12 - Lotta e fuga

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- Tuo fratello è uno stronzo. –

Albus e Scorpius erano stesi sul letto, condividendo un cuscino un po' troppo morbido. Dopo quella mezza zuffa con James, Potter aveva aiutato Malfoy a mettersi a letto e gli aveva fatto un incantesimo per fargli passare il dolore; Scorpius era perfettamente in grado di farselo passare da solo, ma sapeva che lasciarlo fare era la cosa migliore per Al, perché acquistasse un po' di fiducia nelle sue capacità magiche. In seguito gli aveva fatto spazio ed erano restati in silenzio.

Potter arricciò le labbra dopo quell'affermazione e poi ridacchiò fino a scompisciarsi senza un vero motivo apparente, cosa che fece sollevare un sopracciglio a Scorpius, che s'innervosì.

- Che diavolo hai da ridere?! – domandò stizzito ma Albus non accennava a smettere. Così gli piantò un dito nel fianco, ma l'altro si voltò dandogli le spalle e continuò con quella risata convulsa.

Inizialmente Malfoy sembrava volersi incazzare di nuovo ma, dopo aver pizzicato il fianco di Albus un paio di volte, iniziò a ridere istericamente a sua volta, accasciandosi accanto a lui.
Dopo qualche attimo Albus, ancora mascherato da Benvolio, si asciugò le lacrime agli occhi con il dorso della mano.

- Avevi una faccia bellissima quando sei entrato! –

- Bellissima?! –

- Sembrava volessi dire "ma dove sono finito?" – sostenne Albus riprendendo a ridere.

- Beh, quando sono andato via eri ancora una persona normale, non mi aspettavo di trovare Bencuzio o come si chiamava! –

- BENCUZIO! – Albus scoppiò a ridere nuovamente senza riuscire a controllarsi. Scorpius, per dispetto, finse di volerlo spintonare giù dal letto; l'altro fu più scaltro, poiché riuscì ad aggrapparsi al materasso.

Dopo cinque minuti buoni Albus si diede un contegno e si mise a sedere, asciugandosi nuovamente le lacrime.

- Bencuzio... - ripeté, come a dire "non ci posso pensare". Scorpius si accigliò e incrociò le braccia al petto, indispettito.
- Non conosco le cose babbane come voi. Che ci troverete di tanto eclatante nei balletti e nelle sceneggiate del cazzo? Bah, – sbuffò.

- Tu non capisci, - Albus si esaltò mettendosi in piedi sul letto, - è una bellissima storia d'amore! –

Albus si mise a saltellare in preda all'enfasi, sottolineando ogni concetto con un movimento o una posa epica che richiamava in qualche modo quello che asseriva. – Due famiglie si odiano ma i loro figli, per un caso fortuito, s'incontrano e s'innamorano, arrivando a sposarsi in segreto! Ma il padre di lei, oh, maledetto, la vuol dare in sposa a un altro e lei beve una sorta di Distillato della Morte Vivente e tutti la credono morta, anche Romeo, che nel frattempo è stato esiliato per aver ucciso Tebaldo, e allora Romeo... -

- ...Albus, tu cadi. Albus smettila, che cadi. Al, ho capito, ma smettila che... -

Come previsto da Malfoy, Albus inciampò nel lenzuolo e finì con il cascargli letteralmente addosso. Scorpius, che lo stava fissando con attenzione, con un movimento lesto era riuscito quantomeno a bloccargli la testa per evitare che battesse contro il parapetto del letto.

- ...te l'avevo detto che saresti caduto, – lo rimproverò. Albus, però, gli sorrise teneramente e Scorpius spostò la mano fra i suoi capelli morbidi; socchiuse gli occhi e ne annusò il profumo.

Albus arrossì pesantemente e s'incantò nel fissare gli occhi dell'altro. Avrebbe voluto dire qualcosa, fare qualcosa; forse si sarebbe dovuto scostare, ma Scorpius l'aveva intrappolato con quello sguardo magnetico e riuscì a malapena a deglutire.

Anche Malfoy avrebbe voluto dire qualcosa, ma era troppo concentrato a tastare la morbidezza dei capelli dell'altro; il profumo dolce che proveniva da quella testolina lo inebriava, non lo lasciava pensare lucidamente, gli annebbiava i pensieri... guardò l'espressione confusa sul volto di Albus e per un istante desiderò baciarlo. Fu più forte di lui, lo baciò, e Albus Severus Potter si sentì prossimo a un infarto.

OpaleyeWhere stories live. Discover now