Capitolo ventiquattro.

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Mia Esposito.

Il giorno dopo mi sveglio abbastanza presto, ma Lorenzo non è al mio fianco. Sbadiglio rumorosamente e mi metto a sedere, strofinandomi gli occhi. Dopo essere riuscita a focalizzare ciò che mi circonda, decido di alzarmi.

Lorenzo ieri sera mi ha prestato un paio di boxer e una sua maglia come pigiama, dato che ovviamente non mi ero portata il mio pigiama appresso. Beh, meglio così, il mio pigiama non è proprio il massimo.

Scendo in cucina, sperando di trovarci Lorenzo impegnato a preparare la colazione, ma nemmeno lì c'è. Sul tavolo c'è un post-it scritto velocemente che recita "sono andato a prendere dei cornetti, torno subito".

Sorrido e lo accartoccio, buttandolo nel cestino. Mentre aspetto l'arrivo di Lorenzo mando un messaggio a papà ed un altro a Rebecca per dirle di coprirmi almeno fino a oggi pomeriggio. Mi siedo sul divano ed accendo la tv, il canale parla proprio della partita di ieri sera.

Lorenzo torna dopo dieci minuti con due bustine, già vestito e profumato.
Mi sento una barbona ancora in pigiama.
"Buongiorno amore" Mi saluta con un grande sorriso. Mi alzo e gli do un bacio a stampo, poi lo aiuto con le buste.

"Ho preso due cornetti bi gusto, sperando che ti piacciano, un cappuccino e un caffè" Dice, togliendosi la giacca. "Va benissimo" Lo rassicuro. Dove lo trovo un altro ragazzo che si sveglia presto e va a prendere la colazione? Nonostante sia un calciatore famoso, si comporta come un ragazzo qualunque e probabilmente questa è la cosa che più mi piace di lui.

Ci sediamo a tavola e mangiamo, mentre chiacchieriamo dell'università e della squadra. È così bello il nostro rapporto, io ascolto lui e lui ascolta me e non lo facciamo per dovere, ma perché siamo davvero interessati.

"Vogliamo andare a fare un giro?" Domanda lui, buttando i fazzoletti. "Lore, scusami ma per me è davvero troppo presto...potrebbero scattare delle foto oppure semplicemente fermarci dei tifosi. Un conto è stare in auto, un conto per strada...poi papà non sa nulla e non vorrei lo venisse a sapere dai giornali" Dico, abbassando lo sguardo.

"Ehi, non me la sono presa" Mi alza la testa e mi dà un bacio. "Ti capisco, stiamo da troppo poco insieme...quando sarai pronta, renderemo pubblica la nostra relazione. Stai tranquilla" Annuisco e mi getto tra le sue braccia, abbracciandolo dolcemente.

Dopo essermi vestita, indossando i vestiti di ieri sera, ci mettiamo di nuovo sul divano. Lui gioca la play, mentre io sono seduta in mezzo alle sue gambe. "Che cazzo, no!" Esclama, quando la squadra avversaria segna. Ridacchio e gli do un bacio sul collo, per farlo rilassare.

Lui mi guarda con la coda dell'occhio ed accenna un piccolo sorriso, per poi continuare a giocare. Dato che mi sto annoiando, decido di stuzzicarlo un po', dandogli fastidio con pizzichi e schiaffetti. Lui si distrae e, a causa mia, perde la partita.

"Sei una stronzetta" Afferma, posando il joystick. Inizia a farmi il solletico sui fianchi, mentre io mi dimeno scalciando. Alla fine ci ritroviamo in una posizione piuttosto ambigua, ma continuiamo a ridere come due matti. "O mio Dio, ditemi che non state per procreare!" Al suono della voce di Dries Lorenzo, sorpreso, cade dal divano.

"Ma tu si tutto scemo, fratè!" Esclma il napoletano, rialzandosi. "Che carut, maronn!" Ridacchia il belga e io lo seguo a ruota.
"Pure tu mi tradisci così?" Mi domanda Lorenzo, fingendosi arrabbiato. "Ovvio, lei sta dalla mia parte" Si vanta Dries ed io annuisco, dopodiché mi alzo e mi avvicino al belga, lasciandogli un bacio sulla guancia.

"Adesso, tu mi spieghi c cazz ce fai a chest' ora a casa mia!" Esclama Lorenzo, alzando un sopracciglio. "Mi annoiavo" Dice con nonchalance Dries, buttandosi sul divano.
"Come hai fatto ad entrare?" Mi intrometto, divertita.

"Oh, ho le chiavi di casa di Lorenzino" Risponde con un sorriso malizioso. "Perché ha le chiavi di casa tua?"
"Perché noi in realtà stiamo insieme e tu sei una copertura"

"No, in realtà perché io sono un angelo e cagg ritt che quando si scoccia, dato che Kat sta in Belgio, può venire qua e quindi gli ho dato le mie chiavi di riserva" Spiega il partenopeo. "Ma non pensavo venisse a rompere il cazzo oggi!"

"Oh, guarda che mi offendo" Si lamenta Dries.
"Tranquillo Driuccio, non ci dai fastidio" Lo rassicuro con un sorriso e mi siedo accanto a lui, mentre Lorenzo sbuffa.
"Scusa Lori, non sapevo steste per...hai capito no?" Lo sfotte, facendogli la linguaccia.

Arrossisco ma maschero tutto con una risata. Io e Lorenzo non ne abbiamo parlato finora, ma non mi sento pronta al momento. Voglio aspettare prima di fare quest'altro grande passo. Potrà sembrare banale ma per me non lo è, non che sia vergine. Semplicemente ritengo che sia troppo presto per spingerci così oltre.

Passo la mattinata con questi due ragazzi che battibeccano in continuazione, ma che si vogliono un bene dell'anima e mi sento come se fossi a casa, perché loro sono una famiglia, la mia seconda famiglia.

Angolo autrice:
Quanto è invadente Dries? 😂
Vi piace il trio Dries - Lorenzo - Mia? Per me sono goals😌
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento o una stellina.❤️⭐️

La musica non c'è; Lorenzo InsigneWhere stories live. Discover now