Capitolo 31

2.8K 99 13
                                    

<<Devo dire che non pensavo sapessi cucinare.>> presi ingiro il ragazzo al mio fianco.
<<Ti ricordo che stai parlando con me, Paulo Dybala, sono bravo in moltissime cose.>> scherzò muovendo, all'ultima frase, le sopracciglia su e giù.
Mi ci volle un attimo per capire il doppio senso e subito il mio volto mutó in una smorfia schifata.
<<Ma dai!>> presi un pò di farina dal contenitore lanciandogliela addosso.
<<Hai davvero osato lanciarmi della farina?>> mi chiese con aria di sfida nel mentre io ridevo a crepapelle.
Per tutta risposta lui prese un pò dell'impasto del dolce per, poi, spiaccicarmelo in faccia.
Lo sentii ridere.
<<Paulo Bruno Exequiel Dybala.>> dissi nel mentre mi toglievo l'impasto dagli occhi.
Le risate cessarono e furono sostituite da un "Oh oh" preoccupato.
Non fece in tempo a scappare che ricambiai il favore.
Sorrisi soddisfatta.
Puntò il suo sguardo su di me.
<<Hai 5 secondi di vantaggio per iniziare a correre.>> disse semplicemente.
Non me lo feci ripetere due volte che subito iniziai a correre con lui alle calcagna.
<<Tanto ti prendo!>> rise nel mentre mi inseguiva.
<<Io non ci conterei molto, Dybala.>> lo schernii ridendo a mia volta.
Ci trovavamo ai due estremi opposti dell'isola della cucina.
<<Mi stai sfidando, Landi?>> domandò con tono divertito.
<<Mmh, forse.>> ammiccai divertita nella sua direzione.
Subito fece uno scatto nella mia direzione non riuscendomi a prendere perchè subito mi allontanai correndo via dalla sua figura.
Risi uscendo dalla cucina e dirigendomi verso il salotto ma fui presa dai fianchi e sollevata in aria.
Cacciai un urletto misto tra risate.
<<Hai perso, nena.>> mi sussurrò l'argentino all'orecchio per poi mordicchiarmelo.
I miei piedi tornarono di nuovo in contatto con il pavimento freddo, mi rigirai tra le braccia di Paulo per riuscire a vederlo in faccia.
<<Non è giusto però.>> sbuffai.
<<Cosa?>> chiese divertito.
<<Hai le gambe più lunghe per questo hai vinto.>> gli feci la linguaccia.
Mi avvicinò di più a lui spingendomi dal bacino e facendo aderire i nostri corpi, avvicinò le sue labbra alle mie ma subito misi un dito sulle sue allontanandolo leggermente.
<<Devo andare a lavarmi.>> dissi liberandomi dalla sua presa.
Lui sbuffò.
<<E dovresti anche tu data la tua condizione.>> aggiunsi.
<<Possiamo sempre farla insieme.>> sorrise maliziosamente.
<<Brutto pervertito, non ci pensare nemmeno!>> lo ammonii tirandogli uno schiaffetto sul braccio.
Si massaggiò la parte colpita.
<<Cosí risparmiamo acqua.>> insistette ancora.
Incrociai le braccia al petto inarcando un sopracciglio.
Sospirò.
<<Okay, ricevuto capo.>> si arrese.

Trascorsi il resto della giornata con le mie amiche andando a fare shopping.
Nel mentre camminavamo davanti le vetrine dei negozi, i miei occhi furono catturati da un bellissimo vestito in pizzo nero che mi fermai ad osservare con gli occhi lucenti.

<<Ah, eccoti, non ti trovavamo più!>> mi raggiunsero le mie coinquiline che, vedendomi immersa ad osservare la vetrina, seguirono la mia stessa direzione posando lo sguardo -anche loro- su di essa

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

<<Ah, eccoti, non ti trovavamo più!>> mi raggiunsero le mie coinquiline che, vedendomi immersa ad osservare la vetrina, seguirono la mia stessa direzione posando lo sguardo -anche loro- su di essa.
Un "wow" uscí dalle loro bocche.
<<Devi assolutamente provarlo!>> mi spronò la bionda.
<<Subito!>> esclamò la rossa ed insieme a Katia mi trascinarono all'interno del negozio.
Dopo averlo provato le due ragazze mi costrinsero a comprarlo definendolo perfetto per il primo incontro con la famiglia di Paulo.
Dopo del sano shopping ci fermammo per un aperitivo in un bar.
Mi aggiornarono sulla loro situazione amorosa che per Laudis andava a gonfie vele mentre, in quel periodo, Katia aveva avuto un piccolo litigio con Daniele e perciò non si parlavano, ma ero sicura che prima o poi avrebbero fatto pace, insomma si vedeva proprio che erano pazzi l'una dell'altro!
Tra varie chiacchiere si fecero le 18:00.
Oddio ero in ritardissimo! Paulo mi avrebbe sicuramente ucciso se non mi fossi data una mossa.
<<Ragazze, devo correre a casa a prepararmi, ma voi continuate pure. Ci vediamo dopo!>> le salutai velocemente alzandomi dal mio posto e prendendo le mie buste con la borsa.
<<Vai tranquilla amor.>> disse la bionda.
<<E non farti prendere dall'ansia.>> mi urlò la rossa nel mentre uscivo dal locale.
Per fortuna trovai subito un taxi disponibile ed arrivai a casa una ventina di minuti dopo.
Appena entrata nell'appartamento, velocemente, mi catapultai nella mia camera adagiando per terra le buste dei vestiti e buttando sul letto la borsa ed il giubbotto.
Nel mentre stavo entrando in bagno per lavarmi mi vibrò il telefono.

