08

3.1K 160 21
                                    

08

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

08

Tell me all of the things that you couldn't before

Don't walk away, don't roll your eyes

(Let's hurt tonight, One Republic)

Gennaio arriva e con lui il mio stato migliora: adesso non ho più male, ho tolto i punti e sono ritornata a camminare normalmente. Sono ancora un po' debole, ma sto prendendo degli integratori proprio per quello.

Anche Harry si è ripreso, è in forze e... sorride molto di più attorno a me- beh, solo in quel caso perché con Julian continuano ad esserci battibecchi ogni tre per due.

Ad esempio, proprio in questo istante stanno litigando su cosa sia migliore: la pizza italiana – ciò che sostiene Harry – o la pizza inglese – ciò che sostiene Julian – e ovviamente ha ragione Harry, ma ho deciso di non prendere parte alla loro discussione.

"Non è colpa mia se fanno la crosta dura!" esclama Julian. "Perché, si dovrebbe mangiare morbida?" lo guarda stufo Harry. "Certo! Hai idea di quanto possa fare male ai miei denti?" sbuffa Julian. "Tu sei un cretino." alza gli occhi al cielo il riccio mentre getta nella pattumiera un cartone di succo. "E tu un idiota. Ma che razza di inglese sei?!" Julian lo guarda sconcertato. "Uno che ha buon gusto, evidentemente." borbotta il mio ragazzo. Trattengo una risata e mi stiracchio.

"Tu che ne pensi, Brook?" mi domanda Julian.

Alzo subito le mani in segno di resa e scuoto il capo. "Non ho la minima intenzione di prendere posto in questa assurda e infantile discussione." detto ciò mi dirigo in camera, lasciandoli battibeccare da soli.

Mi beo della pace di cui è avvolta la stanza e mi distendo sul letto.

In questi giorni nessuno dei tre si è concentrato sul problema principale che ci ha portati a rimanere chiusi in casa e soprattutto lontano dall'Inghilterra, ovvero Olivia Parker.

Non ho sue notizie dalla sfilata e non è che io ne voglia davvero parlare, ma è stata lei a causare tutto questo, è stata lei a volermi morta. Quell'uomo... lo avevo già visto un paio di volte in casa di mia madre, ma nel momento in cui mi aveva puntato la sua pistola contro non lo avevo riconosciuto a causa del panico.

Ricordo che tremavo, la mia mente si alternava in pensieri che riguardavano la mia morte e altri che toccavano Harry. Quando il proiettile mi aveva colpito, prima di perdere i sensi, avevo pensato a come non ero riuscita a vedere Harry per l'ultima volta, avevo pensato a come non ero riuscita a dirgli che lo amavo con la mia stessa bocca. Terribile. Davvero fottutamente terribile.

"Lyn?" vengo scossa leggermente sul braccio. "Mmh? Harry?" lo guardo. "Ti ho vista persa. A che pensavi?" "Alla sfilata e quello che è successo dopo." rivelo. Non ha senso mentire. Lo sento irrigidirsi per poi sospirare. "Come sei stata? Non ne abbiamo ancora parlato e io... io devo anche dirti una cosa." dice. "Quando- quando mi sono svegliata ho visto Julian e ho chiesto di te, ma tu non c'eri. Sono stata solo due giorni in Inghilterra, poi mi ha portata qui. Ho avuto gli incubi e ho pianto ogni notte perché non sapevo come stavi, cosa stavi passando, perché eri lontano da me." spiego, cercando di trattenere le lacrime. "So come ti sei sentita, ma adesso è tutto passato. Hai ancora gli incubi?" chiede stringendo la mia mano. "No, per fortuna no." ricambio la stretta.

"Che dovevi dirmi tu?" chiedo. Il riccio sospira portandosi una mano tra i capelli, poi mi sconvolge. "Sapevo di quello che voleva farti tua madre."

The Game Is Over. || H.S. || LPAG's SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora