Capitolo quindici.

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"E poi quando siamo usciti dal bar mi ha baciata" Finisco di raccontare ciò che è successo poco fa a Rebecca, che mi ascolta attentamente. "È proprio stupido!" Esclama arrabbiata. Annuisco ed abbasso lo sguardo, lei mi sorride debolmente e mi abbraccia.

"Non meriti di stare male per uno come lui... dato che è un calciatore crede che tutto gli sia concesso, ma non è così. Tu hai dei sentimenti e non mi piace vederti così...devi allontanarti da lui Mia"
"Fosse facile Reb..adesso ho legato anche con gli altri ragazzi, soprattutto con Dries..."

"Non ho detto che devi allontanarti da Dries, ma da Lorenzo" Chiarisce. "Sono migliori amici" Ribatto sospirando. La mia vita è un casino ed è tutta colpa di Lorenzo.
Perché l'ho incontrato quel giorno al bar? Tra tutte le persone che ci sono nel mondo proprio con lui dovevo scontrarmi?

"Ho un'idea!" Esclama all'improvviso la rossa, sorridendo. La guardo, incitandola con lo sguardo a parlare. "Dopo il tuo esame potremmo partire, magari nel weekend. Almeno stacchi un po' la spina e non pensi a niente" Propone.

Potrebbe sembrare un'idea pazza ma non è affatto male. In fondo ho bisogno di cambiare aria dopo tutti questi giorni passati sui libri a studiare e con tutte queste cose che sono successe.
"Accetto!" Esclamo contenta. "Ah, che bello! Potremmo andare io, tu, Marina, Fabio e Tomas"

"Eh? Devo mantenere la candela?" Domando ridendo, anche se in fondo sono seria. "Candela? Io e Tomas non stiamo insieme" Afferma arrossendo. "Sei sicura?" Chiedo con un sorriso malizioso ed in cambio ricevo una spinta.

"Sì che sono sicura Mia!" Replica imbarazzata. "E va bene, ti lascio stare..." Rispondo con una risatina. "Pizza e film?" Mi si illuminano gli occhi alla sua richiesta: quanto posso adorare la mia migliore amica?

"E lo domandi pure?" Le faccio l'occhiolino e lei immediatamente prende il telefono per ordinare la pizza, mentre io preparo la tavola con patatine e pop-corn. Menomale che Rebecca vive da sola, almeno non diamo fastidio a nessuno.

La pizza arriva intorno alle dieci e sono io ad aprire la porta. Il fattorino è veramente molto carino, ha degli occhi color ghiaccio meravigliosi. "Ecco a te, sono 10€" Mi dice, porgendomi la pizza.

"Okay, un secondo..." Torno in cucina e appoggio la pizza sul tavolo, prendo i soldi e torno dal fattorino, dandoglieli. "Arrivederci, alla prossima" Mi fa un occhiolino, che mi fa arrossire, e ritorna nella sua auto, per poi sfrecciare via.

Quando torno da Rebecca fortunatamente i pezzi di pizza sono già nei piatti e possiamo finalmente mangiare. "Quanto era carino il tipo che ha consegnato la pizza, non puoi capire" Dico, addentando la mia amata margherita.
"Se era bono come questa pizza, avrei voluto esserci..." Commenta estasiata. In fondo come si mangia a Napoli, non si mangia da nessuna parte.

Lorenzo Insigne.

Mi sveglio con la testa di Jenny appoggiata sul mio petto nudo. Ieri notte abbiamo fatto nuovamente sesso, ma non ho fatto altro che pensare a Mia. Non riesco a togliermela dalla testa, sta diventando sempre più importante per me.

Scosto leggermente mia moglie per poter alzarmi dal letto. Indosso un boxer e mi dirigo in bagno. Una volta davanti allo specchio, fisso attentamente la mia immagine riflessa.
Ora come non mai, mi faccio schifo da solo.

Mi sciacquo la faccia e appoggio le mani sul lavandino. Cosa cazzo vuoi fare della tua vita, Lorenzo? Vuoi continuare a stare con una donna che ormai non ami più?
Oppure trovi finalmente le palle per andarti a prendere quella che davvero desideri?

"Amò, dove sei?" Urla Jenny dalla camera da letto. "In bagno" Urlo di rimando e mi asciugo velocemente il viso, per poi raggiungerla.
Mi sorride e si avvicina, stampandomi un bacio sulle labbra. "Buongiorno"
"Giorno" Dico e mi allontano subito.

Adesso baciarla mi fa quasi schifo. Non è per niente paragonabile a baciare Mia: lei ha un tocco delicato, dolce e il suo sapore è come una droga per me, non sarà mai abbastanza. "Che bello che finalmente hai le vacanze...stavo pensando, non possiamo organizzare un viaggetto solo noi due?"

"E i bambini?" Chiedo, aggrottando le sopracciglia. "Mh, potrebbero tenerli i tuoi" Dice noncurante. Non mi piace che tratti i nostri figli come oggetti...loro sono l'unica cosa che mantiene in piedi questa famiglia.

"Non lo so Je, mo vediamo" Rispondo solamente e mi siedo a tavola.
Devo assolutamente parlare con Dries. Mi riempirà di parole ma sono sicuro che poi saprà darmi il consiglio giusto.

La musica non c'è; Lorenzo InsigneWhere stories live. Discover now