzata. Cayenne mosse il suo bastone, facendo alzare la pietra di luna, che rimase sospesa tra me e lui.

- Mattia, il grimorio - ordinò Cayenne. Improvvisamente, un piccolo tornado comparve a fianco all'adularia, portando un'ondata di gelo con sé. Dopo qualche secondo, il grimorio che Claudia mi aveva mostrato la sera dell'incidente, fu la rimanenza di quella piccola magia.

- Sorpresa? - un sussurro, caldo e dolce, mi avvolse il collo, facendomi rabbrividire. Sussultai quando mi resi conto che Mattia era alle mie spalle, il suo corpo a pochi centimetri di distanza dalla mia schiena. Rimasi immobile, nessuna risposta, nessuna reazione. Ancorai gli occhi all'artefice di tutto, ignorando completamente le provocazioni dei due ragazzi.

- Cara piccola Jade, se non fossi arrivata tu a rovinare i miei piani, tutti e quattro i guardiani creatori sarebbero stati a mia disposizione senza problemi - sospirò. - Ora, però, non ci rimane altro che liberarci di colui che ci ha tradito - lanciò uno sguardo compiaciuto a Nate, per poi continuare ammiccando a Devis: - e aspettare che la Natura trasferisca il suo ruolo di creatore al suo successore. Al nostro Vis -, concluse fiero.

- Tejas si rivolta nella tomba alle tue stupide parole - ironizzò Claudia, ogni cosa in lei più tagliente di una lama affilata.

Ed eccola, di nuovo: quella risata cruda che mi aveva attirato in quella stanza senza via d'uscita. Cayenne tossì, tanto forte quanto aveva riso.

- A proposito, signorina Claudia! Grazie per averci fatto avere il suo grimorio di famiglia. Era anni che lo cercavo, ma i suoi parenti non sono stati molto collaborativi, all'epoca -.

Claudia lasciò che la sua rabbia esplodesse, liberando la sua pietra di giada dal tessuto della maglia che la nascondeva. Il verde intenso brillò con forza, affascinante come la prima volta che l'avevo visto. Ogni guardiano cercava di tenere ben nascosta la propria pietra della nascita, ricorrendovi solo in casi estremi, come quello in cui ci trovavamo ora; così, quando le pietre uscivano allo scoperto, erano uno spettacolo indescrivibile.

Non ancora, imposi a Claudia nella mente, ricordando quando lei mi disse la stessa cosa con voce ferma, al bar nel quale Ribon aveva cercato di manipolarmi.

- Visto che siete impazienti, veniamo al dunque - riprese Cayenne, proseguendo il suo spettacolo. Era teatrale in ogni movimento, in ogni parola. E noi eravamo tutti parte del suo copione. - Con l'adularia e il grimorio dovrei avere tutto ciò di cui ho bisogno. Ma - in uno scatto d'ira, Cayenne colpì il tavolo con il suo pugno di ferro. La sua forza era tale che fece tremare l'intera sala - una sola piccola pagina strappata dal grimorio, mi sta facendo perdere tempo prezioso! -.

ADULARIA - La LeggendaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora