Capitolo 18

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2 Settimane dopo.
Ebbene si, era passato un bel pó di tempo dal chiarimento con Paulo.
Ci vedevamo ogni giorno appena possibile, dati gli impegni sia miei che suoi; ma comunque il tempo non ci mancava.
Quella mattina ero all'università perchè dovevo sostenere un esame, e dire che ero un fascio di nervi non rendeva l'idea.
Presi a fare avanti ed indietro nel corridoio davanti la porta dell'aula ma fui fermata dalla vibrazione del telefono.
Lo presi e constatai che si trattava di un messaggio e a leggere il mittente mi spuntó un sorriso spontaneo sulle labbra.

"Da: Paulito❤️   A: Aurora
Ehi, bimba❤️"
"Da: Aurora    A: Paulito❤️
Ehi, macho man!💪🏻❤️"

Inviai e la sua risposta non tardó ad arrivare.

"Da: Paulito❤️    A: Aurora
Non la smetterai più di chiamarmi così, vero?"
"Da: Aurora     A: Paulito❤️
Esatto. Come sei perspicace, tesoro!😘"
"Da: Paulito❤️    A: Aurora
Sei cattiva☹️"
"Da: Aurora    A: Paulito❤️
Lo prendo come un complimento😌"
"Da: Paulito❤️    A: Aurora
👅👅
Comunque, a che ora finisci?"
"Da: Aurora    A: Paulito❤️
Non so, ce ne è ancora uno prima di me."
"Da: Paulito❤️    A: Aurora
Va bene, poi fammi sapere che ti passo a prendere😘"
"Da: Aurora   A: Paulito❤️
Ma non ce ne è bisogno, davvero..."
"Da: Paulito❤️    A: Aurora
Ancora con questa storia? Ti voglio venire a prendere, non sei un disturbo, mi fa piacere passare del tempo con te."
"Da: Aurora    A: Paulito❤️
Okay, okay.
Adesso vado che tra poco tocca a me, aiuto!"
"Da: Paulito❤️     A: Aurora
Tranquilla che andrai benissimo, piccola! Spacca tutto!"

