19. Senso di colpa

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I primi di dicembre, con le temperature ormai abbassate definitivamente, le infermerie del settore di Emma, il B-20, escono con le valigie dal dormitorio, guardandosi alle spalle per accertarsi di non aver dimenticato nulla. Emma si tira dietro la sua, ancora più pesante di quanto lo sia stata all'andata. Martha le si accosta, sbuffando rumorosamente mentre un camion supera il cancello dell'accampamento, facendo manovra per facilitare il posizionamento dei bagagli sul retro. Margaret, Lucinda e altre ragazze corrono verso il mezzo, tirandosi dietro le valigie colorate che lasciano le impronte sul terriccio fangoso - data l'enorme quantità di pioggia caduta dal cielo nella scorsa settimana.
I vari infermieri hanno dei precisi turni da rispettare: c'è chi parte adesso e torna i primi di gennaio, chi invece tarda, approssimandosi al Natale, e ritorna in Pakistan con altrettanto ritardo. Il tutto affinché l'ospedale non venga mai lasciato privo di personale perché purtroppo, nonostante la festività, la guerra non si interrompe.
Martha si mette in punta di piedi per guardarsi intorno, sperando di incontrare dei profondi occhi blu e un ciuffo biondo per salutarlo. Micheal esce correndo dall'ospedale, con la cuffietta in testa e la mascherina pendente su un lato della mascella. Corre verso Martha e l'infermiera lascia la valigia incustodita accanto ad Emma, andando incontro al ragazzo. Micheal la stringe a sè mentre Joe, molto più lentamente, procede lungo la strada fangosa, diretto verso Emma e altre ragazze con cui ha fatto amicizia. Emma ha già salutato il fratello la sera prima, in quanto quel giorno sarebbe tornato in battaglia, promettendosi di vedersi all'aeroporto di Phoenix il giorno della vigilia di Natale. Micheal afferra il viso di Martha tra le sue mani e avvicina le labbra alle sue, chiudendo gli occhi mentre la ragazza gli accarezza i capelli biondi che sbucano da sotto la cuffietta azzurra. Emma stringe le labbra, allungando poi un braccio per stringersi Joe al petto. "Mi mancherai" dice sinceramente.
Il ragazzo le porta le mani sulla schiena e stringe a sua volta la presa. "Anche tu, Emma."
"Mi raccomando, stai attento" dice la ragazza, staccandosi dall'abbraccio. "Ci vediamo a Phoenix."
Joe annuisce, girando poi la testa e notando Micheal e Martha avvicinarsi a loro. Il biondo abbraccia rapidamente Emma, guardando poi entrambe le ragazze avanti a sè. Si sofferma un po' di più sulla sua fidanzata, regalandole un bel sorriso. "Dammi tue notizie, se puoi."
Martha gli lascia un bacio sulla guancia, prima che una segretaria con il fischietto richiami le ragazze a raccolta. Emma e Martha si allontanano, sistemando i bagagli sul retro del camion. Martha sale per prima, mentre Emma trova il modo di agganciarsi a qualcosa per non strisciare all'interno impacciatamente. Prima di spingersi verso l'interno mantenendosi ad un gancio, si guarda alla sua destra. Sotto un tendone scuro, dietro alcune casse di legno, scorge Stephen Lodge e altri soldati che spingono la testa di lato per vedere le infermiere. Le sopracciglia di Stephen sono aggrottate e la sua fronte si distende solo dopo aver visto Emma. Non hanno più parlato, dopo quella serata. Probabilmente tra loro è caduto più disagio di quanto mai si sarebbero aspettati. Stephen stringe i denti e la sua mascella si serra, continuando a guardare la ragazza che ricambia lo sguardo. Un altro fischio spinge Emma a muoversi rapidamente, così solleva una mano per salutare il soldato. Stephen fa altrettanto, abbassando la sua mano appena la ragazza sale sopra il camion. Emma prende posto su uno dei sedili addossati alle pareti. Il portellone viene chiuso alle sue spalle e tutte le infermiere sentono il rombo del motore essere azionato. Dei gridolini concitati giungono alle orecchie di Martha che sente le ragazze far trasudare l'eccitazione del ritorno dai sorrisi sui loro volti. La ragazza con il caschetto ha le labbra leggermente piegate verso il basso e sposta i suoi occhi verdi su Emma, socchiudendoli leggermente. L'amica si sistema i capelli dietro le orecchie e ha gli occhi fissi sul portellone appena chiuso, con la mente persa chissà dove e le labbra strette tra loro. Martha sa tutto della serata con Stephen, conosce perfettamente quanto Emma si sia sentita imbarazzata quando il soldato ha avvicinato le labbra alle sue, di quanto sia rimasta sorpresa da quel gesto. Sa anche che non si sono parlati da quel giorno, nè tantomeno hanno ripreso i loro allenamenti. Sa perfettamente che gli occhi vacui dell'amica ripercorrono quei momenti e chissà, magari in quel momento si starà immaginando il soldato lì fuori, con le braccia incrociate al petto e le sopracciglia aggrottate.
Non osa aprire bocca, perché tanto non ci sarebbe niente da dire in quel momento. Anzi, il suo pensiero adesso va a Micheal, il ragazzo con cui si è impegnata che, presumibilmente, non rivedrà prima della fine di Gennaio.
Il camion parte e mette sempre più distanza tra le due ragazze e i due uomini di interesse all'interno dell'accampamento.

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