Capitolo 33

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<<Mi sentivo in colpa per tutto e...non vi ho ancora ringraziato per quello che avete fatto per me, al mercato.>> mi voltai verso di lui per poterlo guardare in viso.
<<Ringraziarmi di cosa? In fin dei conti ho solo salvato una ragazza...>> si fermò ad osservarmi. <<...bellissima, da un buzzurro di troppo.>> concluse avvicinandomisi, mi cinse in vita con le sue possenti braccia.
Il mio respiro prese a farsi più pesante e, subito, mi allontanai dal suo corpo ma fui fermata dalla sua mano che si posò sulla mia attirandomi a se, mi voltò verso di lui e le sue labbra si congiunsero alle mie in un bacio.

<<Bravissimi ragazzi, scena perfetta!>> si complimentò con noi il professore.

Ci trovavamo nell'Auditorium dell'Università per le prove generali dello spettacolo.
Ormai eravamo arrivati al termine dell'attesa, la settimana era passata in un battito di ciglia e nemmeno me ne accorsi.
Il giorno seguente sarebbe stato il giorno dello
spettacolo e dire che ero nervosa non descriveva la reale situazione, ero nervosa non perché non mi fossi mai esibita davanti ad un pubblico ma perché era la mia prima volta da protagonista di un musical ed avevo paura di poter fare un fiasco.

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@__auroooraa__ Jasmine, Aladdin, Jafar e Genio🎬🎤-1 #IlMagicoMondoDiAladino Piace a @paulodybala, @mattiaferrante_ e altre 5

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@__auroooraa__ Jasmine, Aladdin, Jafar e Genio🎬🎤
-1 #IlMagicoMondoDiAladino
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@mattiaferrante_ che foto metti😑😂
@martignettifrancesco che combriccola😎💪🏻
@lucagiacomelliferrarini anvedi che bicipiti aho!😂😂 @mattiaferrante_

Era tutta la mattinata che provavamo ininterrottamente e la stanchezza iniziava a farsi sentire, verso l'ora di pranzo, finalmente, facemmo pausa.
Durante quell'ora e mezza scatenammo il casino più assoluto, tra vari balli di gruppo e canzoni improvvisate, insomma, di certo stando con noi non ci si sarebbe mai annoiati.
Ormai eravamo diventati una grande famiglia, passavamo più tempo insieme tra di noi che a casa con le nostre famiglie e ho detto tutto.
Avevo, soprattutto, stretto un forte legame con Francesco, Mattia e Luca, erano fantastici, si potevano definire come miei fratelli maggiori.
Oltre il rapporto "professionale" tra vari cantanti, ballerini e attori -a mio parere molto importante per far si che uno spettacolo possa funzionare al meglio-, ero davvero felice di aver trovato compagni ed amici di vita.
Dopo la pausa pranzo riprovammo varie scene che secondo il professore "non andavano bene", a parer suo c'era sempre una qualche imperfezione nella maggior parte delle scene; alla fine riprovammo lo spettacolo dall'inizio con i costumi, microfoni e luci.
Non sapevo che ora si fosse fatta e nemmeno da quanto tempo stessimo provando, sapevo solo di essere stanca anche se l'adrenalina mi aiutava ad andare avanti scacciando, per quanto possibile, la stanchezza.
Finalmente, dopo quello che sembrava un tempo infinito, il professore ci lasciò liberi di andare a casa con l'impegno di ritrovarci il pomeriggio del giorno seguente, alle 17:30, per definire gli ultimi dettagli.
Una volta rivestita ed aver salutato i miei compagni, uscii da teatro.
Notai che in cielo non c'era più il sole, ormai era calata la sera ed in cielo splendeva la luna.
Questa volta, per tornare a casa, decisi di prendere il pullman e, fortunatamente, trovai un posto per sedermi anche perché non avrei sopportato fare il viaggio di ritorno alzata dopo tutte quelle ore di prove.
Il telefono mi vibrò, notai una notifica da instagram.

Mi hai stravolto i piani. -Paulo Dybala Where stories live. Discover now