A leggere quel messaggio sorrisi, grazie a lui mi ero leggermente calmata, aveva questo ascendente strano ma positivo su di me.
~~~
Finalmente arrivò il mio turno, feci un bel respiro e feci ingresso nella stanza prendendo posto davanti la cattedra dove si trovava il professore.
Iniziò facendomi parlare di un argomento a piacere per poi iniziare con le domande e dopo un 25 minuti abbondanti mi lasciò andare con il mio bel 29.

"Da: Aurora   A: Paulito❤️
29! Si, si, si, si,si!"

Dopo qualche minuto arrivò la sua risposta.

"Da: Paulito❤️    A: Aurora
Complimenti nena🎉🎊
Sono per strada, 5 minuti e sono da te"
"Da: Aurora     A: Paulito❤️
Ti aspetto"

Mi recai fuori dall'università e mi sedetti su una panchina ad aspettare l'arrivo di Paulo.
Per passare il tempo tirai fuori le cuffie attaccandole al telefono per poi mettermi ad ascoltare musica.
Non riuscii nemmeno a mettere play per far partire la canzone, che mi si avvicinò un mio compagno di corso salutandomi con un bacio sulla guancia.
Era un bel ragazzo, castano chiaro con occhi caramello, palestrato e abbastanza alto rispetto a me -che sono un metro e una vigorsol-
Mi tolsi una cuffietta.
<<Che ascoltavi?>> mi chiese sorridendomi in modo caloroso.
<<Coldplay.>> ricambiai il sorriso.
<<No, ma dai! Sono i miei cantanti preferiti!>> disse con un'espressione sorpresa.
<<Vuoi sentire?>> proposi porgendogli la cuffia sinistra.
Lui la prese portandosela all'orecchio ed iniziammo a canticchiarla insieme.

Pov's Paulo
Inviai un messaggio ad Aurora per avvertirla che ci avrei messo un pò ad arrivare a causa del traffico ma non ricevetti risposta.
Dopo un 20 minuti riuscii ad arrivare davanti la sua università ed iniziai a cercarla con lo sguardo, ma rimasi paralizzato quando la vidi ridere e scherzare con un ragazzo.
Ma che cazzo stava facendo?
Il sangue mi ribollí nelle vene quando lui le si avvicinò mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. A quel punto, dopo aver parcheggiato la macchina al primo posto libero che trovai, scesi come una furia raggiungendola.
Feci un colpo di tosse per annunciare la mia presenza.
Aurora mi guardò e mi sorrise.
<<Ehi, è da tanto che sei qua?>> si alzò.
<<Non molto.>> le lanciai un'occhiata d'intesa.
<<Uhm...comunque lui è Mattia.>> indicò il suo amichetto <<Mattia, lui è Paulo.>>
Lui si alzò porgendomi la mano che gli strinsi. Ci guardammo negli occhi con aria di sfida.
<<Ma aspetta, tu sei Paulo Dybala!>> mi fissò incredulo.
<<In carne ed ossa.>> lo presi ingiro. <<E sono anche il suo...>> non finii la frase che lei mi interruppe.
<<Il mio migliore amico.>> si affrettò a dire ed io le lanciai un'occhiata veloce stringendo i pugni.
<<Adesso però dobbiamo andare che si sta facendo tardi.>> cercai di mantenere la calma e la tirai dal braccio.
<<Si, ci vediamo a lezione allora.>> si rivolse a lui salutandolo, poi ci incamminammo verso l'auto.
Una volta al suo interno sbottai.
<<Mi spieghi cosa cazzo ti è saltato per la testa?>> digrignai i denti sbattendo le mani sul volante, lei sussultò.
<<A cosa ti riferisci?>> mi chiese guardandomi.
<<Davvero non sai a cosa mi riferisco?>> sbuffai una risata. <<Sono il tuo migliore amico, eh?>> la guardai.
<<Si, hai ragione. Mi dispiace, solo che non voglio che in università inizino a parlare di questo e a fare commenti strani...>> abbassò la testa.
<<E comunque devi stargli alla larga.>> dissi con tono più basso e calmo. Lei nel sentire quell'affermazione si girò di scatto verso me.
<<Cosa? Perchè?>> corruciò la fronte.
<<Perchè quello ti fa il filo ed io sono fottutamente geloso.>> mi girai a fissarla.
<<Non dovresti esserlo, lo sai che io amo solo te.>> mi accarezzò il dorso della mano.
<<Non è di te che non mi fido ma di lui.>> le strinsi la mano.
<<Devi stare tranquillo, so quello che faccio.>> mi lasciò un bacio sulla guancia.
Sospirai. <<D'accordo.>> dissi e lei mi sorrise cosa che io ricambiai.
<<Adesso ti porto a casa che ho gli allenamenti tra poco, però stasera andiamo a festeggiare.>> portai la sua mano alle mie labbra lasciandoci sopra un bacio.
<<Okay, ma niente posti costosi intesi?>> mi puntò contro un dito.
<<Si signora!>> risi.
<<Dai, adesso andiamo sennò farai tardi e non voglio che il Mister ti sgridi per colpa mia.>> disse mettendosi la cintura.
<<Ai suoi ordini, mia regina.>> misi in moto uscendo dal parcheggio.
<<Che sei stupido.>> disse e le lanciai un'occhiata veloce vedendola alzare gli occhi al cielo.
<<Ti ricordo che chi si assomiglia si piglia, quindi se io sono stupido lo sei pure tu.>> le feci la linguaccia lanciandole una fugace occhiata, per poi riportare l'attenzione sulla strada.
Rise. <<Certo che sei proprio incredibile.>> disse.
<<È per questo che mi ami.>> sorrisi accarezzandole la gamba.
<<Si, hai ragione.>> rispose sporgendosi per lasciarmi un bacio sulla guancia.

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SPAZIO AUTRICE
Ehilà personcine carine!💕
Buon San Valentino a tutti, spero di avervi fatto un bel regalo con questo capitolo haha
Comunque ci tenevo a ringraziarvi per le 5k visualizzazioni, davvero grazie mille😘
Ci terrei in un vostro parere su questa storia e su questo capitolo, quindi fatemi sapere tutto tramite commento.
⭐️⭐️⭐️ per il continuo

Mi hai stravolto i piani. -Paulo Dybala Where stories live. Discover now