Capitolo ventotto.

2.5K 79 3
                                    

8 aprile 2018.

Mia Esposito.

Oggi c'è Napoli-Chievo. Sono passati i mesi ed è arrivato aprile e con lui anche la primavera. I ragazzi nelle ultime partite sono un po' spenti, stanchi e amareggiati. È un periodo brutto per la squadra, che dopo la partita persa contro la Roma poteva rinunciare al campionato.

Lorenzo con me non ne parla, anzi è sereno e sorridente, ma io so che in fondo è preoccupato e sente tanta pressione. Proprio per questo oggi allo stadio andremo anche io, Christian e Carmine, che vogliono a tutti i costi sostenere il loro papà.

Una volta arrivati al San Paolo, Lorenzo va con i ragazzi nello spogliatoio e si porta i bambini, mentre io raggiungo la tribuna. "Uee Mia, come stai?" Mi domanda Jorginho quando mi vede. "Ciao Jorgi, tutto bene. Tu?" Ci salutiamo con due baci sulle guance e chiacchieriamo un po'.

Oggi non gioca perché è squalificato ma è venuto a sostenere la squadra. Ci sono anche Jessica e Annalaura e Thais con i bambini, che cantano incessantemente i cori del Napoli. "Sono adorabili" Commento, guardando emozionata i due piccoli di casa Allan.

"Sì, ma sono anche tremendi" Ribatte Thais ridacchiando. "Speriamo bene per questa partita raga" Dice Jorginho, facendoci annuire. "Forza Napoli!" Urlo a squarciagola quando entrano i ragazzi.

Lorenzo cammina con Carmine e Christian ai suoi lati, che gli danno la mano. Sorrido emozionata e fiera di avere il mio fianco un uomo così semplice e innamorato della sua famiglia.

La partita comincia e una dello staff porta Carmine e Christian dove siamo noi. "Forza papii!" Urlano i due bambini, alzando le braccia. Il primo tempo finisce 0-0 e le squadre vanno negli spogliatoi.

"Ho l'ansia" Dico a Jessica, che annuisce. "Anche io...spero che Sarri faccia entrare Arek, so che può cambiare le cose" Risponde sicura di sé. Lei e Arek sono molto legati, in questi ultimi mesi soprattutto gli è stata molto vicina a causa dell'infortunio.

Adesso che sta meglio spera sempre che possa entrare in campo e fare gol e non smette mai di crederci.
Inizia il secondo tempo e purtroppo il Chievo riesce a segnare.

Entra anche Arek ma le cose sono davvero sfortunate per noi. Vedo Lorenzo molto agitato e, quando riceve dei fischi per un tiro sbagliato, ho paura che possa scoppiare. Vorrei zittire tutti quei "tifosi" con delle scarpe in bocca.

Eppure lui reagisce in un modo totalmente inaspettato: fa un cross per Milik, che mette la palla in rete. Tutto lo stadio esulta, anche se stiamo solo pareggiando.
"Mi dispiace dirlo ma è davvero difficile vincere il campionato con 6 punti di distanza" Commenta Annalaura.

I bambini si rattristano ma continuano ad incitare i propri papà. Al 93' succede qualcosa di veramente inaspettato: Diawara segna il gol del vantaggio. "GOOOOL!" Urla Jorginho e mi prende in braccio, come impazzito.

Ridacchio e urlo anche io. "Abbiamo vintoo!" Esclamano Carmine e Christian in coro. "Siamo i migliori" Aggiunge Manuela con un grande sorriso. Sono davvero contenta della vittoria ma mi rattristo quando vedo Lorenzo andare nello spogliatoio con la testa bassa, al posto di raggiungere Dries e Josè sotto la curva a cantare come sempre.

"Jess puoi vedere un secondo i bambini? Devo andare un attimo da Lorenzo" Chiedo per favore alla polacca, che mi rassicura.
Raggiungo gli spogliatoi e caccio un sospiro di sollievo quando vedo che i ragazzi stanno arrivando adesso.

Pepe ha il braccio attorno alle spalle di Lorenzo e pare che lo stia consolando. "Amore" Mi avvicino preoccupata. Lui alza lo sguardo e noto i suoi occhi lucidi. Mi mordo il labbro inferiore e mi getto tra le sue braccia.

"Mi dispiace così tanto, non ti meriti questo" Sussurro nel suo orecchio. Lui intanto singhiozza sulla mia spalla e Pepe osserva la scena in silenzio. "Perché se la prendono sempre con me? Io ci provo ma nessuno capisce..." Balbetta, continuando a piangere.

"Ehi Lore, non pensarci. I tifosi ti vogliono bene, così come te ne vogliamo noi. Vedrai che già domani dimenticherai tutto e pure loro. Sei importante per questa squadra, sei il leader" Lo incoraggia lo spagnolo, dandogli un pugno scherzoso sulla spalla.

Lorenzo si asciuga le lacrime e annuisce. "Grazie Pepe e grazie amore, ti amo così tanto" Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulle labbra. Intanto ci raggiungono anche Dries, José e Jessica con Carmine e Christian.

"Papiii, sei stato bravissimo!" Lo elogia Christian con la sua parlantina ancora infantile. Lorenzo si abbassa alla sua altezza e gli dà un bacio sulle labbra. "Vi amo" Sorride e poi guarda i suoi compagni di squadra.

"Vi voglio bene...non so come farei se non ci foste voi" Si rivolge a loro. "Tranne a Dries, a isso o schif proprio" Conclude scherzoso, facendoci ridere. Dries invece sorride e lo abbraccia, sussurrandogli di stare tranquillo.

Dopo questa simpatica e amorevole scenetta, i ragazzi vanno nello spogliatoio a cambiarsi. "Sono molto contenta per questa vittoria!" Esclama Jessica con gli occhi a cuoricino. "E chi se lo aspettava" Ridacchia Annalaura.

"I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine e il pubblico ha aiutato molto." Aggiungo con un grande sorriso. Questa vittoria è stata importante e il calore dei tifosi è servito molto. Io che ero nel pubblico ho avuto la pelle d'oca per tutta la partita, non immagino loro nel campo.

Noi ragazze chiacchieriamo anche con Tommaso Starace, che ci fa ridere con i suoi movimenti e le sue battutine. Dopo un po' finalmente escono i ragazzi e io corro subito verso Lorenzo. "Amore, qui scattano le foto" Mi avvisa, indicando con lo sguardo dei fotografi.

"Non mi importa." Scuoto la testa e poggio le mie labbra sulle sue. "Ti amo" Sibila contento. "Anche io" Rispondo e riprendo a baciarlo.
"Andiamo a casa bambini." Dice poi rivolto ai suoi figli, che stanotte dormiranno da lui.

Salutiamo i ragazzi e le ragazze e ci dirigiamo in auto. "Ti va di dormire a casa? Dopo questa vittoria ho bisogno di stare un po' con te"
"Ma i bambini? Vorrei che passassi un po' di tempo con loro" Mormoro, osservando i due bambini dietro ridere e scherzare con l'ipad tra le mani.

"Sto con te e con loro." Dichiara ed usa un tono così tranquillo che non posso fare a meno di accettare.

La musica non c'è; Lorenzo InsigneWhere stories live. Discover now