Capitolo ventisette.

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Mia Esposito.

"Quindi hai conosciuto la sua famiglia" Commenta Rebecca, bevendo il suo frullato alla fragola. Questa mattina abbiamo deciso di andare a fare colazione insieme, solo noi due, come ai vecchi tempi.

"Si e sono stati tutti gentilissimi con me" Dico, ripensando alla serata precedente. "E oggi hai sentito Lorenzo?" Mi domanda la mia amica curiosa. "Sì, aveva allenamento stamattina ma mi ha detto che stasera usciamo insieme"

"Uhh, chissà dove ti porta!" Esclama lei sorridente. "Non so, ha detto che non andremo a mangiare fuori, sarà una serata diversa, parole sue" Rispondo pensierosa. Sinceramente del messaggio di Lorenzo ci ho capito poco e niente ma, ovunque decida di andare, l'importante è che staremo insieme.

"Mia, Tomas mi ha appena mandato un messaggio. Ha detto che sta venendo qui con Matteo" Mi comunica la mia migliore amica. Mi irrigidisco all'istante...vedere Matteo non era sicuramente nei miei piani.

"Ma..." Provo a obiettare, ma lei mi tranquillizza, assicurandomi che suo cugino non farà nulla di male. Dopo poco i due arrivano e mi salutano entrambi con due baci sulle guance.

Matteo si siede accanto a me, mentre Tomas prende posto vicino a Rebecca e si scambiano continuamente effusioni. "Allora...come stai?" Mi domanda Matteo imbarazzato. "Ehm, tutto bene." Rispondo, girando la cannuccia nel succo di arancia.

"Ho visto le foto con Insigne sul web..." Commenta e fermo di scatto il mio movimento. "Foto?" Ripeto confusa e preoccupata allo stesso tempo. "Sì, vi hanno scattato delle foto" Mi avvisa e prende il telefono dalla tasca.

Entra su Instagram e mi mostra una foto, scattata ieri sera: ci siamo io e Lorenzo mano nella mano. "Cazzo!" Esclamo, spalancando gli occhi. "Mia, che succede?" Chiede Rebecca confusa. "Vedete..." Indico il telefono di Matteo.

"Ehi amò, stai tranquilla. Prima o poi avreste dovuto dirlo...magari a nessuno importa" Cerca di consolarmi Tomas, ma io comincio a leggere i commenti sotto la foto.

"Ma è una bambina"

"Lorenzo è caduto proprio in basso"

"Troia"

"Scusate, devo andare" Mi alzo di scatto, non riuscendo a reggere le parole che ho letto. "Mia aspetta...dove vai?" Urla Rebecca, ma io ho già iniziato a correre.

Arrivata a casa, scoppio in lacrime. Io sapevo che sarebbe successo, che i suoi fans non mi avrebbero accettata. Il punto è che loro non sanno la nostra storia, quello che abbiamo dovuto affrontare e soprattutto quanto ci amiamo.

Penseranno che sia una ragazzina che sta con lui solo per i soldi, ma in realtà nemmeno sapevo fosse un calciatore all'inizio.

Io mi sono innamorata di Lorenzo, non di Insigne.

Mi squilla il cellulare e cerco di ricompormi, prima di rispondere, dopo aver visto il nome sul display. "Amore." Sorrido appena quando sento la voce di Lorenzo.

"Ehi..." Dico a voce bassa. "Tutto okay?" Chiede stranito e quasi mi sorprendo che riesca a capirmi così bene. "Sì, va tutto alla grande..." Mento, trattenendo le lacrime.

"Tra poco sono da te." Mi congeda e stacca la telefonata. Mi mordo il labbro inferiore e scatto in piedi, provando a nascondere il mio stato d'animo. Sistemo il trucco e mi stampo un sorriso falsissimo in volto, che spero possa convincere il mio ragazzo.

Quando arriva Lorenzo, lo accolgo con un veloce bacio sulle labbra. "Come stai?" Chiede premuroso, stringendomi a sé.
"Benissimo, ovviamente." Rispondo e mi lascio coccolare.

"Mia, pensi che sia stupido? Lo so che hai pianto e so anche che ti sei truccata di nuovo per non farmelo notare." Afferma e mi scosta per guardarmi dritto negli occhi.

