Capitolo 10

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Verso le due del pomeriggio partimmo per Vinovo.
Da un lato ero felice perchè avrei rivisto Gonzalo e gli altri ragazzi con cui avevo stretto un buon rapporto ed i quali si erano mostrati alquanto simpatici, dall'altro lato non ero per niente felice di rivedere Paulo.
Vi starete chiedendo il perchè io lo odi cosí tanto, bella domanda, non lo sapevo neppure io, era una cosa che proprio non riuscivo a spiegare.
Verso le tre e mezza arrivammo a Vinovo, entrammo e salutammo i ragazzi.
Mi guardai intorno e per mia fortuna notai che  lui non era presente.
Tirai un sospiro di sollievo.

Katia e Laudis non appena mettemmo piede all'interno della struttura scomparvero da qualche parte con Daniele e Sami, quei due non me la raccontavano per niente giusta.
Mentre gli altri si avviarono al campo io mi avvicinai alle macchinette per prendere una bottiglietta d'acqua.

Paulo's pov
Come al solito ero in ritardo, speravo solo che il mister non se ne fosse accorto anche perchè non avrei voluto allenamenti extra e soprattutto non avrei sopportato un'altra delle sue ramanzine sull'essere puntuali.
Appena entrai nel centro sportivo il mio sguardo fu catturato da una ragazza "litigare" con una macchinetta.
La sua figura la ricollegai subito a quella della riccia e risi divertito dalla situazione.
Chissà cosa ci faceva lì, sicuramente le mancavo ed era venuta a trovarmi.

<<Stupida macchinetta!>> la vidi sbuffare e sorrisi, era cosí buffa.

Lentamente mi avvicinai.

<<Ehi principessina, serve una mano?>> le chiesi.

Sapevo odiasse quel soprannome, ma mi piaceva vederla incazzata, le dava un non so che di sexy.
Appena sentí la mia voce, si girò di scatto colpendomi nello stomaco con la mano.
Feci un verso di dolore.

<<Oh, sei soltanto tu.>> tirò un sospiro di sollievo.
<<Chi volevi che fosse scusa?>> chiesi guardandola. <<E comunque mi hai fatto male.>> affermai.
<<Allora sono felice.>> sorrise guardandomi.

Certo che era davvero un'impresa riuscire a capirla, ma quel sorriso... era la prima volta che lo faceva in mia presenza.

<<Dai, lascia fare a me.>> mi riferii alla bottiglietta.

Lei si spostò e, dopo aver scosso un pò la macchinetta, la bottiglietta cadde ed io mi chinai per prenderla.

<<Ecco a te.>> gliela porsi ma, quando lei si avvicinò per prenderla, le nostre mani si sfiorarono ed ebbi una strana sensazione, che non avevo mai provato prima ma che mi piaceva.
La prima ad interrompere il contatto fu lei.
La guardai cercando di studiarla e sorrisi quando la vidi arrossire a causa mia.

<<Grazie.>> disse imbarazzata per la situazione.

Distolse lo sguardo dal mio.

<<Non c'è di che, principessina.>> dissi.

Non appena sentì quell'appellativo riportò lo sguardo infastidito sul mio.
Mi morsi il labbro cercando di trattenere una risata e le feci l'occhiolino.

<<Quando la smetterai di chiamarmi cosí?>> mi lanciò uno sguardo.
<<Mai.>> risposi guardandola a mia volta.

Lei alzò gli occhi al cielo.

<<Ora sarà meglio che vada dalle mie amiche.>> disse, io annuii e passandomi accanto, se ne andò.
Ancora felice di averle provocato una certa reazione mi diressi agli spogliatoi per cambiarmi per l'allenamento.

Aurora's pov
Quell'incontro con Paulo era stato...strano, ma non ci pensai più di tanto.
Ancora scossa per l'incontro con l'argentino raggiunsi le mie amiche sugli spalti.

<<Ehiehiehii, allora che mi dite?>> sorrisi maliziosa riferendomi ai due ragazzi intenti ad allenarsi in campo.
<<Ecco...noi...si..>> iniziò Katia.
<<A parole vostre mi raccomando.>> ridacchiai.
<<Noi andiamo a cena con Sami e Daniele stasera.>> disse tutto ad un fiato Laudis.
<<Aaah! Sono cosí felice per voi ragazze!>> le abbracciai. <<Poi voglio tutti i dettagli!>> dissi con un sorrisetto furbo mentre le due ragazze arrossirono.

Gli allenamenti iniziarono e, ovviamente, le mie amiche non si trattennero nei commenti.

<<No vabbè, ma che sedere fantastico ha il mio Sami!>> disse sognante Laudis.
<<Vogliamo parlare di Daniele? Che con quella maglietta appiccicata al petto gli si vede tutto quel ben di Dio!>> affermò Katia ed io risi sonoramente.

Me le ero scelte proprio bene le amiche, ma d'altronde chi si assomiglia si piglia.

<<Dovete sentirvi "Il mio Sami" "Il mio Daniele"!>> le imitai continuando a ridere.
<<Invece di parlare di noi, guardati il tuo Paulo!>> controbattè Laudis.
<<Ma cosa dici, io e lui non ci sopportiamo e poi è odioso.>> risposi sbuffando.
<<Ricordati che chi disprezza compra, cara.>> disse la bionda.
<<Aah, con voi non si può parlare!>>

In tutta risposta loro risero.
Verso le otto gli allenamenti finirono e le mie amiche mi trascinarono in tutta fretta davanti gli spogliatoi per aspettare i loro amati che, nel frattempo, si stavano lavando.
Dopo una buona oretta uscirono tutti ed alcuni, dopo averci salutato, se ne andarono.

<<Signorine, siete pronte?>> chiese Daniele, uscendo dalla stanza seguito a ruota da Sami, alle due ragazze al mio fianco.
<<Cosa?>> chiesi alle mie amiche non capendo.
<<Beh, si, ti avevamo avvisata.>> mi rispose Laudis.
<<Si, ma pensavo sareste tornate prima a casa. E adesso con chi me ne ritorno io?>> appena finii la frase sentii Paulo parlare.
<<Se vuoi, ti posso accompagnare io.>> rimasi spiazzata dalla sua proposta.

I presenti continuavano a spostare lo sguardo da Paulo a me, da me a Paulo, incuriositi.
Guardai Paulo, non avevo altra scelta se non tornarmene a piedi.
Sospirai.

<<Okay, per me va bene.>> distolsi lo sguardo da lui.
<<Uuuoooo, fermi tutti!>> urlò Gonzalo scioccato. <<Questa è la prima volta che riuscite a sostenere una conversazione senza urlarvi contro!>> affermò stupito.
<<Quasi quasi mi commuovo.>> fece Sami facendo finta di asciugarsi le lacrime.
<<Questo è un giorno da segnare sul calendario!>> Mandzukic.

Ma che banda di idioti!
Risero tutti di gusto mentre io e Paulo eravamo visibilmente imbarazzati dalla situazione.

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SPAZIO AUTRICE
Holaa! Come state?💕
Eccovi qua il capitolo 10
Fatemi sapere che ne pensate e ⭐️⭐️⭐️ per il continuo

Mi hai stravolto i piani. -Paulo Dybala Where stories live. Discover now