- Ho detto di no. –
Il "no" di Scorpius sembrava essere stato categorico quando i Potter gli avevano chiesto di prender parte all'addio al nubilato di Teddy. Non che Scorpius volesse mandare James tutto solo a divertirsi, ma sapeva che sarebbe stata un'inutile tortura psicologica vederlo conciato tanto sexy e non potergli saltare addosso così come avrebbe voluto.
Il piano era quello di andare in giro nella Londra babbana, trovare un locale con della bella musica, ballare e bere qualcosa e poi tornare a casa. Una cosa tranquilla, ma a Scorpius non andava né di indossare abiti babbani né di prender parte a quelle stupide feste. L'ultima volta che era andato in un posto in cui si ballava aveva finito con l'ubriacarsi per poi baciare James.
- E ci lasci tutti soli? - chiese il maggiore dei Potter in tono quasi intristito.
- Io... io non so niente dei babbani, - spiegò, - e i loro vestiti sono... dai, sono strani, - sentenziò, infine, indicando i ragazzi con lo sguardo.
Albus, infatti, portava un pantalone di cotone duro che aveva chiamato jeans e sopra indossava una specie di maglietta gialla coperta da una felpa nera; Teddy aveva dei pantaloni color salmone e ci aveva abbinato sopra una camicia bianca; James, invece, era quello più bello: indossava gli stessi abiti di quella sera al ballo, ed era spaventosamente sensuale con il chiodo di pelle nera.
- Scorpius, non fare storie: domani mi sposo e stasera dobbiamo festeggiare tutti! -
- Ben detto, fratello! - esclamò James e si batterono il cinque in segno di accordo.
- Ho detto di no. -
Era quello il motivo per cui, esattamente dieci minuti dopo, Scorpius indossava dei graziosi pantaloni grigi abbinati ad una camicia nera a taglio slim, quindi leggermente più stretta sui fianchi.
- Mi rifiuto di uscire di casa così! Mio padre... gli verrà un colpo! -
- Ehm, diciamo che tuo padre, così come il mio, non deve necessariamente saperlo... - disse Albus.
- In che senso? -
- Beh, Scorpius, Ted e Jamie sono maghi maggiorenni... e, sì, sanno che usciamo ma non sanno esattamente dove andiamo. -
Scorpius, ancora chiuso in camera di Albus, era intento a guardarsi allo specchio: doveva ammettere che, in fondo, non stava proprio malissimo conciato in quel modo. Infine si voltò verso l'amico, mettendo su un ghigno da presa in giro.
- Hai capito, Albus Severus Potter: fa tutto il timidino e poi sgattaiola fuori disubbidendo a mamma e papà chioccia? -
- Esatto! È una tattica la mia, che credevi? - lo schernì Albus ridendo.
James, in quel momento, entrò di soppiatto aprendo la porta. - Allora? - chiese, - Siamo pronti? -
- Hey! - si finse indispettito Scorpius, - E fossi stato nudo?! Non c'è un po' di rispetto! -
- Taci Malfoy, sei più che vestito, - lo rimproverò James, lanciandogli un'occhiata eloquente. - Devo ammettere che i vestiti babbani ti donano. Dovresti considerare l'idea di rifarti il guardaroba, - propose e ridacchiò.
- Ah-ah-ah. Simpatico come una Puzzalinfa, Potter. -
- Resto sempre più simpatico di te, - obiettò l'altro.
- Ragazzi, - li riprese Albus, - visto che siamo pronti, direi che è ora di andare. Usciamo? -
- Un'ultima domanda, - li interruppe Scorpius, - esattamente, come arriviamo lì? -
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Opaleye
FanficAlbus, fin dal suo primo giorno di scuola, ha una cotta per Scorpius che non solo non lo prende in considerazione, ma lo elegge come vittima preferita dei suoi tiri mancini. Malfoy, però, ha qualcosa di molto grosso e pericoloso da nascondere. Qual...