"Io..." Balbetto qualcosa di incomprensibile persino per me. "Cos'è successo?" Si siede sul divano e mi fa sedere in braccio a lui, cominciando ad accarezzarmi i capelli.

Così gli racconto tutto e lui mi sta ad ascoltare senza dire nulla, fino alla fine del racconto. "Ascoltami, a me non interessa nulla di quello che pensano i miei fans, se davvero mi vogliono bene dovrebbero accettare qualsiasi mia decisione."

Annuisco, seppur non molto convinta. "Ed adesso metti il giubbotto che ti porto in un posto." Mi fa l'occhiolino e si alza dal divano. Lo guardo stranita ma acconsento alla sua richiesta.

Indosso una giacchetta bianca e chiudo la porta, nascondendo poi le chiavi sotto il tappeto. Entriamo nella macchina di Lorenzo, che guida concentrato fino a che non arriviamo alla meta.

"La pista di pattinaggio? Davvero?" Domando euforica. "Già...andiamo dai." Sorride e scendiamo dalla sua bellissima Ferrari.
Si copre con il cappuccio della felpa per non farsi riconoscere e mi prende la mano.

Una volta entrati, indico io i numeri in modo che nessuno possa accorgersi che Lorenzo Insigne sia alla pista di pattinaggio. Indossiamo i pattini e, mentre io sono disinvolta, abituata a pattinare sul ghiaccio, Lore sembra spaesato.

Allora gli prendo la mano e provo a camminare senza farlo cadere. "Uoo, sei bravissima!" Esclama, guardando di sfuggita i miei piedi.
"Me la cavo." Ridacchio.

Trascorriamo una buona mezzora a pattinare e Lorenzo piano piano riesce a sbloccarsi e a pattinare da solo. Poi, stanchi e piuttosto affamati, ci fermiamo ad un ristorante per pranzare.

"Non so proprio che prendere." Commento, osservando il menù. Ci sono un sacco di cose buone e in questo momento mangerei tutto. "Io purtroppo devo mantenermi in linea quindi direi solo un po' di carne con l'insalata."

"Io allora prendo gli scialatielli con i frutti di mare e ne assaggi un po', va bene?" Gli accarezzo la mano. "Non prendi il secondo?"
Osservo nuovamente il menù e i secondi piatti sono decisamente troppo "complicati" per i miei gusti.

"Mh, credo che prenderò cotoletta e patatine." Alzo le spalle e lui scuote la testa. Il cameriere prende le nostre ordinazioni e poi fa nuovamente via.

"È bellissimo questo ristorante." Affermo, guardandomi intorno. "Il meglio per te." Mi dice, facendomi arrossire.
"Grazie." "Per cosa?" Chiede, alzando un sopracciglio.

"Per tutto. Per avermi consolata, per avermi portata a pattinare, per il pranzo ma soprattutto per esserci, nonostante tutti i problemi." Pronuncio sincera.
"Ci sarò sempre, nonostante tutti." Mi rassicura.

Mi sporgo leggermente e gli bacio dolcemente le labbra. Purtroppo il nostro momento di tenerezza viene interrotto dal cameriere che ci porta le nostre ordinazioni.

Dopo aver consumato tutto, concludiamo il pranzo con un bel dolce e ci avviciniamo alla cassa per pagare. Lorenzo prova a consegnargli i soldi, ma il proprietario, avendolo riconosciuto, non vuole accettarli.

Nonostante le proteste del mio ragazzo, usciamo dal ristorante senza aver pagato nulla.
"Come mi dà fastidio, marò!" Esclama, con la mascella contratta.

"Ehi, non è successo nul..." "Il punto è che io non voglio essere privilegiato perché faccio il calciatore. Sono un ragazzo come gli altri, il mio è un lavoro...nessuno capisce!" Mi interrompe bruscamente.

Ho pensato che la mia vita sarebbe stata difficile al suo fianco, ma anche lui ne soffre.

"Non prenderla male Lore, dico davvero. Lo fanno perché ti apprezzano, ti vogliono bene... non reagire così." Gli accarezzo la spalla e piano piano si addolcisce.

"Hai ragione. Scusa, non volevo parlarti così." Mi dice pentito. Lo bacio per fargli capire che per me è tutto okay, che lo capisco e che sarò sempre al suo fianco, nonostante tutti.

La musica non c'è; Lorenzo InsigneWhere stories live. Discover now