"Da: Paulo❤️ A: Aurora
Ti passo a prendere per le 20. Te amo."

Gli risposi velocemente.

"Da: Aurora A: Paulo❤️
Okay. Te amo."

Aprii l'acqua calda della doccia ed aspettai che raggiungesse la temperatura da me stabilita per fiondarmi sotto il getto.
Dopo aver consumato quasi una bottiglietta di balsamo per capelli ricci, uscii dalla doccia e mi avvolsi subito nell'asciugamano, il pavimento freddo a contatto con i miei piedi caldi mi trasmetteva brividi di freddo in tutto il corpo e mi affrettai ad indossare le mie ciabatte con gli unicorni.
Mi pettinai i capelli e, una volta finito, gli asciugai -sempre ricci ovviamente- anche perché diversamente non mi sarebbero durati molto e sarebbero quasi subito tornati alla loro forma naturale.
Mi truccai in maniera leggera utilizzando solo il mascara, della terra, blush ed un rossetto liquido color pesca.
Indossai il vestito comprato il giorno stesso ed indossai i tacchi.

Ebbene si, quella sera stessa avrei conosciuto la famiglia di Paulo venuta in Italia appositamente per la partita Juventus- Cagliari che si sarebbe tenuta il giorno seguente; i miei ,invece, sarebbero arrivati in città il giorno stesso della partita.
Ero curiosa ma anche nervosa di conoscere la famiglia del mio ragazzo, più che altro avevo timore di non piacerli abbastanza, ma grazie alle parole dolci e rassicuranti dell'argentino ero riuscita a calmarmi.

Alle 20:00 in punto l'argentino arrivò a prendermi e, dopo una mezzoretta arrivammo nel ristorante stabilito.
Appena entrati ci accolse un signore che ci scortò al nostro tavolo.
La famiglia di Paulo ancora non era arrivata, l'argentino mi avvisò che avevano trovato traffico e che a breve sarebbero arrivati.
Per smorzare la tensione presi a stritolare il tovagliolo sotto lo sguardo attento di Paulo, quest'ultimo -notando la mia ansia- prese le mie mani nelle sue.
<<No te preocupes, preciosa, eres fantástica.>>*(1) mi sorrise dolcemente riscaldandomi il cuore.
A distanza di una decina di minuti arrivarono la madre ed i fratelli di Paulo.
Mi alzai dal mio posto seguita dal mio ragazzo, il quale si avvicinó a salutare sua madre con due baci sulle guance ed un abbraccio ed i suoi fratelli con una pacca sulla spalla seguita da un abbraccio.
Poi si voltò nella mia direzione avvicinandomi a lui dal fianco.
<<Mamá, hermanos, ella es Aurora mi novia.>>*(2) mi presentò.
Rivolgendosi, poi, a me mi presentò sua madre Alicia ed i suoi fratelli Gustavo e Mariano.
<<Encantada de conocerte.>>*(3) sorrisi cordiale.
La madre di Paulo subito mi tirò in un abbraccio rivolgendosi, poi, a suo figlio in spagnolo con un "non mi avevi detto fosse cosí bella".
<<Encantado.>>*(4) mi fece il bacia mano suo fratello Mariano mentre Gustavo si limitò a sorridermi.
<<Hermano, aléjate de mi novia.>>*(5) il mio ragazzo lo ammoní in maniera scherzosa.

Dopo le varie presentazioni prendemmo posto ed ordinammo.
La serata passò tranquilla tra chiacchiere.
Erano tutti simpatici e delle belle persone, mi ero trovata molto bene in loro presenza, mi avevano sin da subito accolto in maniera calorosa e trattata come una di loro e ne ero molto felice.
<<Mi mamá y mis hermanos già ti adorano.>> affermò Paulo nel viaggio in macchina verso casa mia.
<<Ma come non farlo, eres perfecta, intelligente y bellissima.>> poggiò la sua mano destra sul mio ginocchio scoperto accarezzandomelo.
<<Soy fortunato di averti al mio fianco, te amo muchísimo preciosa.>> prese la mia mano portandosela alle labbra e lasciandoci un bacio sopra.
In quel preciso istante mi resi conto di quanto io fossi fortunata ad averlo con me, solo lui riusciva a farmi battere forte il cuore e crearmi quella strana ma stupenda sensazione allo stomaco.
Semplicemente lo amavo, tutto racchiuso in 5 lettere ma con un grande significato.
Avevo preso la mia decisione.

_________________
SPAZIO AUTRICE
*(1) "Non ti preoccupare, bella, sei fantastica."
*(2) "Mamma, fratelli, lei é Aurora la mia ragazza."
*(3) "Felice di conoscervi."
*(4) "Felicissimo."
*(5) "Fratello, allontanati dalla mia ragazza."

Ehilá personcine carine!💓
Come state? Spero bene!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate tramite 💬 e ⭐️⭐️⭐️⭐️ per il continuo

Mi hai stravolto i piani. -Paulo Dybala Where stories live. Discover now