4. Erzsy

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Quando Mr Gray scosta due paraventi cinesi di legno scuro, la scena che mi trovo davanti, mi contorce lo stomaco in un blocco di ghiaccio.

Non tremo, ma una leggera nausea sembra arrampicarsi nella mia gola e insiste per farmi piegare le gambe.

Il grido lacerante proviene da una signora millenaria (e con questo intendo dire che non c'è angolo della sua pelle che non sia segnato da rughe profonde e bianche cicatrici!).

A guardarla meglio, sembra che indossi un deserto crepato dal vento e violato dal sole.

L'anziana immersa in una piccola piscina di plastica, circondata dai suoi bassotti che uggiolano con le code basse, è un'immagine che non riesco proprio a sostenere.

E non perché mal sopporti la vista degli anziani senza vestiti, ma perché la piscina di tela cerata è ricolma fino ai bordi di sangue.

Didì coglie le mie mani scosse da un tremito e forse è per questo che mi mette un braccio attorno alle spalle, senza dire nulla.

"È impuro! Bisogna cambiarlo! È impuro! Presto! Fate preeesto!"

La Signora Millenaria è fuori di sé, agita le braccia schizzando sangue ovunque, mentre i suoi bassotti iniziano a latrare impazziti (qualcuno persino ulula). Ma la cosa che mi impressiona di più sono i suoi occhi bianchi, affamati e sporgenti, che sembrano voler scappare dalle orbite per correre nella stanza.

"Oh! Per l'amor di nessuno! Cambiatelo! Oh no! Invecchierò! Mi polverizzerò! Fate presto! Presto!", grida, battendo furiosa i piedi nella piscina e sollevando così enormi schizzi, come fuori d'artificio viscosi.

È solo in quel momento che Dorian le si avvicina, dopo esser rimasto fermo ad osservare la scena, con una calma quasi inquietante.

"Erzsy cara! Su! Non faccia così! Abbiamo cambiato l'intera vasca solo mezz'ora fa!", dice con sguardo sornione, sistemandosi la lunga treccia bionda dietro le spalle, insieme ad un ghigno divertito.

"È impuro! È impuro! Per l'amor di nessuno! Ho bisogno di una vergine! La prego Dorian! Una squisita e candida vergine!", e nel dire questo strattona Mr Gray per la camicia aperta, imbrattandolo di disperato rosso.

"Tu! Ragazza!", mentre Dorian si volta con uno sguardo tagliente verso di me, mi scopro imbarazzata, e forse è l'unica volta che ringrazio il mio corpo di non mostrare rossori sulla mia pelle.

Un vuoto mi scava nel petto e mi vergogno di non aver mai potuto sfiorare un mondo, che era appena fuori dalle sbarre della mia stanza.

Ho sempre dato la colpa agli altri per avermi reso invalida alla vita. Ma io forse avevo mai mostrato interesse per cosa c'era al di là di quelle tende bianche come fantasmi?

"Cristo sulle Furie! Mr Gray!", Didì mi stringe a sé questa volta, "Che assurdità è questa! Non vorrà mica sacrificare la purezza della nostra Ciscandra per una... Scusi lei è?"

La vecchia in tutta risposta urla impazzita, scavandosi lunghi tagli nel volto con le unghie.

"Fucking mama! Non c'è bisogno di starnazzare come una cicogna costipata! Signora mi donerei io ai suoi servigi, ma in quanto a purezza mi hanno saltato nella catena di produzione! Secondo mia madre, Papi-l'Altissimo mi ha ripudiato già anni fa! Ma sa, in cambio ho avuto scarpe vertiginose e rossetti shocking! Per non parlare delle calze a rete! Cosa potrebbe mai volere di più un uomo sulla terra?", Dalila sembra essersi persa di nuovo nelle sue parole, mentre il ventaglio arancione si muove frenetico sul suo volto.

Ciscandra - Personality Disorders  || 2° LibroTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon