Capitolo ventinove.

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Lorenzo Insigne.

Dopo aver guardato "Il re Leone" con Carmine e Christian, si sono addormentati entrambi sul divano. Li ho portati in camera e ho rimboccato loro le coperte, mentre Mia si è occupata di scegliere un altro film da vedere solo noi due.

Quando scendo in soggiorno, la vedo con una busta di patatine in mano, intenta a vedere una scena estremamente romantica. "Grazie di avermi aspettato..." Sobbalza, non appena sente la mia voce.

"Scusami amore, non ho saputo resistere." Ridacchia e mi fa spazio per farmi sedere accanto a lei. Guardiamo il film abbracciati,
fin quando appaiono i titoli di coda.
"Ti è piaciuto?" Domanda curiosa.

"Sì, non male." Affermo e spengo la tv. Nonostante fosse un film estremamente romantico, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto vederlo. "Andiamo di sopra..." Dico, prendendole la mano.

Arrivati in camera mia, immediatamente si fionda sulle mie labbra. Approfondisco il bacio, che in poco tempo diventa molto più passionale rispetto ai baci che ci scambiamo di solito.

Appoggia le mani sul bordo della mia maglietta e lentamente me la sfila. Accarezza la mia schiena mentre io la attiro maggiormente a me. "Voglio fare l'amore con te, Lore. Voglio essere completamente tua." Mi confessa, guardandomi con i suoi occhi da cerbiatto.

"Sei sicura? Mia io non voglio obbligarti..." Mi interrompe con un veloce bacio. Mi conduce verso il letto e si sdraia, invitandomi a raggiungerla. Sospiro e sorrido leggermente, abbastanza stupito da questa sua iniziativa.

Mi avvicino velocemente e mi appoggio su di lei, tentando di non schiacciarla con il mio peso. "Ti amo tanto." Mi dice e istintivamente ricominciamo a baciarci. Mi stacco dalle sue labbra solo per lasciarle dei baci sulla mascella e sul collo.

Poi infilo le mani sotto la sua maglietta, accarezzandole i fianchi. Gliela sfilo e vedo il suo sguardo cambiare...è imbarazzata e sicuramente ha paura di non piacermi. "A me non importa che taglia porti, eh." Sussurro nel suo orecchio e lei ridacchia.

Afferra il mio pantalone, guardandomi negli occhi. La aiuto a togliermelo e ritorno a baciarla, mentre lei mi accarezza la nuca.
"Non sono mai stata così felice in vita mia." Perdo un battito non appena sento queste parole.

Sicuramente adesso avrò un'espressione da ebete stampata in faccia, ma non mi interessa.

La privo anche dei suoi pantaloni e vederla in intimo, nonostante non sia la ragazza più formosa del mondo, è la cosa più bella del mondo. "Smettila di squadrarmi, stupido!" Mi dà uno schiaffetto sul petto.

È capace di farmi ridere anche in certi momenti.

Continuo a baciarla e nel mentre male sbottono il reggiseno. Scendo a baciarle il seno, la pancia e, arrivato alle sue mutandine, le accarezzò dolcemente l'intimità. Lei si morde il labbro e mi tira leggermente, per ribaciarmi.

In pochi minuti ci ritroviamo completamente nudi e lei è una visione celestiale. Sorride a trentadue denti e penso che non ci sia sorriso più bello del suo. "Sono così fortunato." Commento, accarezzandole la guancia.

"Ma che dici?! Secondo me la vittoria di stasera ti ha dato alla testa..." Ribatte, scuotendo il capo. "Credimi...sei meravigliosa." La rassicuro e le rivolgo un ultimo sguardo, prima di afferrare il preservativo.

Dopo averlo infilato, entro in lei lentamente. Inizialmente mi muovo in modo dolce, poi il suo sguardo mi chiede di più e decido di accontentarla. Appoggia le mani sulla mia schiena e la graffia leggermente.

Trascorriamo una notte meravigliosa, poi lei si addormenta sul mio petto. La osservo dormire e mi perdo nei miei pensieri: è stato bellissimo, ho provato delle sensazioni così diverse da quelle che provavo con Jenny.

Non mi pento di aver trascorso qualche anno al suo fianco perché dalla nostra unione sono nati Carmine e Christian, le persone più importanti della mia vita, assieme ai miei genitori, i miei fratelli e Mia.

Sì, perché, nonostante stiamo insieme da davvero pochissimo tempo, è entrata nella mia vita, come è entrata nel mio cuore.

Non riuscirei a lasciarla andare, proprio adesso che sono felice. Mia rappresenta esattamente la felicità, quella che ti fa sorridere come un bimbo e ti riscalda il cuore.

"Lori, che fai?" Mi domanda Mia, nel dormiveglia. "Nulla amore, sto per addormentarmi..." Lei annuisce e le bacio la testa, prima di decidermi di provare ad addormentarmi per davvero.

Il giorno dopo, quando mi sveglio, Mia ha una gamba attorto al mio fianco ed è quasi completamente spiaccicata su di me. "Buongiorno amore mio." Le Sussurro a bassa voce, ma lei riesce a sentirmi ed apre lentamente gli occhi.

I suoi occhi questa mattina sono ancora più azzurri e quasi mi perdo nell'osservarli. "Buongiorno." Mugugna e mi bacia l'addome. "Vado a preparare la colazione..." Dico, spostandola per poter scendere dal letto.

"No dai, resta un po' con me." Mi prega, facendo gli occhi dolci. "Eh no, dobbiamo muoverci." Infilo velocemente i boxer e la maglietta di ieri. "Perchè?" Domanda confusa.

"Ah non te l'ho detto? Marek ci ha invitati a pranzo a casa sua." Mi rivolge uno sguardo assassino e prontamente esco dalla stanza, per non subire la sua scenata. "Vado a svegliare i bambini!" Urla e la sento muoversi, probabilmente per vestirsi.

Mia Esposito.

Arrivo nella camera dei bambini e quasi mi commuovo nel vederli dormire abbracciati. Mi avvicino in punta di piedi e accarezzo il volto di Christian, appoggiato sul collo di Carmine. "Piccoli..." Li chiamo, a bassa voce.

Si muovono un po', ma non accennano ad aprire gli occhi. "Chris...Carmine..." Scompiglio loro i capelli e finalmente si svegliano.
"Buongiorno amori." Sorrido, quando si stiracchiano.

"Buongiorno." Risponde Chris con la sua vocina adorabile. "Ciao Mia." Mi saluta Carmine, abbracciandomi. "Venite, andiamo in cucina che papà ha preparato la colazione."

Raggiungiamo Lorenzo che ha apparecchiato la tavola con biscotti, merendine, succhi e schifezze varie. "Ma come mai hai tutte ste cose se non puoi mangiarle?" Domando divertita. "Beh...diciamo che a volte sgarro."

Lui sta preparando le crêpes, allora io decido di preparare il caffè e il latte per i bimbi. Facciamo colazione tutti insieme, poi ci laviamo e vestiamo, notando che si è fatta giá una certa ora.

Casa Hamsik stiamo arrivando.

La musica non c'è; Lorenzo InsigneWhere stories live. Discover now