05 - Visto e imprevisto

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Erano passati circa quindici minuti da quanto accaduto in Sala Grande. La reazione della Preside non si era fatta attendere e la professoressa McGonagall li aveva richiamati tutti nel proprio ufficio per discutere della faccenda. Sembrava fosse pronta ad espellerli in tronco, ma non prima di aver trovato Malfoy e di aver ammonito anche lui.

James, Lysander ed Albus erano ai piedi del grosso gargoyle che permetteva l'accesso alla stanza della rettrice; li aveva accompagnati lì la prof.ssa Lawson, la nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

- Entrerete uno per volta, - esclamò la docente, in tono statico. - Scamander, tu sei il primo, - e l'invitò a salire, mentre lei rimaneva in compagnia dei fratelli Potter.

- Professoressa... - accennò James, ma venne repentinamente stroncato da uno sguardo tagliente della docente.

- Potter, taci. Non voglio sentir volare una mosca. -

- Lo so, ma io... -

- Potter, sei davvero così duro d'orecchi? –

James rimase in silenzio, a occhi bassi. Nulla di quanto accaduto era mai stato sua intenzione, eppure non sapeva se essere felice o meno del fatto che Scorpius fosse svanito nel nulla e avesse lasciato, dietro di sé, solo una scia di cenere sul pavimento della Sala Grande. Lanciò una rapida occhiata al fratello, che era finito in stato quasi catatonico e aveva ancora addosso i vestiti sporchi di sangue.

- Però mi è giunta voce che quegli incantesimi ti sono venuti bene. - bisbigliò la docente, e James sorrise.

- Ho una bravissima professoressa. -


- Allora, Scamander, raccontami cosa è successo. -

Era ormai leggenda che alla Preside, pacata ma autorevole, non si potesse nascondere nulla. Il suo tono, infatti, non ammetteva intransigenza.

Lysander fissò il riflesso blu della cravatta sulla camicia bianca e sospirò, senza proferire parola.

- La sua lingua è ancora funzionante, signor Scamander? -
- Sì, professoressa. -
- Allora mi racconti quello che è successo, fin dall'inizio. -

La Preside aveva incrociato le mani sulla grossa scrivania di legno e non distolse lo sguardo da quello del ragazzo che, amareggiato, non ebbe altra scelta che raccontare tutto.

- Albus ha una cotta per Malfoy, professoressa. -
- Questo dramma adolescenziale ha a che fare con la sparizione di Malfoy? -
- Sì. Lui non ricambia, ma lo punzecchia spesso, come lei sicuramente saprà. - Il ragazzo ingoiò un boccone di saliva amara, e riprese a parlare. - Oggi eravamo a lezione con il professor Lumacorno. In genere, io mi siedo sempre accanto ad Albus ma questa mattina ho trovato il mio posto occupato da Malfoy. Me ne sono meravigliato, generalmente lui si siede sempre accanto a Lorcan in prima fila, e quindi io ho raggiunto mio fratello. Non so cosa sia successo per davvero durante la lezione, ma il professor Lumacorno ha buttato fuori Malfoy e lui sembrava risentito. Finita l'ora, sono andato via, perché dovevamo andare a Cura delle Creature Magiche e aspettavo aspettavo che Albus mi raggiungesse, ma... -

Il ragazzo si zittì. Come avrebbe potuto dire alla preside che probabilmente Scorpius aveva abusato del suo migliore amico, senza ledere ulteriormente la salute psicologica del ragazzo?

- ...ma lui non era in aula, e nemmeno in giardino, e quindi sono andato a cercarlo... - e strinse gli occhi. - Sono tornato in aula e l'ho trovato lì, in lacrime. Poco dopo è entrato James, e l'ha convinto a raccontarci tutto. Albus ci ha detto cosa era successo, così James si è innervosito, ed è partito alla volta di Scorpius, e io l'ho seguito. -
- E siamo tutti al corrente di cosa sia accaduto dopo. -
- Il resto è storia. -
- È consapevole di aver usato un incantesimo orribile, signor Scamander? Non ho ancora stabilito le punizioni, ma una cosa è certa: contatterò presto le vostre famiglie. -
- Va bene, - disse soltanto, annuendo. La preside aveva ragione e non poteva negare o contestare ulteriormente.

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